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come stare in salute naturalmente

Visto l’enorme sviluppo e la tanto agognata riconsiderazione delle Medicine Non Convenzionali (MNC), ho constatato che, negli utenti che si avvicinano alla Naturopatia, vi è la netta sensazione che esiste una certa confusione circa l’orientamento terapeutico, le centinaia di diverse metodiche ed i mille protocolli delle terapie biologiche e naturali.

Emerge, soprattutto, un notevole disorientamento, anche tra i medici tradizionali, a causa della diffusione indiscriminata di informazioni da molteplici fonti (alternative ma anche ortodosse) su come ottimizzare la salute con l’aiuto di mezzi biologici e naturali che sono a volte contraddittorie, lacunose e molto spesso del tutto errate. Il condimento ideologico e politico provoca sempre allarmismo, a volte innegabilmente giustificato ma, il più delle volte, francamente ingiustificato. Allarmi ed avvertimenti, strombazzati dagli organi mediatici in cerca di scoop, fanno inoltre breccia nell’animo sensibile di chi vorrebbe avvicinarsi o curarsi con le terapie dolci e naturali; questi ultimi, nel loro difficile e delicato percorso alla ricerca della salute e della consapevolezza, hanno sempre mille interrogativi e domande a cui non possono, da soli, rispondere o trovare soluzioni adeguate. Gli interessati alle terapie naturali chiedono, allora, consigli al “presunto” esperto in materia di salute naturale, di sovente rivolgendosi ai negozianti del naturale, a presunti esperti bio, ecc… o cialtroni, che abbondano in questo campo (attendiamo da più di venticinque anni una regolamentazione del settore) ed in seguito, non ricevendo risposte soddisfacenti, ricorrono ai tenutari della scienza ortodossa cioè i medici di base, reputando (trattandosi di Medici laureati) che questi possano essere all’altezza di capire il “senso” terapeutico delle Medicine non convenzionali e della Naturopatia come l’uso ed il significato dell’Omeopatia, della Spagiria, Alchimia o della Reflessologia o Cromoterapia. Questi professionisti, ovviamente, nella stragrande maggioranza, non possono essere in grado di dare alcuna risposta, tutti presi nella burocrazia del loro lavoro e quasi tutti privi di informazioni adeguate (di certo, in loro difesa e scusante, vi confermo che l’università od i corsi parauniversitari da loro frequentati non li hanno mai istruiti in merito). Questi sventurati medici, laureatisi con grande sacrificio e con mille speranze e alti ideali, triturati dagli informatori scientifici delle multinazionali del farmaco e dalle rigidità sistema sanitario e burocratico, si tramuteranno, col tempo e con un’orrida metamorfosi, in quello che si suol definire il “medico della mutua” che potrei definire, a volte, “lo scrivano statale”.

Che dire poi dei cosiddetti corsi di aggiornamento in Medicine Complementari o non convenzionali per Medici? Chi qualificherà i docenti, Chi concederà la “patente di esperto” in Medicine Complementari? Fino ad ora, infatti, queste Scienze chiamate Naturopatiche, sono state in mano e si sono sviluppate grazie al lavoro serio e costante dei Naturopati Italiani, dei Naturopathics Doctor inglesi ed americani, dei Naturistas spagnoli e portoghesi, degli Heilpracktiker tedeschi od austriaci ecc…che, poco per volta e con pazienza, hanno “educato” la popolazione alla comprensione vera e profonda del significato di “Cure Naturali” e fondato la vera “Medicina Dolce”, senza cioè controindicazioni. Ci si augura, a questo punto, che sia permesso loro di esistere professionalmente e magari di insegnare queste metodiche e terapie dolci e naturali ai medici di base, anche attraverso la oramai vastissima bibliografia esistente e le relative sperimentazioni.
La scienza del mondo occidentale è basata sul pensiero scientifico razionale e ha rifiutato, da sempre, di considerare od almeno accettare le cosiddette Medicine “alternative” in quanto non “provate” con dati certi, misurabili secondo i parametri “scientifici e tecnologici”ufficiali (assolutamente improponibili per qualificare e testare, per fare un esempio, l’efficacia del rimedio omeopatico).

Sono venuto a conoscenza (cosa incredibile a credersi) che, in questi ultimi tempi, i medici ortodossi italiani si sono “silenziosamente” appropriati di buona parte delle cosiddette “Medicine complementari, non convenzionali o bionaturali” che, fino a ieri, erano state da loro considerate (ascoltate, ascoltate!) una buffonata inefficace, non possedendo esse alcuna “validità o valore scientifico o terapeutico”, insomma poco più di “acqua fresca”come sbotta sempre il Garattini citando l’Omeopatia. Questo appare un vero controsenso, per cui mi interrogo: se le Medicine alternative anche dette non convenzionali o complementari potranno praticarle solo i Medici Chirurghi iscritti all’Ordine Italiano e se i Medici debbono, per legge, prescrivere solo ciò che è scientificamente dimostrato, quali possibilità verrà data all’ evoluzione ed alla stessa esistenza delle Terapie, Tecniche e Cure Naturali e soprattutto della Medicine Bionaturali o non convenzionali, il cui sviluppo è stato, fra l’altro, tanto raccomandato dalla CEE e dall’OMS? In questo volumetto cercherò di proporvi una visione semplice e soprattutto pratica dei metodi di cura dolce, riassumendo brevemente alcune pratiche terapeutiche tipiche della tradizione popolare italiana ed europea riferibili all’antica medicina dei semplici e alla Naturopatia. Tali pratiche, ricordiamolo, sono senza controindicazioni e conducono il lettore, per mano, attraverso un percorso di igiene personale che si tramuterà, col tempo, in consapevolezza e rispetto verso se stesso, il proprio corpo e la Natura che lo anima. Il vantaggio sulla propria qualità di vita sarà percepibile da subito.

Fino ad ora, tali pratiche e tecniche, si sono sviluppate grazie al lavoro serio e costante dei Naturopati e degli Heilpracktiker (sia di provenienza medica che non) che, poco per volta e con pazienza, hanno educato la popolazione e fondato la vera medicina preventiva, senza controindicazioni. Grazie ad una vasta bibliografia ed a volumi esplicativi, pubblicati da case editrici illuminate e disponibili, si sono aperte ora le porte della conoscenza Naturopatica che insegna a tutti il rispetto delle leggi della Natura e del Sacro. I medici di base, gli specialisti, gli psicologi ed i terapisti tutti trarranno, dalla lettura di tali volumi, grandi vantaggi di crescita personale oltre che un cambiamento di prospettive professionali e culturali.

Purtroppo il mondo scientifico occidentale si è ultimamente basato sul pensiero iperrazionale e ha rifiutato, da sempre, di considerare valide la Naturopatia e le Medicine cosiddette “alternative” in quanto ha, da sempre, sostenuto che queste “pseudoscienze” sono fondate su protocolli terapeutici non testati e sperimentati, secondo i “parametri” scientifici ufficiali. Si studiano, su questo altare, formule sempre più articolate e complesse per coprire di “ alta scientificità” le decisioni, purtroppo avvallate dagli Stati e dai Ministeri, che mostrano chiaramente a tutti (per fortuna siamo sempre meno pecoroni e manipolabili) di voler condizionare le scelte della popolazione anche in materia di sanità trasformando, quando possibile, il farmaco in un bene di consumo (deleteri e pericolosi certi spot televisivi). In questo contesto diventa normale giustificare l’asservimento di una certa cultura e della scienza medica all’industria ed al commercio, trasformando l’idea di “scientificità” in uno scandaloso mercimonio dominato solo dal profitto e progettato dalle grandi organizzazioni industriali e commerciali. Anche K.Popper (1902-1994) che è sempre stato dubbioso circa l’applicazione indiscriminata di quasi tutti i protocolli e nell’attività di valutazione scientifica affermava che ovviamente “tale condizione ubbidiva alla comodità operativa in grado di fornire parametri univoci agli scienziati preposti alla valutazione” ma di certo con lo scopo non obiettivo di “uniformare i criteri di valutazione scientifica alla finalità di ottenere una maggior controllabilità dei risultati a livello statistico e non per soddisfare un criterio di valutazione aderente alle verità fattuali (evidence based medicine) del fenomeno studiato”.

Ci troviamo di fronte allora ad una medicina statistica? Speriamo di no, ci troviamo invece di fronte ad un asservimento culturale e politico della scienza medica ai poteri finanziari a tal punto che vi sono state, nella storia, modifiche dei parametri adottati per la valutazione scientifica dei fenomeni ed attuati e codificati dai soliti scienziati istituzionali, vicini cioè alla epistemologia istituzionale che non può mettere in discussione i forti interessi economici in gioco. Si continua da anni, nelle stanze del potere, a promuovere una sorta di cultura vorace che trasforma, tutto ciò che può, in bene di consumo e la scienza medica non è esente da questo peccato verso l’uomo e la sua preziosa salute fisica, psichica e spirituale. A tal proposito vorrei proporvi un articoletto sul disease mongering che ho liberamente tratto da “Il Farmacista Moderno”a nome di Riccardo Tommasetti: …“Trasforma persone sane in pazienti da trattare, spreca preziose risorse e sottopone inutilmente queste persone al rischio di incorrere in effetti collaterali. Si tratta del “disease mongering”, espressione anglosassone che andrebbe tradotta con “qualcosa che sta tra la promozione e la vendita di malattia”…

Un’operazione che può riguardare tanto la medicalizzazione di aspetti della vita ordinaria – per esempio la menopausa- quanto la trasformazione di lievi disturbi in malattie serie – come avviene con la sindrome dell’intestino irritabile – o, ancora, la presentazione di semplici fattori rischio sotto spoglie di vere e proprie malattie assolutamente da trattare (ne sono chiare testimonianze il colesterolo elevato o l’osteoporosi). E’ la denuncia apparsa sull’ultimo numero di PLoS Medicine (Public Library of Science), interamente dedicato all’ “invenzione” e alla “vendita” di nuove malattie. I due autori dell’articolo principale, il giornalista Ray Moyhan ed il professore di Farmacologia clinica David Henry, descrivono nei dettagli l’intero percorso: dapprima la “nuova” patologia viene individuata da un panel di specialisti, spesso finanziati dall’industria, poi le sue caratteristiche vengono letteralmente pubblicate attraverso la diffusione di materiale informativo prodotto dall’azienda e per mezzo di campagne di sensibilizzazione in genere: “disegnate per vendere farmaci piuttosto che per informare o educare il pubblico su come prevenire la malattia o mantenersi in buona salute”.
Le multinazionali del farmaco non sono gli unici attori: gli autori del lavoro sottolineano infatti il ruolo giocato dalle alleanze informali con le società di relazioni pubbliche, i gruppi di medici e specialisti e le associazioni di pazienti, tutti comprimari pronti a promuovere queste idee tra il pubblico e i decisori politici. Non vi rimangono estranei neanche i giornalisti ed i media, grazie ai quali è possibile rendere popolari condizioni altrimenti poco conosciute, sciorinando dati su ipotetiche stime di prevalenza (lo proverebbero “malattie” come la sindrome delle gambe senza riposo o “restless legs” o alcune disfunzioni ormonali o psico – emotive femminili ). Insomma, una sfida globale alla sanità pubblica, la definiscono gli autori, che richiede una risposta altrettanto globale.
E’ chiaro, precisano gli autori della pagine di PLoS, che un certo numero di persone, alle prese con forme severe di questi disturbi, beneficeranno della pubblicità e dell’attenzione del mercato nei confronti della loro malattia e del farmaco per curarla. Ma quella che dal punto di vista di un’azienda farmaceutica può apparire “una legittima campagna di informazione pubblica su una malattia ancora sottodiagnosticata, agli occhi di attivisti e gruppi di pazienti sganciati dagli sponsor delle multinazionali può assumere i connotati di un tentativo di costruire un mercato per farmaci potenzialmente pericolosi”.
La denuncia riguarda anche “malattie” come il disordine bipolare, la disfunzione erettile e il disturbo da deficit di attenzione – iperattività, la sindrome della bocca bruciante ecc…a cui sono dedicati gli altri lavori di questo speciale: www.medicine.plosjournals.org che, con i suoi 11 articoli, affronta la questione da più punti di vista.”….Mauro Di Leo, nel suo bellissimo libro “Malati di farmaci” ci racconta ad esempio che il Plavix (clopidogrel) è il secondo tra i farmaci più venduti (negli USA 48 milioni di pazienti ne fanno uso quotidiano) tanto che ne sono stati venduti per ben 6 miliardi di dollari solo nel 2005…pensate a che giro di “affari”sono legati medici, farmacisti, scienziati, gruppi politici, mondo della finanza internazionale…e chi riesce a venirne fuori? Per fortuna vi sono ancora margini di ravvedimento per la Scienza e la politica della salute, per iniziare ad osservare, anche con occhi che non solo di Medico sono, i grandi problemi che si chiamano: prevenzione, igiene, malattia, salute, sofferenza, malato e guarigione, da un punto di vista diverso e finalmente “non convenzionale” e proprio per questa ragione “complementare” alla medicina ortodossa.Compito delle Scienze Naturopatiche è quello di ribaltare certi valori rifondando, su nuovi principi etici e biologici, la nuova medicina per il terzo millennio. Compito della Naturopatia è quello di sviluppare una vera cultura del “Naturale” in contrapposizione alla cultura del ”sintetico”del non biocompatibile, dell’innaturale, dell’impersonale, della cieca ortodossia. Cultura biologica e naturale che ho sempre amato definire la cultura della“salutogenesi” in netta contrapposizione a quella che anima il pensiero dominante della medicina ortodossa ed accademica e cioè la cultura che si definisce “patogenesi” e che si occupa sostanzialmente di sintomi e non di cause. Modello che individua sempre e soltanto “all’esterno dell’uomo” le cause di ciò che origina la malattia.


La Naturopatia pone, al centro del suo interesse, l’Uomo e la salute psicofisica nel senso soprattutto della “prevenzione” e pone come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, senza aspettare la manifestazione clinica di una patologia. Confido che la Naturopatia dovrà e potrà trasformare la medicina odierna, basata sempre di più sulla “paura”(che sta tristemente moltiplicando nel mondo i patofobici e gli ipocondriaci, facendo lievitare i già enormi costi sanitari) e sulle “controindicazioni” (che fanno quotidianamente ammalare la popolazione di “altre”patologie oltre a quelle lamentate a seguito degli effetti collaterali o secondari, spesso presenti nel corso delle terapie con farmaci), in una vera Arte terapeutica basata sulla “fiducia nella capacità di autoguarigione” dell’uomo, stimolando la“vis medicatrix naturae”.
(tratto dal mio volume “Cure Naturali e Medicne Popolari” Ed .Delfino). Per rispondere appunto a questi mille interrogativi e per mantenersi sempre in salute “naturalmente” in barba alle NON-informazioni o DISinformazioni che giungono dalla scienza accademica integralista ho scritto i volumi: Onde elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute Ed. Xenia Cure Naturali, Patologie Occulte e “L’Acqua” della Macro Ed.; “Medicine complementari” Ed. GB, “Medicina dell’Habitat e Domoterapia” Ed. MIR. “Nuove Tecnologie ed Antichi Rimedi” e “Cure Naturale e Medicine Popolari” Ed. Delfino.

In questi volumi si potranno trovare tutte quelle informazioni utili, sia per gli amanti dell’ automedicazione consapevole sia per il curioso come per il medico di base che vuol mantenersi informato per il bene dei propri pazienti; troverete tutto il necessario per capire chiaramente, senza giri di parole e senza spiegazioni troppo tecniche e noiose, cosa significhi realmente curarsi naturalmente e cioè volersi bene, rispettare i ritmi della natura e rapportarsi con essa in modo armonico ed evolutivo e soprattutto condividere la vera “Medicina dell’Uomo” con il Medico, lo Psicologo, il Naturopata, il Terapeuta ed il Malato, senza gelosie o supponenze.

Nel frattempo vi invito a vedere un filmato, tratto da youtube, del Dott. Piero Mozzi, illuminante nella sua semplicità:

 

cos'è la naturopatia?
CHI È IL NATUROPATA?
Il Naturopata è un professionista la cui formazione prevede corsi di studi quadriennali e successivo tirocinio. Il suo percorso consiste nell’apprendimento delle innumerevoli discipline e tecniche che si rifanno al mondo del Naturale e del Biologico secondo una visione rigorosamente olistica che si occupa di migliorare naturalmente la qualità della vita e del benessere psicofisico in tutti i cicli della vita, specialmente durante gli eventi stressanti dovuti ai ritmi che la vita attuale ci impone. Il Naturopata si avvale di tecniche e terapie che si ispirano ad una concezione della vita in cui la Natura propone soluzioni nel pieno rispetto dell’individuo e dell’ambiente in cui viviamo.
CHE DIFFERENZA C’È TRA IL NATUROPATA ED ALTRI PROFESSIONISTI?
Un sano stile di vita è un’ottima premessa al benessere ed è particolarmente utile come prevenzione. Se al Medico spetta il compito di occuparsi della diagnosi classica ed ortodossa e della terapia farmacologica o chirurgica delle patologie e se allo Psicologo Psicoterapeuta spetta il compito di occuparsi della diagnosi psicologica e della psicoterapia relativa, si va sempre più delineando la figura del Naturopata. Questa figura di operatore del benessere può rivelarsi di grande collaborazione in una società che vede in netto aumento le patologie cronico-degenerative, le più disparate patologie da stress e quelle prettamente psicosomatiche che quindi non necessitano di terapie mediche tradizionali. In questo contesto si evidenziala necessità di una figura professionale come il Naturopata che può essere di estremo aiuto per vivere meglio, più in sintonia con la natura seguendo uno stile di vita in cui siano presenti in modo costante le tecniche di autoguarigione, il massaggio, l’alimentazione naturale, la reflessologia, la cromoterapia, la medicina dell’ambiente, la floriterapia, la fitologia, l’uso sapiente e mirato degli integratori alimentari, solo per citarne alcuni.

CHI SI RIVOLGE AL NATUROPATA?
Si rivolgono al Naturopata persone di tutte le età che intendono vivere meglio, recuperare o intraprendere uno stile di vita in armonia con le leggi della natura e nel totale rispetto della stessa. Alcuni si rivolgono ad un Naturopata su consiglio di altri, ma è fondamentale che siano motivati a richiederne l’intervento per raggiungere dei risultati soddisfacenti.

QUANTO PUÒ ESSERE UTILE CONTATTARE UN NATUROPATA?
Il Naturopata può intervenire in diverse situazioni: come supporto allo psicologo nei casi di disagio legato a disturbi come ansia e depressione per migliorare la qualità della vita con rimedi naturali o come supporto al medico con l’ausilio di tecniche finalizzate a recuperare lo stato di benessere con metodiche dolci e naturali o con tecniche, diete e rimedi disintossicanti dopo cure farmacologiche, antibiotiche o chemioterapiche.
Con la Naturopatia previeni e guarisci con la natura ed il suo potere curativo: Tecniche e terapie.
NATUROPATIA: COS’È? E A COSA SERVE?
Il nome deriva, probabilmente, da natura-pathos: empatia con la natura, empatia sia del corpo che della mente con la Natura che ci circonda. Tramite la Naturopatia si avrà una visione della salute che si potrà definire Olistica, cioè della mente del corpo e dell’anima insieme.
– Il “Potere di guarigione della natura” (vis medicatrix naturae).
– La Naturopatia asseconda totalmente la capacità spontanea di guarigione rimovendo, poco per volta, le eventuali barriere che ne impediscono il processo.
– Identificazione e trattamento delle cause: La Naturopatia elimina le cause che impediscono la guarigione piuttosto di trattare più semplicemente i sintomi.
– Non aggressione: I Naturopati utilizzano, per ripristinare lo stato di salute, metodi e rimedi che non provocano il rischio di effetti collaterali.
– Cura globale dell’individuo: La Naturopatia considera tutti i campi che comprendono l’uomo: spirituale, emozionale, fisico, mentale, genetico, sociale ed ambientale.
– Ascoltare e rispettare il corpo: Ci si dimentica spesso che lo stato di benessere dell’organismo è avvicinarsi, il più possibile, allo stato di “salute” ed è quindi normale e naturale che l’organismo cerchi di ripristinare questa condizione rimovendo, totalmente o parzialmente, le cause che glielo impediscono. Il corpo “parla” attraverso sintomi che possono rappresentare un reale campanello d’allarme,magari relativo allo stress che la vita ci impone ogni giorno.
Il Naturopata tiene conto di tutto ciò e cerca di ripristinare lo stato di salute e di benessere attraverso metodi il meno tossici ed invasivi possibili e cerca di educare l’individuo alla prevenzione ed all’eventuale modifica dello stile di vita che ha causato lo squilibrio dell’organismo.

ALCUNI AMBITI TERAPEUTICI:

Nutrizione:

Il cibo è la “Medicina” più naturale e semplice che assumiamo tutti i giorni. Attenzione però che, come tutte le medicine, lo stesso cibo che può nuocere all’uno potrebbe far bene ad un altro e viceversa: non esiste, infatti, una dieta alimentare ideale per tutti. Un programma alimentare andrà consigliato tenendo presente la costituzione della persona perché solo così si otterranno risultati amplificati e duraturi. Una dieta biologica mirata permette non solo di risolvere problemi di peso, cellulite, ritenzione idrica ma anche e soprattutto di acquisire un migliore stato di salute risolvendo problemi digestivi, circolatori, allergie, asma, dermatosi e altro. Una corretta alimentazione serve da fondamento alla Naturopatia e consente di mantenere l’organismo in uno stato di salute. Per questo il Naturopata si avvale anche dell’impiego di alcuni integratori alimentari.
Oligoterapia:
La si definisce “medicina di terreno” e non del sintomo e potrebbe risolvere cause molto profonde, anche psicosomatiche; favorisce inoltre il rinforzo delle difese naturali dell’organismo.
Fitoterapia:
Le “erbe”della nonna sono rimedi efficacissimi da millenni, ripristinano l’equilibrio, in presenza di uno stato disarmonico, utilizzando le loro proprietà officinali; se si osservano le funzioni che presiedono al metabolismo delle piante, si vede che la circolazione della linfa si può ricondurre, per analogia, alla circolazione del sangue umano, con affinità tra i meccanismi fisiologici della pianta e dell’uomo.
Floriterapia:
I famosi fiori di Bach (ma si usano anche quelli californiani, australiani del Bush, di Vian e quelli composti) sono dei rimedi preparati, con alcuni fiori spontanei, secondo un metodo particolare ideato dal medico inglese Edward Bach negli anni trenta. I fiori agiscono sul nostro sistema psicofisico con dolcezza, sollecitando un cambiamento, mai imponendolo.
Ulteriori ambiti e discipline:
Ve ne sono per tutte le necessità, a partire dall’Iridologia alla Reflessologia, dalla Cromoterapia alla Biorisonanza, dall’Auricoloterapia all’Idroterapia ed all’Omeopatia, dalla Cristalloterapia all’ Alchimia e Spagiria, e moltissime altre terapie ancora, come la “stones therapy”, il riequilibrio dei chakra, tecniche di rilassamento con Aromaterapia, l’uso degli Archeopatici e molte altre ancora. Ognuna di esse si presenta con precise indicazioni, grande efficacia e con il grande pregio dell’assenza totale di controindicazioni.
Autoconsapevolezza:
Ciò che noi pensiamo, sentiamo o ci raffiguriamo mentalmente ha un enorme effetto sul nostro modo di vivere. Il primo gradino da superare è assumersi la responsabilità del proprio atteggiamento mentale e, successivamente, intraprendere le azioni necessarie per apportare i necessari cambiamenti affinché ci si possa sentire veramente in armonia con noi stessi, con il prossimo e con il Creato.Un Professionista, specializzato in Naturopatia, vi potrà fornire utili informazioni e consigli pratici su come modificare positivamente il vostro stile di vita e su come intervenire “naturalmente” nei vostri disturbi comuni affrontando le varie patologie con un approccio dolce, naturale e soprattutto senza controindicazioni.
Medicina dell’habitat:
Si occupa della promozione dell’equilibrio energetico e del mantenimento dello stesso nonché della salute dell’ambiente in cui viviamo al riparo da stress geobiologici e da elettrosmog, causato dalle fonti elettromagnetiche.
Per questo, la Medicina dell’Habitat, ispirata alle antiche conoscenze del Feng Shui ed a più recenti studi e ricerche, propone soluzioni ottimali affinché la nostra casa possa essere un ambiente sano ed in armonia con coloro che la abitano. Di particolare rilievo sarà la scelta dei materiali sia di costruzione che di arredo, la scelta delle forme e dei colori, nonché piccoli accorgimenti quotidiani che contribuiscono anche al rispetto ed al risparmio delle energie (risorse) della terra.
TECNICHE NATUROPATICHE:
Esistono tecniche che si ispirano ad una concezione della vita in cui la Natura è il fulcro. Tali tecniche prendono origine dalle grandi tradizioni d’Oriente ed Occidente e si ispirano alla visione olistica, considerando inscindibili la mente, il corpo fisico e lo spirito. Questi approcci sono oggi riconosciuti da tutti come sicuri coadiuvanti della salute e del benessere e particolarmente utili per la prevenzione.

 


naturopatia e naturopata
Quella del Naturopata è un’antichissima professione di particolare beneficio e servizio sociale e di nessuna dannosità, sia per le metodiche che per i rimedi che impiega.
La Naturopatia sta suscitando in Italia, come del resto in Europa e nel mondo, un interesse ormai consolidato e in sensibile e costante aumento.Vi è, infatti, un sempre maggior numero di persone che si rivolgono alle medicine naturali per migliorare il proprio stato di salute e sopratutto per mantenerlo.
Basta consultare le statistiche che i vari osservatori statali e privati ciclicamente compilano.
I paesi Anglosassoni per primi e successivamente alcuni paesi europei quali la Germania, la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Grecia, la Norvegia e la Svezia, già da molti decenni considerano la Naturopatia come un’Arte naturo-terapeutica per prevenire l’insorgenza di forme patologiche e specializzata nel mantenere il benessere dell’uomo, riqualificandone al meglio lo stile di vita. La Naturopatia e le cosiddette “tecniche naturopatiche” vengono oggi qualificate come Medicine complementari o non convenzionali nel rispetto della Medicina Allopatica ed Ortodossa attualmente ufficializzata nel mondo. In Italia, negli ultimi anni, alcune Aziende Ospedaliere hanno inserito protocolli di cura sperimentali relativi alle Medicine Complementari ed alla Naturopatia ed organizzato corsi di formazione specifici. Nell’Ottobre 2002 la Regione Piemonte è stata la prima ad aver ufficializzato la figura del Naturopata Professionale e dato vivibilità didattica alle relative scuole di formazione.
Si può definire “Naturopatia” quella disciplina che studia le alterazioni psicobiologiche e fisiche dell’uomo in senso bioenergetico, in una visione completamente diversa da quella “clinica” ufficiale. Più precisamente la Naturopatia è una Scienza complementare a quella medica, che consente di effettuare indagini e terapie che danno una visione globale ed olistica della patologia e del malato e sono sempre integrative di quelle classiche mediche, nell’interesse primario del paziente e della società.
Ciò permette di ottenere una visione di insieme, psicosomatica ed energetica, del paziente, con la funzione basilare di normalizzare un equilibrio spesso alterato, per cause diverse, quali l’inquinamento di ogni tipo, lo stress, il sovraccarico tossinico, le intolleranze alimentari, la cattiva alimentazione e soprattutto le errate abitudini ed i pessimi stili di vita che la nostra società ci impongono. L’etimologia stessa del termine Naturopatia (diffuso dal Naturopata tedesco Benedict Lust), composto da “natura e pathos”, che significa “sintonia o empatia con la natura” sta ad indicare una squisita Scienza Naturale o Arte Naturo-Terapeutica che considera l’individuo nella sua globalità e tende ad armonizzare i disturbi con trattamenti naturali, non invasivi, dai francesi chiamati anche “dolci”. La parola Naturopatia è stata però coniata negli USA, nei primi anni del ‘900, ed è di origine anglosassone poiché è ricavata dal termine “Nature’s Path” che significa il “sentiero della natura”, cioè la via terapeutica indicata dalla natura.
La Naturopatia vanta tradizioni secolari in Europa. Da anni sono sorti numerosi Istituti e Scuole di formazione, così come prestigiose Università che hanno fatto della Naturopatia una vera Scienza che si basa su antichi e mai superati principi teorici e pratici. Questi principi sono di fondamentale e peculiare importanza per la comprensione della filosofia che li sottende e sono la base deontologica della condotta e dell’operatività dei Naturopati, nell’esercizio della loro professione:
1)     Confidare nel potere di guarigione della natura (Vis medicatrix naturae), partendo soprattutto dal riconoscimento e dalla rimozione delle cause che impediscono la guarigione piuttosto che trattare semplicemente i sintomi, ed incentivando il sostegno e l’aiuto della forza vitale che è racchiusa nella Natura e nell’Uomo.
2)     Identificazione e trattamento delle cause (Tolle causam) con particolari tecniche di riconoscimento e rimozione di tutte le cause endogene ed esogene che impediscono il processo di guarigione, piuttosto che trattare semplicemente i sintomi.
3)     Non aggressione, non nuocere cioè al malato (Primum non nocere) utilizzando metodi e sostanze che annullano o perlomeno minimizzano il rischio di effetti collaterali, evitando sempre di sopprimere violentemente i disturbi e, in riferimento alla capacità di autoguarigione, utilizzo della forza minima necessaria per trattare le disfunzioni bioenergetiche a cui ci si rivolge.
4)     Responsabilizzazione amorevole del paziente con un’azione di educazione alla  salute ed al ben-essere, con l’incoraggiamento spirituale ma soprattutto incentivando l’auto-responsabilizzazione nei confronti dello stile di vita condotto.
5)     Incentivare quindi, con ogni mezzo possibile, il Ben-essere del paziente, cioè la situazione in cui ci si sente in salute nel corpo, nella mente e nello spirito; questo stato è ottenibile mediante particolari tecniche di riequilibrio psicofisico e spirituale.
6)     Cura globale dell’individuo. Significa prendere in considerazione i fattori fisici, emozionali, mentali, spirituali, ereditari, igienici, alimentari, lavorativi, ambientali e sociali che lo riguardano impostando una terapia che sia rivolta sia all’ambiente che all’uomo, in senso veramente olistico.
7)     Prevenzione come caratteristica unica e peculiare della figura del Naturopata che deve procedere dapprima ad un accertamento dei fattori di rischio delle eventuali disfunzioni dell’uomo come: la predisposizione biologica ed ereditaria, la familiarità, la tipologia, la diatesi biologica, la costituzione, il terreno, la struttura bioenergetica, l’abitazione in cui vive e il luogo in cui lavora, ecc… La prevenzione si attua intervenendo in modo appropriato, ma soprattutto insegnando al cliente/paziente come prevenire ed evitare i suddetti fattori di rischio.
 Si desume chiaramente, dai principi esposti, ed anche dal dettato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella Dichiarazione di Alma-Ata del 1978 e successive (apparse anche in testi ufficiali in lingua italiana, ad esempio il dossier Medicine Tradizionali dell’OMS, Edizioni Red, Como 1984), che il Naturopata professionista opera al fine di valutare lo stato bioenergetico del soggetto, secondo canoni che considerano l’aspetto costituzionale, l’alimentazione, le abitudini, lo stile di vita e la “forza o energia vitale”. La stessa Fisica quantistica dimostra il fluire dell’ “energia vitale” nell’organismo anche come una forma di comunicazione ed informazione,.
Il Naturopata svolgerà quindi la sua attività professionale mediante consulenze specialistiche, fornendo suggerimenti sull’uso di alimenti, di sostanze naturali, di prodotti ed integratori di libera vendita, utilizzando anche metodiche non invasive di riflesso-stimolazione, manuali o mediante strumentazioni adeguate e prive di controindicazioni, nel rispetto di un Codice Deontologico profondamente meditato ed espressione di un rigore che trae origine dall’antica esperienza anglosassone e germanica, nel rispetto di un codice morale e spirituale che è peculiare degli operatori delle terapie naturali.
L’Inghilterra, grazie ai vari contatti stabiliti con i traffici commerciali e scientifici del British Empire, è stata per secoli in contatto con tradizioni filosofiche, scientifiche e mediche di tutti i continenti. Londra rimane tuttora uno dei centri più interessanti e aggiornati del mondo per i corsi di formazione in Scienze Naturopatiche.
Le più accreditate Associazioni di Medicina Complementare europee gestiscono Albi di Terapeuti di Naturopatia che hanno validità in tutto il territorio dell’Unione Europea, come, ad esempio, l’European Practitioner Register della British Complementary Medicine Association.
Tale validità è stata confermata da numerose Sentenze della Suprema Corte di Giustizia della Comunità Europea (Sentenza Reiners – 21.06.1974, Van Binsbergen – 3.12.1974 – Thieffry – 28.04.1977; Costa Enel – 15.07.1964; Causa 159-78 del 25.10.1979; Causa 811-79 del 10.07.1980) ed in Italia dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 149/1988, dalla Sentenza del Tar del Lazio n. 1185/88 sez. I, ed altre.
La Germania ha riconosciuto da più di un secolo gli Heilpraktiker, Naturopati che esercitano soprattutto a fini preventivi, autorizzati dal Ministero della Sanità Tedesco.
La Spagna, con il Sindacato FEDINE, approvato dal Ministero del Lavoro, riconosce e regola l’attività professionale di Naturopati, Agopuntori, Omeopati ed Osteopati che hanno superato un corso di formazione almeno triennale.
In Italia alcune discipline e strumentazioni dell’ambito delle tecniche naturopatiche, tra cui l’iridologia, la riflesso-stimolazione, gli strumenti non invasivi tipo “Vegatest” “Amsat”o “EAV”, i rimedi omeopatici, la fitoterapia, la consulenza nutrizionale sono utilizzate con grande risultato e la loro efficacia o liceità d’uso sono state convalidate da dettagliate consulenze medico-legali.
Queste particolari metodologie e strumentazioni, come la riflesso-stimolazione non agopuntoria che accorpa discipline quali Tui-na cinese, Shiatzu giapponese, Kinesiologia applicata statunitense, auricolo-stimolazione sia di matrice cinese che francese (Nogier), Riflessologia del piede, Cromoterapia e altre affini, e l’utilizzo di Strumentazioni biocibernetiche e bioelettroniche non invasive costituiscono strumenti di supporto al Naturopata per identificare con maggior precisione i settori energetici secondo concetti orientali adattati alle conoscenze e diagnostiche occidentali.
In molte regioni italiane si sta cercando di creare una normativa ed un albo che qualifichi i Terapisti Bionaturali o Naturopati.
Questa professione, appunto perché delicata e particolare, non può essere preceduta che da un rigoroso percorso formativo e da continui ed altrettanto rigorosi aggiornamenti scientifici.
La preparazione accademica così intesa consentirà l’iscrizione e quindi l’appartenenza ad un futuro ed auspicabile Albo Professionale Italiano (siamo in attesa di imminenti leggi che lo autorizzino) od a quello di un Paese dell’Unione Europea, e per quanto attiene specificatamente la professione vi è attualmente l’obbligo della copertura assicurativa civile e legale ed un altrettanto rigoroso rispetto del Codice Deontologico.
Tutto ciò nel rispetto della Costituzione italiana che, all’Art. 32, così recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività…Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge…La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
La filosofia che permea l’atteggiamento deontologico professionale, l’approccio al paziente, nella considerazione globale dei suoi disagi psico-fisico-energetici, la pratica operativa, le visioni scientifiche e gli obiettivi finali differenziano la Naturopatia dalla Medicina allopatica ortodossa, escludendo de facto una presunta sovrapposizione professionale e permeando la Naturopatia stessa di un carattere di meritoria importanza sociale nel diffondere e mantenere il benessere, in un’ampia ed effettiva collaborazione con gli organi istituzionali preposti quali gli operatori sanitari come Medici, Odontoiatri,  Psicologi, Biologi, Farmacisti, Erboristi, Chiropratici, Osteopati, Ostetrici, Infermieri, ecc…
 RUOLO E COMPETENZE PROFESIONALI DEL NATUROPATA
 Il Naturopata è un diplomato, che ha seguito corsi formativi pluriennali e specialistici nelle discipline afferenti le scienze naturopatiche presso Istituti universitari, pubblici o privati, oppure un laureato in materie quali: Medicina e Chirurgia, Biologia, Psicologia, Farmacia, Veterinaria, Scienze Naturali, ecc… che, volendo ampliare la visione della propria professione, ha frequentato opportuni corsi di Specialità o Master in Naturopatia.
Le competenze del naturopata sono intese a qualificare le Medicine Complementari in genere e quindi la Naturopatia stessa come una vera e propria Scienza del Benessere che mira ad eseguire valutazioni (che si potranno anche definire, secondo i vari e diversi orientamenti tecnici ed operativi, soprattutto come diagnosi di terreno). La scienza naturopatica esprime valutazioni non convenzionali ma che, di base, sono anche complementari alla diagnosi medica.
Tali valutazioni, in linea teorica, non sono alternative od in antitesi a quelle tradizionali mediche e possono benissimo essere sovrapponibili ad essa, rispettando alcuni parametri, poiché insistono su piani diversi da quelli presi in considerazione dalla scienza medica ortodossa ed accademica.
Il Naturopata è soprattutto un educatore alla salute naturale che interviene, attraverso un processo di “valutazione” o “diagnosi di terreno” a risolvere, con l’aiuto di rimedi offerti dalla Natura, quali acqua, terra, argilla, sali, piante, erbe, radici, minerali, alimenti e soprattutto intervenendo sull’energia vitale (vis medicatrix naturae), ogni tipo di squilibrio bioenergetico o disarmonia che alteri lo stato di salute.
Il Naturopata interviene, con scienza e coscienza, in quei processi volti a garantire il mantenimento, il ripristino ed il potenziamento del Ben-Essere individuale e collettivo secondo i principi armonici, biologici e dolci della Natura. Il Naturopata attua logiche e programmi di educazione alle terapie naturali, di educazione ambientale (medicina dell’habitat), bioalimentare, comportamentale nei confronti dei singoli o di collettività.
Il Naturopata consiglia tutti quei rimedi naturali che gli sono consentiti dalla Legislazione Europea, come l’acqua (idroterapia) in tutte le sue forme, l’utilizzo di prodotti naturali, vegetali o alimentari provenienti soprattutto da colture biologiche biodinamiche, di complementi nutrizionali o fitoterapici e cioè di prodotti di libera vendita e di tutte quelle metodiche che vengono definite “naturopatiche”.
Il Naturopata può effettuare la Valutazione o per gli addetti o avvezzi alle terminologie bioenergetiche una “Diagnosi Bioenergetica” diversa e difforme dalla diagnosi medica tradizionale, utilizzando varie metodiche e tecniche quali, ad esempio: l’Iridologia, la Kinesiologia, la Reflessologia, la Auricologia, la Visologia ed altre ancora e, per gli specializzati in questa branca della biocibernetica, la moderna Bioelettronica.
Il Naturopata può esplicare la propria attività anche in equipe multidisciplinari per l’elaborazione di programmi salutistici, per i controlli di qualità dei prodotti naturali, fornendo informazioni scientifiche nell’ambito dei prodotti biologici, ma soprattutto svolgendo attività libero-professionale di studio, didattica e consulenza, laddove si richiedano le sue competenze professionali.

 

La pranoterapia, il massaggio e tutte le terapie corporee e psicocorporee, se usati senza precauzioni, conoscenze e competenze, possono nuocere gravemente sia alla salute psicofisica dell’operatore che a quella del paziente.

Premesso che la vera causa della malattia risiede sempre nel malato stesso, è opportuno sottolineare che gli errori del passato e del presente ricadono, inevitabilmente e legittimamente, sul corpo fisico causandone indebolimenti e patologie più o meno gravi.

Il corpo fisico è, infatti, una perfetta copia di quello eterico; quest’ultimo veicola, nel corpo fisico, in concordanza con le leggi ed energie cosmiche, sia le forze spirituali che quelle biofisiche necessarie alla sua conservazione ed evoluzione.

Ogni cellula od organulo del corpo fisico possiede, come risaputo, un doppione eterico; se “la cellula od organulo eterico” è sano, anche quello corrispondente materiale lo sarà.

I pensieri, i sentimenti, i desideri e le aspirazioni influiscono continuamente sul nostro corpo vitale; Feuerbach diceva infatti:

“Noi siamo quello che mangiamo e diventiamo quello che pensiamo”.

Quando un organo si ammala o subisce un trauma, il corrispondente organo eterico ne soffrirà similmente. L’organismo intraprende sempre un tentativo naturale di guarigione tanto che anche Goethe, grande osservatore della natura dell’uomo, affermava nei suoi scritti: ”La più grande fortuna, sulla terra, non è essere sano ma riuscire a guarire”.

 La sofferenza, la paura e l’indebolimento bioenergetico condurranno il malato ad un percorso di purificazione mentale e morale che stimolerà la produzione, tramite le vibrazioni di sofferenza, di specifiche e particolari biofrequenze di risonanza (definibili risonanze di guarigione); queste ultime  stimoleranno ghiandole neuro-secretrici di particolari siti cerebrali atti a stimolare la cosiddetta psicobiologia del processo di guarigione. La malattia gli fornirà, quindi, la possibilità di ristabilire lo stato di salute ed equilibrio anche nel doppione eterico che è quello che, in fin dei conti, gestisce i processi vitali.

Se il tentativo non fallisce e cioè il corpo eterico si riequilibra, la guarigione fisica è solo questione di tempo, a meno che gli organi non siano troppo danneggiati o mancanti (attenzione quindi alla facilità con cui si eseguono interventi chirurgici superflui o trapianti d’organo, donazioni del sangue ecc…suggeriti troppo spesso da coloro che non conoscono il significato dell’esistenza e della Vita).

Un medico illuminato od un naturopata possono essere di grande aiuto nel processo di ristabilimento delle funzioni biologiche, consigliando al paziente una dieta, terapie naturali, rimedi biologici ed altri mezzi, tratti dal mondo della natura, che non indeboliscano i processi vitali fondamentali, ma anzi li rafforzino.

L’intelligenza e la consapevolezza sono le principali armi che possono aiutare il paziente a guarire, insieme alla forza vitale insita, in vari gradi, in ciascuno di noi.

Quando qualcuno, sia medico o naturopata, pranoterapeuta o ciarlatano oppure profano, interferisce nei meccanismi di interfaccia fisico-eterica, cioè nelle funzioni oscillatorie fondamentali e più delicate dell’uomo, in quelle relative allo stato bioelettronico informativo e frequenziale, commette sempre un errore, anche se le conseguenze non appaiono immediatamente, o non sono visibili.

Un vero terapeuta “guaritore” può, certamente, fare molto per un malato ma non commetterà mai l’errore di interferire, utilizzando i propri codici bioinformativi  con quelli evolutivi e personali del sofferente, con le sue funzioni vitali fondamentali nonché con le forze eteriche del suo stato d’essere.

I pranoterapeuti od i massaggiatori, ignari ed inconsapevoli, “imponendo le mani” su di una persona in realtà mettono, pericolosamente, in contatto i propri codici bioinformativi, le proprie oscillazioni personali, vale a dire la propria struttura bioelettronica (leggi codici di collegamento con il proprio corpo astrale, causale ecc…) con i codici vitali e personali dell’ammalato ricevente, (sarebbe come consegnare ad un esperto “hacker” la password del proprio PC). In pratica il terapista inserisce, nel corpo del malato, attraverso le classiche tecniche di massaggio od i passi pranoterapici, le proprie vibrazioni eteriche e riceve dal malato (vedi le leggi di biorisonanza e le leggi della fisica quantistica), le vibrazioni patologiche e le sue informazioni malate e disarmoniche.

Senza la comprensione diretta e profonda di queste leggi e senza una conoscenza dei codici vitali fondamentali, delle cause profonde e dei perché della malattia, il pranoterapista ed il massaggiatore vanno incontro a grossi pericoli producendo danni a se stesso ed al malato (ed anche alla società).

Il corpo eterico dell’operatore, in un certo senso, si sostituirebbe al corpo eterico del paziente e in questo modo andrebbe a forzare ed a manomettere, a vari livelli d’intensità e secondo la potenza bioenergetica individuale, le sue oscillazioni ed i suoi codici bioinformativi, intervenendo quindi prepotentemente nei meccanismi di guarigione ed evoluzione sia fisici che spirituali.

Quest’evento provoca sempre un’ importante interferenza e perturbazione nelle oscillazioni biologiche e vitali del malato e vi è la possibilità di creare con lui un legame perverso ed indesiderabile; il pranoterapeuta ed il massaggiatore andrebbero inoltre incontro al pericolo di caricarsi, nel miglior dei modi, delle disarmonie del malato ma nel peggiore dei casi del karma dello stesso e dovrà, presto o tardi, pagar caro questa pratica con sofferenze, malattie e tribolazioni.  

Il metodo di intervento terapeutico praticato dal pranoterapista o “magnetizzatore”, è simile a quello del massaggiatore bioenergetico, in parole povere, consiste praticamente nell’”estrarre” dal paziente il “fluido malato” e nel sostituirlo col proprio “fluido sano” come è stato evidenziato, di certo scenograficamente, nel film “Il miglio verde” di Stephen King. Secondo i principi fondati su antiche sapienze mediche, rilette fra l’altro da Rudolf Steiner e dalla medicina antroposofica, si può affermare che “il fluido malato”, composto da “eteri”, sale lungo le braccia del terapista e si mescola con la sostanza eterica del suo organismo”. In pratica le oscillazioni biofrequenziali del malato, con informazioni secondo il codice biologico, vanno ad incrociarsi con quelle dell’operatore e vi sarà una sovrapposizione ed interferenza di informazioni; prevarranno ovviamente quelle con un “segnale” più forte e interferiranno nelle funzioni elettromagnetiche vitali.

Il pranoterapista ed il massaggiatore tenterebbero, secondo l’insegnamento ingenuo e banale di alcune scuole di formazione, di disfarsi di una parte del fluido malato scotendosi e lavandosi le braccia in acqua corrente.

Il risultato di questo scotimento delle mani e delle braccia è però solo parziale, giacché il “fluido” malato (cioè le frequenze parassite di una certa influenza e potenza), non può più essere eliminato tanto facilmente perché si diffonde nelle cellule deputate a decifrare le oscillazioni con codici biologici, sparse per tutto il corpo, creando un meccanismo a cascata. Il terapista, grazie alla forza di biocompensazione naturale, dovrà ingaggiare una lotta contro i miasmi e le vibrazioni nocive introdotte nel suo organismo; quest’ultimo tuttavia, per quanto robusto e vitale possa essere, finirà infallibilmente per divenire vittima di questo continuo e sottile avvelenamento biologico ed informativo.

Tutti i pranoterapeuti ed i massaggiatori, senza eccezione, saranno, prima o poi, vittime della loro professione. Gli effetti più comuni sono depressioni e malattie nervose, insonnie, paure immotivate, patologie respiratorie e polmonari fino ad arrivare, con il tempo, anche a malattie cronico-degenerative.

Solo una grande pratica spirituale, la conoscenza e l’utilizzo della medicina vibrazionale e delle strumentazioni biofisiche di protezione, potranno abilitare questi terapisti a tal genere di professione preservandogli dai grandi rischi biologici e spirituali.

Considerando il fine a volte altruistico di tali professioni, potremmo anche testimoniare una certa ammirazione per questi “guaritori”, proponendoli per benemerenze sociali o religiose se queste pratiche non implicassero anche un grave pericolo per il malato.

Ragionando secondo i dettami delle medicine animistiche (alle quali, fra l’altro, si ricollegano quasi tutte le scuole di pranoterapia e massaggio) ed i principi antroposofici, si può affermare che il fluido malato è estratto dal paziente con l’imposizione delle mani; tale fluido non è mai allo stato semplice, ma è sempre mescolato con i cosiddetti eteri sani, che vengono estratti continuamente dall’atmosfera (etere) e trasmutati dalle ghiandole a secrezione interna in una vibrazione appropriata ad ogni individuo per essere da questo assimilati.

Il fluido del paziente tolto dal pranoterapeuta o massaggiatore é, di conseguenza, mescolato con forze eteriche che devono ancora compiere il loro naturale lavoro nell’organismo e da questo ne consegue che gli organi a secrezione interna sono forzati e sovraccaricati. Inoltre, le forze eteriche che il terapista “magnetizzatore” trasferisce dal suo organismo a quello del paziente sono così specifiche, individuali e graduate ed il loro modo vibratorio è così particolare, che non potranno mai alleviare le funzioni degli organi a secrezione interna del malato, ma causeranno una totale disorganizzazione. Verrà creato, quindi, un vincolo assolutamente indesiderabile fra il terapista ed il malato che potrà generare un’associazione innaturale dei due corpi eterici e dei loro codici informativi fisici e spirituali, con spiacevoli conseguenze per entrambi.

Altri pericoli potenziali, per i malati e per gli operatori, provengono dai locali adibiti a studio professionale nei quali i pranoterapisti ed i massaggiatori credono di aiutare e curare i loro pazienti; questi locali, anche se costruiti ed arredati secondo i sani principi della bioarchitettura, diventano presto dei depositi di onde di forma malate ed insalubri.

Una semplice investigazione radioestesica ed esoterica rivela istantaneamente che gli eteri estratti dal paziente e rigettati dal pranoterapeuta nell’atmosfera formano una massa nebulosa e spessa, di un colore simile al grigio-ferro che ricopre, come un tappeto, il pavimento delle stanze e si addensa negli angoli del soffitto, angoli che si possono notare essere sempre più scuri e sporchi del resto delle pareti per un processo fisico di addensamento, a causa della loro geometria, di ogni genere di particelle e di ioni.

In questa massa, che è misurabile e può arrivare talvolta al ginocchio, brulica una grande quantità di “germi eterici” molto pericolosi e sono misurabili frequenze ed oscillazioni basse e patologiche il cui valore in Unità Bovis (UB), a volte, non supera 1.500 o 2.000 UB.

Qui verrebbero “curati” i malati che, magari guariti da un disturbo lieve, si portano a casa come “regalo” i germi o le bioinformazioni di altri mali, ai quali eventualmente sono organicamente predisposti; quando più tardi si riammaleranno, chi farà loro comprendere che sono vittime del sistema di guarigione pranoterapeutico o masso-terapeutico?

Le stesse conseguenze sono possibili anche quando il pranoterapeuta od il massaggiatore opera a domicilio. I terapeuti che hanno una vasta clientela possiedono un corpo eterico molto inquinato. L’esposizione a tali pericoli è causata soltanto dall’ignoranza del pubblico utente e delle scuole di formazione, privata o pubblica, per tutto ciò che riguarda le leggi esoteriche e biofisiche più elementari.

Ognuno, ovviamente, ha diritto di farsi aiutare o rovinare da chi vuole, fa parte del suo Karma, ma tali pratiche possono causare danni e minare la salute pubblica.

L’utente, non sospettando nulla di male in queste pratiche, corre pericoli a causa “dell’immondizia eterica” riversata in tal modo sulla comunità.

Questo pericolo è tanto più sinistro in quanto nessuno può controllarne gli effetti e nessuno può, in caso di malattia contratta per i motivi elencati, scoprire la minima traccia della causa effettiva. La più primitiva forma di medicina ortodossa è preferibile a simili pratiche utilizzate, quasi sempre, da buoni ma purtroppo ignari terapisti.

Secondo la visione della Medicina Tradizionale Cinese, tanto per ribadire quanti errori si fanno quando non si conoscono i termini e le leggi delle energie sottili, non è con il “Qi” (energia vitale) che si dovrebbe curare, ma con il “Gong” (vale a dire il “Qi” sublimato e concentrato) che, secondo l’ottica orientale buddista e taoista, solo una persona assai avanzata nella via spirituale può ed ha diritto di utilizzare.

Fanno eccezione episodi sporadici di  guarigione, dove situazioni eccezionali permettono all’operatore, tramite la forza dell’amore, di andare oltre ogni barriera e pericolo; ma restano, com’è stato osservato, casi rari ed episodici.

Anche Atreya, autore di un interessante testo di pranoterapia, da poco edito dalle Edizioni “Il Punto d’Incontro” di Parigi, ha messo in guardia dai pericoli derivati da tale pratica. Va comunque tenuto presente che terapeuta e paziente formano in ogni caso un campo energetico unico, nella sessione terapeutica, e che le forze pensiero (onde di forma pensiero) del terapeuta sembra creino un particolare campo vibrazionale ed informato, (potente se accompagnato da sentimenti di generosità, compassione, comprensione ed amore) successivo, nel tempo, ai rimedi prescritti, quasi queste forme pensiero fossero “materiali e fisiche” e si comportassero da catalizzatori d’attivazione d’efficacia dei rimedi stessi. Si ritiene sia questo il segreto dell’operato particolare, quasi magico, di certi medici, naturopati, omeopati e straordinari diagnosti e terapeuti come ad esempio il Dr. Edwart Bach che, con i suoi rimedi dolci, riusciva ad andare ben al di là dell’aspetto psicosomatico. Per comprendere l’importanza delle forme pensiero si rimanda alla biografia del guaritore cipriota “Daskalos“, che ha lasciato il corpo pochi anni fa: “Il Mago di Strovolos”, sempre delle Edizioni “Il Punto d’Incontro”.

L’aspetto esoterico della guarigione ed il metodo per rinforzare i corpi sottili sono ben e facilmente illustrati, secondo l’ottica buddista e taoista e, per quanto a conoscenza, anche dal grande maestro Li Hongzhi, vivente, nella sua opera: “Zhuan Falun“, a disposizione gratuitamente su internet (http://web.tiscali.it/falundafa/ZhuanFalun) che sottolinea, analogamente ad altri scienziati, spiritualisti od esoteristi, i pericoli della pranoterapia e di certi contatti o trattamenti con i corpi sottili e le forze vitali.

Secondo sia Daskalos che Li Hongzhi, i residui eterici sarebbero ben visibili da persone chiaroveggenti e lo stesso karma avrebbe una densità eterica “materiale” visibile nell’aura; da secoli è conosciuto in oriente come “Karma = corpo nero“, in opposizione al “De = corpo bianco” delle scuole di “Qi-Gong“, dell’Oriente, Asia e Cina.

I metodi e le tecniche dell’imposizione delle mani e del massaggio spirituale e bioenergetico non possono quindi essere insegnati nella vita profana ed universitaria, né si possono studiare culturalmente ed intellettualmente; questi insegnamenti sono di competenza di Illuminati Maestri Spirituali oppure di Scuole d’Iniziazione in cui nessuno può entrare senza la dovuta preparazione e la dignità richiesta.

Viene richiesto agli studenti l’impegno di un lungo e duro lavoro di ricerca e studi in Biologia, Anatomia, Fisiologia, Biofisica, Patologia organica ed esoterica, Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Ayurvedica e Tibetana, Astrologia, Alchimia, Radioestesia, Tecniche di Meditazione e Tecniche di Percezione ma soprattutto è obbligatorio, per tutti i futuri terapisti, un percorso interiore verso la “vera spiritualità”.

Potrete trovare ulteriori riferimenti in:

Onde Elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute”, Ed. Xenia di Claudio Viacava, e l’intramontabile volumetto: Medicina Vibrazionale, Ed. Lampis di Richard Gerber.

Le mie osservazioni e ricerche sulle terapia corporee e manuali si basano sui principi classici della Radionica e sugli studi dei fisici francesi A. Bovis e L.Turenne (vedi varie bibliografie) oltre che riferirsi agli studi sulle frequenze e bioinformazioni di Georges Lakhovsky, Nicholas Tesla ed il grande Albert Abrams specie nel suo rivoluzionario volume dal titolo“Human Energy”-“Electronic Radiations”S. Francisco 1914 app.. Osservazioni che anche gli scienziati francesi L.L. Gatline ed H. Atlan in “L’organisation biologique e la theorie de l’information”, Parigi 1972, ci hanno trasmesso, così come A. de Belizal e P.A. Morel in “Phisique Microvibratoire et forces invisibles”, Ed. Desforges (Paris). Più recentemente, il tedesco Bodo Koeler in “Terapia di informazione biofisica, Introduzione alla medicina quantica” Friburgo nov.1996( 142 refs) ci ha illuminato sul rapporto tra fisica quantistica ed informazioni frequenziali.

Ulteriori approfondimenti:

Atreya, 2011: “Prana, i segreti dell’energia vitale”. Ed. Il Punto d’Incontro, Vicenza.

Markides K.C, 2011: “Il Mago di Strovolos”. Ed. Il Punto d’Incontro, Vicenza.

Viacava Claudio: “Cronaca di una rinascita 2012 ?” scaricabile, gratuitamente, dal sito.

 

Vi propongo un sunto volutamente essenziale, utile a coloro che volessero facilmente memorizzare, con l’uso di parole chiave, alcuni sentimenti, emozioni, ed disturbi che vengono trattati con la Floriterapia. L’argomento è comunque degno di ulteriori approfondimenti, li troverete nei miei testi e nelle relative bibliografie.

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