NON ESISTONO PROBLEMI

Non esistono problemi (liberamente tratto da una considerazione di Osho Rajneesh)

“Non ho mai incontrato un vero problema, almeno fino ad ora, penso di aver ascoltato migliaia e migliaia di persone e le migliaia di problemi che hanno.
Non ho ancora incontrato un “problema” reale; e penso non accadrà mai, perché non esiste un problema reale. Il problema è sempre inventato dalla mente.

Ci sono situazioni ma non esistono problemi. I problemi sono le tue interpretazioni delle situazioni. Forse la stessa situazione non sarebbe un problema per un’altra persona mentre per qualcuno lo è.
Perciò dipende da te se vuoi creare un problema o se non vuoi crearlo, ma i problemi non esistono. Limitati a guardare.

Distaccati e guarda il problema: esiste veramente? O sei tu che l’hai creato? Guardalo in profondità e vedrai improvvisamente che perderà forza, inizierà a decrescere e diventerà sempre più piccolo. Più energia metterai nell’osservazione, più il problema perderà la sua consistenza. E arriverà il momento in cui scomparirà improvvisamente.

Allora ti farai una bella risata!
I problemi sono qualcosa di fittizio, non esistono.

Gira intorno al problema, consideralo da vari punti di vista, com’è possibile la sua esistenza?
E’ un fantasma! Tu lo volevi, ecco perché esiste. Tu l’hai richiesto, per questo esiste; l’hai invitato, ecco perché è lì.

Ma alle persone non piace sentirsi dire che il loro problema non è reale. Non lo sopportano. Le mette a disagio. Se invece ascolti i loro problemi si sentono soddisfatte.

E se commenti: “Sì…, questo è un problema profondo”, sono molto felici.
Per questo la psicanalisi è diventata una delle cose più importanti di questo secolo.
Lo psicanalista non aiuta nessuno, forse se stesso, ma non aiuta nessun altro. Non può farlo. Ma le persone continuano ad andarci e a pagare.

La cosa fa loro piacere, quell’uomo accetta i loro problemi: per quanto assurdi siano i problemi che tu porti dallo psicanalista, egli ascolta con attenta sincerità e serietà, come se esistessero veramente!
Egli dà per scontato che stai soffrendo le pene dell’inferno, ci lavora sopra e li analizza, può impiegarci anni. Ma anche dopo anni di psicanalisi il problema non viene risolto, perché di fatto il problema non è mai esistito; Come può essere risolto? Ma dopo anni di psicanalisi ti senti stanco, quindi lasci cadere il vecchio problema e ne vuoi un altro che sia nuovo nuovo. Così da un giorno all’altro dici: “E’ vero, non c’è più, è come svanito”.
E ringrazi sentitamente lo psicanalista.

Solo il tempo è stato d’aiuto e ti ha guarito, non lo psicanalista.
Ma c’è gente cui non piace limitarsi ad attendere e a guardare.
Nei monasteri Zen, quando arriva un pazzo, lo mettono a tranquillizzarsi in una piccola capanna, lontano da un monastero.

Gli portano del cibo e gli dicono: “Stai qui e rilassati”.
Nessuno va più a parlare con Lui: lo nutrono, si prendono cura di Lui, ma nessuno si preoccupa di Lui. E quello che la psicanalisi fa in tre anni viene fatta in tre settimane! Nel giro di tre settimane la persona ne esce da sola: sì, il problema è scomparso.

Per tre settimane, ventun giorni, vieni lasciato col tuo problema, come puoi evitare di vederlo? Non viene fatta alcuna analisi, così non hai diversivi, non vieni distratto. Lo psicanalista in realtà ti distrae!
Da solo il problema sarebbe morto nel giro di tre settimane, ora prenderà forza, perché con l’aiuto dello psicanalista vivrà ancora per tre anni, se non di più. Dipende da quanto denaro hai.
Se sei abbastanza ricco il problema può persistere per tutta la vita. Dipende solo da quanto puoi spendere!
I poveri non soffrono molti problemi.

I ricchi soffrono, se lo possono permettere, possono divertirsi giocando ad avere grandi, grandi problemi.
Un povero, non può spendere, quindi non può divertirsi con questo gioco!
La prossima volta che avrai un problema, guardalo a fondo, guardalo intensamente.
Non è necessaria alcuna analisi: non analizzarlo, non a n a l i z z a r l o, l’analisi è un modo per distrarsi. Quando ti metti ad analizzare non guardi più il problema.

Cominci a chiederti: perché? Da dove viene? Come si è prodotto?
“Nella tua infanzia, la relazione con tua madre, la relazione con tuo padre, ecc.”
Ti perdi in astrazione. Non stai guardando il problema per quello che è.

La psicanalisi Freudiana è un gioco della mente condotto con grande competenza: lascia perdere le cause! Inutile cercarle perché non ci sono cause. Non andare nel passato, è inutile, perché così ti allontani dal problema presente. Guardalo a fondo come una cosa presente qui e ora.

Semplicemente penetralo a fondo….. E non pensare alle cause, alle ragioni…..
E sarai sorpreso vedendo che, come un’osservazione intensa, pian piano svanirà.

Continua a guardarlo a fondo e scoprirai che è scomparso!
I problemi, infatti, non esistono.
Li creiamo perché siamo incapaci di vivere senza problemi! Solo per questa ragione li creiamo. Avere un problema significa essere occupati.
Ci si sente bene: abbiamo qualcosa da fare. Quando non c’è alcun problema rimani solo, vuoto: e adesso che fai? Tutti i problemi sono svaniti.
Prova a pensare: un giorno viene Dio e dice: ma non c’è più nessun problema, finito!
Tutti i problemi se ne vanno. Cosa faresti? Prova a pensare a quel giorno.
Tutti direbbero: “Questa non è una grazia! Adesso cosa dovremmo fare? Nessun problema?“ Improvvisamente l’energia non si muoverà più da nessuna parte, ti sentirai stagnare paralizzato.
Il problema, è un modo per smuoverti, spingerti ad andare, a trascinarti, a sperare, a desiderare, a sognare………medita su queste riflessioni e traine le debite conclusioni.”…

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