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la "potenza" dei nodi di hartmann

La potenza dei nodi di Hartmann è rapportata, generalmente, alla quantità di radiazione ionizzante emanata dagli stessi.Dopo anni di ricerche e studi si è riusciti a realizzare apparecchiature che permettono di misurare tale “potenza” o forza elettromagnetica. Queste strumentazioni generalmente sono composte da un circuito oscillante che va applicato direttamente sul nodo di Hartmann da controllare (può essere impiegata anche per misurare la potenza dei nodi di Curry, che presentano caratteristiche affini ai nodi di Hartmann). Il circuito capta l’energia proveniente dal sottosuolo, smorzandone nel contempo la velocità della fuoriuscita; per migliorare ulteriormente la condizione generale di controllo, il circuito viene incamiciato da un cilindro in acciaio con pareti interne rivestite in tessuto tipo STAN a base di rame, fibra di carbonio e nitrato d’argento (il tessuto, peraltro, è già stato testato e valutato dal CNR di Roma). Il circuito è collegato al cilindro esterno con un cavetto di messa a terra. Infine, all’interno del sistema viene applicato un contatore geiger professionale per la misurazione delle radiazioni ionizzanti emesse dal nodo (raggi gamma o simili): più saranno gli impulsi ottenuti nell’unità di tempo prescelta, e più potente sarà il nodo di Hartmann. Naturalmente, se il sistema descritto venisse posizionato in una zona neutra,ovvero non perturbata da bande e nodi di Hartmann, gli impulsi gamma che si riscontrerebbero sarebbero nettamente inferiori (anche del 60-70%) a quelli ottenuti dalla verifica condotta sul nodo di Hartmann; non si otterrà tuttavia mai un valore pari a zero, poiché le radiazioni nell’ambiente non provengono solo dai nodi , ma anche da altre fonti quali ad es. il gas radon, i materiali da costruzione, i collanti presenti nella casa ecc…

Di per sé un nodo non ha radiazione propria o, per lo meno, sprigiona pochi impulsi gamma al minuto, però esso si comporta come una “corsia preferenziale” un vero e proprio canale portante, per tutte le energie presenti nel sottosuolo. I vari nodi, posti in corrispondenza di falda acquifera in movimento nel sottosuolo, presentano potenze maggiori proprio perché liberano verso l’esterno l’energia prodotta dall’attrito fra acqua in movimento e terreno e minerali presenti nel sottosuolo; così dicasi per i nodi in corrispondenza di faglie geologiche, discariche o quant’altro. Conoscere la “potenza” dei nodi di Hartmann è molto importante perché permette di utilizzare sistemi di schermatura più adeguati alle specifiche caratteristiche di ogni singolo nodo e, cosa ancora più importante, consente di verificare se un determinato nodo risulta più o meno dannoso per l’individuo che vi staziona sopra per un lungo periodo (ad es. nodo in corrispondenza del letto, della scrivania, della poltrona preferita, ecc.).

E’ molto importante conoscere sia la posizione che la potenza dei nodi di Hartmann dato che provocano delle modificazioni, fisiologicamente commensurabili; proprio per questa ragione bisogna evitare di sistemare un letto in quei punti: il nostro corpo, infatti, che rimane abbandonato nel sonno, per ore consecutive su tali nodi, è particolarmente esposto all’influenza elettromagnetica e subisce le maggiori perturbazioni a livello dell’attività elettrica cellulare.

Questo fatto, come abbiamo visto, provoca irregolarità di programmazione biologica; in particolare la riproduzione delle cellule e, in caso di elevata potenza o “forza” del nodo, le cellule non rispetteranno più i parametri originari ed i codici informativi centrali, di un certo tenore di frequenze, ma tenderanno a riprodursi quasi casualmente, senza ordine. Se i meccanismi di riparo saranno insufficienti o deboli, come è stato sempre sottolineato a causa dello stato costituzionale o momentaneo del soggetto, potranno manifestarsi patologie, anche di varia e diversa entità nonché sembrare di eziologia diversa da quella geopatologica. Il medico di base si metterà quindi su di una strada diversa, complicandosi le idee e sbagliando la diagnosi; dalla diagnosi errata si avrà una terapia errata, e si perderà del tempo prezioso.

Queste teorie potranno confondere senza dubbio le logiche diagnostiche tradizionali e mettere in ansia la scienza medica ma purtroppo è bene ripeterlo e sottolinearlo ancora, il fatto grave è che, da più parti del mondo, scienziati e ricercatori ipotizzano e dimostrano che, sui soggetti che vivono o peggio dormono su un nodo di Hartmann e/o di Curry, troppo spesso e non casualmente quindi è stata riscontrata, dalle ricerche stesse del Prof. Hartmann, la comparsa di vari tipi di tumori (benigni o maligni) o malattie degenerative di vario tipo.

Tornando ora a queste strumentazioni si potrà notare che il circuito oscillante permette di osservare il “disturbo” che il nodo causa sugli esseri viventi: applicando sul circuito una sonda isotropica collegata, tramite cavo in fibra ottica, ad un analizzatore di spettro di frequenze, si osserva che, in corrispondenza del nodo, lo spettro delle frequenze  dei campi elettromagnetici presenterà un andamento irregolare, con frequenti “picchi”, mentre in zona neutra il grafico assumerà un aspetto pressoché lineare.

Grazie agli studi ed agli scritti del grande scienziato tedesco E. Hartmann il mondo della medicina, poco per volta e con mille dubbi, si è gradualmente affacciato a questo tipo di ricerca, tant’è che sono già innumerevoli le indagini di tipo statistico, condotte in diverse parti del mondo, volte a verificare l’influenza dei raggi tellurici sullo stato psicofisico umano e sul mondo vegetale ed animale, così come sempre più frequenti sono i convegni dedicati alla “Medicina dell’Habitat”, alla “Domoterapia” ed alle “Geopatie” cioè i disturbi arrecati all’organismo da fenomeni di origine terrestre o artificiale. Medici, Biologi, Architetti, Naturopati, Radioestesisti ecc…hanno la possibilità, in questi convegni nazionali ed internazionali, di condividere le esperienze ed unire le forze per il bene della salute pubblica.

Secondo il rapporto dell’8° Congresso Internazionale della Società per la Difesa Biologica del Tumore, lo “stress geopatico” dovrebbe essere considerato come una delle possibili cause delle malattie croniche, anche per quanto riguarda il tumore. Gli illustri Dottori Ulrike e Reimail Banis da più di un decennio raccomandano i propri pazienti affetti da tumore di far esaminare il luogo in cui dormono da parte di esperti in materia; in molti casi, infatti, hanno ottenuto risultati confortanti nel trattamento biologico del tumore quanto i soggetti hanno deciso di cambiare il posto dove dormivano. Dopo circa 3-4 settimane l’azione geopatogena può dirsi terminata se il letto viene spostato e il soggetto riposa in una zona priva di stimoli.

La giusta posizione del letto, quindi, è più difficile di quanto si pensi e necessita di una stretta collaborazione tra Medico Olistico, il Naturopata, l’Architetto ed un Tecnico esperto in Medicina dell’Habitat. Il Medico di base dovrebbe affidarsi assolutamente ad un Domoterapeuta (terapista della casa), con dimostrata e documentata esperienza professionale e possono, comunque, controllare l’operato del tecnico attraverso un test, successivo all’intervento del tecnico, da effettuarsi sul paziente tramite l’utilizzo di apparecchiature Bioelettroniche, in particolare dell’ultima strumentazione “Vegatest” della Vega Grieshaber Kg Geschaftsbereich Medizin di Sciltach D-77761 (www.vegamed.com.) ed altre decine di strumentazioni oggigiorno sul mercato.

Vi sono, sul mercato, molti dispositivi che riducono la “pericolosità” dei nodi di Hartmann tra questi dispositivi elettronici e non esistono anche stuoie o tessuti schermanti ad esempio quelli della “IDEASCUDO” la cui capacità di attenuazione del campo elettromagnetico dei tessuti schermanti  è stata verificata e certificata sia dalla Nemko S.p.A. che dal C.N.R. (Centro Nazionale Ricerche) Istituto Inquinamento Atmosferico di Roma; GEA – Istituto per l’analisi geobiofisica dell’ambiente.

 

AMIANTO, ELEMENTO VIVO E NATURALE

Solo una male-dizione per nascondere il “Sacro” ed il “Puro”?

Sta per uscire, come pubblicazione riferita all’Amianto, il mio libro” L’AMIANTO, MINERALE VIVO E NATURALE” che contiene tutte le notizie qui sotto riportate ed anche nuove ricerche internazionali, riferimenti bibliografici ed illustrazioni esplicative.

Il Tetraedro figura geometrica sacra:

L’embriologia, grazie alle tecniche microscopiche più raffinate attualmente in suo possesso, ci rivela che le prime quattro cellule formatesi nel processo di embriogenesi, a seguito della fecondazione, tendono a creare sempre una figura geometrica che si può definire un “perfetto tetraedro” e immediatamente dopo, nel processo di duplicazione e crescita cellulare, si distingue un’altra figura geometrica di polarità opposta rappresentando così un tetraedro “stella” detto anche, per i pochi illuminati conoscitori della geometria sacra, l”Uovo della Vita”.

Studiosi e ricercatori delle scienze naturali e delle scienze metafisiche affermano che queste prime otto sfere o cellule primigenie sono molto importanti per la vita dell’individuo e che rimarranno in noi fino alla nostra morte; esse fanno parte dei cosiddetti risonatori cosmici (vale a dire cellule in connessione di risonanza con le forze cosmiche) che ci collegano costantemente al “Programma Vita Universale” (vedi “Onde elettromagnetiche” Ed. Xenia, in bibliografia).

Conosciamo solo 26 forme geometriche alla base della creazione, derivanti, appunto dalla rotazione delle sfere su uno o più assi e su queste forme si basa la materia vivente, dal più piccolo microrganismo all’uomo evoluto.

Quella del Tetraedro, come avete visto, è un’importante e basilare forma che possiamo indubbiamente definire “risonatrice”.

Desidero ora portare a vostra conoscenza un curioso ma tristissimo episodio, da mettere in relazione con questa “sacra ”forma simbolica, vale a dire la pesante e disdicevole “campagna” (si può realmente chiamarla così) che è stata montata, negli ultimi anni, da certi ambienti scientifici in seguito a curiose, approssimative e spesso superficiali informative (supportate spesso da statistiche che sembrerebbero pilotate e comunque sempre mal interpretate) delle varie “organizzazioni della salute” (enti che dipendono sempre dagli organi governativi, finanziari e politici) e stuzzicata e gonfiata dai mass media, sempre alla ricerca di scandali o di notizie eclatanti spesso con poco o senza fondamento, riguardo al minerale Asbestos, comunemente anche chiamato “Amianto” dal greco αμιαντοσ che, badate bene, significa incontaminato, puro, incorrotto. 

Esso veniva infatti usato per particolari scopi rituali di purificazione dai Persiani che avvolgevano i corpi dei defunti in sudari contenenti una certa percentuale di fibre di amianto, prima della cremazione.

L’Amianto, in questo triste momento storico, è considerato, come ho scritto più sopra, una sostanza tossica, una fibra killer, un veleno mortale nonché potente cancerogeno sia per inalazione che per ingestione e forse anche per corrispondenza….

Amianto in Mineralogia

 

Ricordo che l’Asbesto o Amianto è classificato, nei classici testi di mineralogia, come un “inosilicato a catena doppia di tetraedri” (il Tetraedro stella è l’“uovo della vita”) cioè è una forma con caratteristiche sacre e veniva usato, dai tempi più antichi, in medicina generale e soprattutto nella medicina popolare ed in alchimia (come ho scovato in antichi manoscritti) per guarire disturbi che si manifestavano con problemi gastrici, inappetenza, debolezza e mancanza di energia (il cosiddetto plesso Solare o, secondo la tradizione orientale, il terzo Chakra) e, come vedremo più avanti, non a caso.

I serpentini-asbesti erano ben conosciuti nell’antichità e specialmente nell’impero romano dove il serpentino ha ricevuto il suo nome dal latino “serpens” (serpente), perché i medici di allora lo ritenevano (salvava ogni anno moltissimi soldati romani) un fantastico rimedio che guariva dalle conseguenze nefaste dei morsi dei serpenti. Certi documenti storici ricordano anche che i serpentini venivano estratti nell’isola di Cipro; questi sono ininfiammabili, ma in quei periodi non si fece caso a questa straordinaria proprietà. Fino al XIX secolo i vestiti e gli oggetti fabbricati a base di asbesto erano piuttosto considerati come curiosità e non se ne vedeva l’utilizzo pratico.

Lo Zar Pietro I, che desiderava utilizzare i ricchi ed immensi giacimenti di asbesto degli Urali, aveva fatto fare delle ricerche serie ed approfondite sull’uso, la sua particolare in infiammabilità, la eventuale pericolosità e le varie applicazioni.

Il Sepentino si trova come Crisotilo (asbesto a fibre sottili) o come una roccia chiamata Serpentinite. Questa roccia è formato da fibre microscopiche di Crisotilo, di serpentino Antigorite tabulare e di frammenti di minerali di rocce ignee; risulta dalla decomposizione di queste ultime per assorbimento di acqua.

Il giacimento europeo più importante è quello di Balangero presso Torino (amiantifera di Balangero) ma i giacimenti canadesi sono i più ricchi. La qualità delle fibre che servono a fabbricare oggetti ininfiammabili fa del Crisotilo il più importante degli asbesti.

 

Oltre che per tessuti ignifughi viene usato per coperture di stabili (cemento-amianto) per tubature dell’acqua, asfalti-cementi con amianto, cartoni incombustibili, isolanti elettrotecnici, rivestimenti diversi, filtrazioni anche enologiche, materiali per freni e frizioni delle autovetture e mezzi di locomozione, ecc…

La fibrosità e le caratteristiche intrinseche conferiscono all’amianto alcune caratteristiche uniche: indistruttibilità, resistenza agli acidi, non infiammabilità, fonoassorbenza, facile filabilità, flessibilità ed altre ancora. Per dare un’idea della fibrosità dell’amianto si pensi che ipoteticamente in un centimetro lineare si possono allineare fianco a fianco: 250 capelli, 500 fibre di lana, 1300 fibre di nylon, 335.000 fibrille di amianto.

L’Asbesto di Serpentino è molto più fine di quello Anfibolo (Canton Grigioni- CH) mentre la Bavenite (denominata dal giacimento di Baveno sul Lago Maggiore) è un silicato composto basico e rombici di Berillo, Alluminio, Calcio formante piccoli noduli raggianti disposti in fini aghi bianchi che polverizzandola si ottiene una polvere bianca con microfibre.

Lungo i corsi d’acqua di montagna della Valmalenco spesso ci si imbatte in minerali e rocce contenenti fibre di amianto, così come le famose serpentiniti delle spiagge del levante della Liguria specialmente a Sestri Levante.

Mi chiedo perché le autorità sanitarie e di polizia non ne abbiano vietato l’accesso visto che è un minerale tanto pericoloso e mortale…ma forse non è proprio così.

Cerco ora di spiegarvi brevemente tutte le verità conosciute e non conosciute sull’Amianto.

La particolare “forza bioenergetica” dell’Amianto crisotilo si ricava indagando l’”onda di forma” e le oscillazioni frequenziali che emette e, per i cultori delle scienze omeopatiche, alchemiche e gli amanti di Paracelso, dalla “signatura rerum” che accompagna da sempre questo minerale che, come elemento naturale e vivo. Nella signatura rerum è rappresentata, simbolicamente ed analogicamente, come si evince dalla descrizione sottile del minerale, sia la forza terapeutica che la malattia che il rimedio.

La dottrina delle “firme” o “segnature” è una filosofia esposta anche negli scritti di Jakob Böhme (1575 – 1624), secondo cui il Creatore ha contraddistinto gli oggetti con un segno o “firma” in base al loro scopo. Per esempio una pianta con parti somiglianti a organi umani, ad animali o ad altri oggetti è utile per quegli organi, animali o oggetti.

Questo concetto è confermato dalle odierne scienze nutrizionali, le quali sostengono che un alimento integrale con una forma o una struttura somiglianti a un organo corporeo o a una funzione fisiologica è benefico per la persona che se ne nutre.

La carota affettata trasversalmente assomiglia all’occhio umano. Pupilla, iride e linee a raggiera assomigliano proprio all’occhio umano… e la scienza ora ci mostra che le carote aiutano, tra l’altro, la funzione visiva.

La noce assomiglia a un cervello in miniatura, con un emisfero destro e un emisfero sinistro, 2 cerebri in alto e 2 cervelletti in basso. Perfino le rughe o pieghe della superficie richiamano la neo-corteccia. La scienza ci dice oggigiorno che le noci aiutano a sviluppare più di 3 dozzine di neurotrasmettitori per la funzione cerebrale.

Il sedano, il rabarbaro e altre piante simili somigliano proprio alle ossa. Questi alimenti, ricchi in Calcio e Silicio sono specificamente diretti a rafforzare la struttura ossea. Le ossa, anche secondo le teorie di Kevran necessitano di Silicio sia come catalizzatore sia come componente per mantenere la loro solidità. Se nella vostra alimentazione non avete sufficiente Silicio e Calcio, il corpo lo estrae dalle ossa, indebolendole.

Provate ad osservare con attenzione una roccia amiantifera od una struttura grezza contenenti, aggrovigliate ma solide, lunghe argentate e dorate fibre d’amianto (trovate belle foto in appendice): cosa vi ricordano?

Quali malattie o parti anatomiche vi ricordano (simbolicamente) queste particolari fibrosità?

Cosa richiamano queste densissime fibre allineate ed ordinate ma che si staccano e si sfrangiano curiosamente con la pressione delle dita e delle unghie? Durezza e morbidezza insieme. Forza e dolcezza? Stimolo e dolore?…Un materiale di sostegno e protettivo? Un intreccio di vasi, linfa, nervi e muscoli? L’intuizione è immediata, con le fibre in mano provate a fare come Paracelso o E. Bach, provate a…sentire cosa vi dicono.

Potrebbe essere utile a tutti coloro temono o diffidano dell’Amianto.

Premettiamo che i minerali ed i cristalli non sono inerti e “morti” come comunemente si crede ma sono, in un certo senso, “vivi” e crescono, con una crescita simile alla nostra.

Come è stato descritto dai cultori delle scienze magnetiche, guardando dall’alto il nostro campo energetico in parte vedete semplicemente lo schema del “Fiore della Vita” (per saperne di più leggete in “l’Antico segreto del Fiore della Vita” Ed. Macro) che per natura è esagonale.

I nostri campi vitali, infatti, crescono “esagonalmente”, proprio come fanno i cristalli. Anche la molecola del Silicio che costituisce l’Amianto ha la forma di un tetraedro e quando il Silicio forma il Quarzo si collega ad un altro Tetraedro di Silicio per formare un cubo e poi sviluppa una lunga serie di linee di piccoli Tetraedri Stella o cubi in modo da formare una o due file.

Questa fila comincia a girare cambiando direzione di circa 60 gradi per formare appunto un esagono, che è la stessa struttura energetica che si vede dall’alto intorno al corpo umano. Dovreste ben sapere, inoltre, che il sesto elemento della Tavola Periodica degli Elementi è il Carbonio e secondo gli scienziati moderni è l’elemento più importante per noi e costituisce le basi della chimica organica rendendo possibile la vita nel nostro corpo.

Esimi e pomposi professori ci hanno sempre insegnato, nelle aule universitarie, che il Carbonio è, in un certo senso, l’unico atomo “vivente”della Tavola Periodica degli Elementi e che solo la Chimica Organica produce la vita e null’altro.

Questo “dogma” è stato, del resto, ritenuto limitativo e già dal 1950 molti scienziati, anche a fronte degli studi di L. Turenne e di L. Kevran, cominciarono ad approfondire, con un occhio diverso, questa limitante e limitata visione della realtà.

I nostri dogmatici e spesso supponenti docenti universitari, a volte invasati dai loro teoremi scientifici che non tollerano, per principio, revisionare o cambiare (perché l’uomo ha sempre paura del cambiamento e delle novità) hanno colpevolmente o distrattamente dimenticato di considerare e studiare a fondo il Silicio, che nella Tavola è direttamente sotto il Carbonio (dista esattamente un’ottava) e che presenta i principi base della vita.

Il Silicio è, infatti, in grado di formare schemi infiniti e reagisce chimicamente quasi con tutto ciò che si avvicini a lui creando sempre qualcosa di vitale, così come il Carbonio; ecco perché li chiamerei ambedue atomi viventi. Sono state trovate a molte miglia di profondità marine nell’oceano spugne al silicio che crescono e si riproducono, pur prive di Carbonio.

Di cosa sono fatte le connessioni dei computer? Ovviamente di Silicio e, guarda caso, nell’industria computeristica stanno tentando di produrre sofisticati strumenti di auto-apprendimento in barba al mondo della chimica organica e del Carbonio.

Il corpo umano possiede nel suo interno da 5 a 7 g di silicio, quantità che diminuisce nel corso degli anni, come diminuisce la capacità del suo assorbimento; la diminuzione di silicio è legata all’invecchiamento ed alle patologie correlate.

La presenza di silicio è fondamentale per la fissazione del calcio, fornisce robustezza alle ossa e flessibilità a muscoli e tendini. Partecipa alla sintesi di elastina e del collagene contribuendo così alla salute della pelle, dei capelli, delle unghie e delle pareti dei vasi.

La capacità di assorbimento diminuisce con l’aumentare dell’età.

Il Silicio assorbito da certi vegetali (es. Equisetum arvensis) è in forma colloidale ossia è formato da colloidi in sospensione in acqua ed è dunque assorbibile ma debolmente (tasso di assorbimento circa il 5%). Bisogna tenere presente che il Silicio (di cui è costituito anche il nostro buon Amianto) viene facilmente metabolizzato da certi microrganismi che lo rendono organico ed idrosolubile (se lo si può fare in laboratorio ed in natura anche il corpo umano di certo agisce nello stesso modo); a questo punto grazie alla sua idrosolubilità e agli aminoacidi trasportatori che ad esso si legano, durante la fase di predigestione, il silicio organico arriva ad un tasso di assorbimento del 70% .

La Silice organica si chiama anche “monomethylsilanetriol” (come si legge nelle pubblicazioni scientifiche specialistiche) ed alcuni ricercatori affermano che riesce ad agire, in primo luogo, sui processi infiammatori ed è per questa un antidolorifico e la sua efficacia è percepibile dopo qualche minuto. Per questo motivo nei Caraibi è stata chiamata “pain killer”.

La molecola della Silice divenuta organica è caricata di ioni positivi e negativi instabili e quindi può intervenire nell’organismo per ristabilire la polarità delle cellule rilasciando a seconda del caso ioni positivi o negativi. L’omeostasi cellulare, infatti, deriva da un fenomeno di polarizzazione (proprietà dipolari delle membrane cellulari); uno squilibrio elettrico cellulare può portare ad alterazioni cellulari.

Il Silicio si concentra negli osteoblasti a livello mitocondriale, assieme alla vitamina C assicura la formazione del collagene ed è indispensabile per la formazione dei glucosaminoglicani della cartilagine. Il suo utilizzo nelle patologie osteoarticolari ha evidenziato il recupero della mobilità e la regressione del dolore, e nell’osteoporosi una remineralizzazione delle zone decalcificate.

Curiosità legate al Silicio nel corpo umano:

La parete dei vasi principali contiene il 40% di elastina, abbondanza di collagene e mucopolisaccaridi. Si è dimostrato che la diminuzione del Silicio nell’anziano determina diminuzione della tonicità vascolare, le lesioni ateromasiche progrediscono con la riduzione della concentrazione di silicio nelle pareti arteriose. Il Silicio è importante anche per la conservazione dell’integrità del tessuto connettivo che contiene 30-40% di elastina e 2-3% di mucopolisaccaridi. L’elastina (rivedetevi il concetto della signatura rerum relativa all’Amianto) infatti contiene da 200 a 500 mcg/g di silicio e i mucopolisaccaridi da 300 a 1250 mcg/g e la carenza di silicio dopo i 40 anni provoca secchezza cutanea e formazione di rughe, smagliature e invecchiamento cutaneo.

Mi chiedo, anche dopo queste considerazioni, il perché di tale ingiustificato accanimento, da parte delle autorità verso l’uso dell’Amianto che è un elemento in totale risonanza magnetica e vitale con la nostra terra e con la Vita e con la Biologia base dell’Uomo.

L’Asbesto vibra, testandolo con il metodo radioestesico e con gli strumenti e la scala dell’ingegnere e fisico francese Antoine Bovis con valori, secondo il tipo e la qualità del minerale, anche superiori a 15.000 U.B.(Unità Bovis), quando il valore medio del tasso vibratorio di un uomo in buona salute è di circa 6.500 U.B. (da tenere presente che valori inferiori sono indice di poca salute al contrario di quelli superiori).

In una ex provincia del Sud Africa (Transvaal) dove vi è la più grande miniera del mondo di Amianto del tipo Blu o Crocidolite vi è un altissima energia nel luogo tanto che un tempo in quei luoghi erano state erette capanne di guarigione dai Curanderi del luogo che si avvalevano del potere di guarigione della Grande Madre Terra. L’energia del luogo arriva anche a 18.000 U.B.

 Come misurare un luogo o un materiale da costruzione con la scala Bovis

La scala Bovis, ideata dall’ingegner Simoneton e dal fisico A.Bovis, è basata su un’unità di misura, detta Angström, utilizzata tuttora in microfisica. Un Angström equivale alla decimillionesima parte di un millimetro. Il Biometro di Bovis è graduato da 0 a 10.000 unità Angström, corrispondenti, secondo gli autori, al piano energetico della vita fisica. Si considerano le 6.500 Unità Bovis o Unità Angström la soglia minima per il benessere psicofisico dell’uomo, sotto le quali, più si scende verso lo zero, più le vibrazioni del luogo diventano negative per la salute. Dalle 6.500 unità in su un luogo, da neutro, si converte in benefico; quindi, passate le 10.000 unità, eccessivamente “ricaricanti” per l’organismo ma se ben indirizzate diventano terapeutiche per molte patologie che si manifestano con debolezze e anergia. L’uomo mediamente vive bene ed in salute nei luoghi che “vibrano” a 7.500-8.000 U.B . Questo valore corrisponde alla lunghezza di otto metri dell’onda elettromagnetica che, secondo il fisico francese Ing.L.Turenne, rappresenta la salute organica ideale. Oltre questa soglia, come più si innalzano le frequenze vibratorie, più il luogo, da neutro, si converte progressivamente in un “alto luogo di energia” dove edificare Chiese, Templi, luoghi di meditazione e terapia, ecc..esattamente come i luoghi sacri che sorgevano in Transvaal presso le miniere di Amianto.

Mesoteliomi

Non penso proprio, quindi, che l’Asbesto possa creare più danni che benefici, anche analizzando criticamente le statistiche sulla mortalità da “Mesotelioma” che è un particolare tipo di cancro che si dice essere causato SOLO dall’amianto e che può insorgere anche più di trent’anni dopo l’inalazione delle sue fibre. Non mi consta, fino a questo momento, che sia stata stabilita per questo tipo di cancro una causa scientificamente certa ed un’eziologia che preveda come causa unica, provata ed esclusiva l’inalazione di microfibre di Asbesto “Crisotilo” rispetto ad altre cause o concause, anche concomitanti, come il fumo di tabacco, polveri di falegnameria, polveri di lana di roccia o fibre di vetro, polveri industriali, gesso, talco, vernici, sequele di ripetute e gravi broncopolmoniti e pleuriti, malattie virali polmonari, problemi ed alterazioni genetiche ed ereditarie, presenza di virus SV40 ecc….Ricordo una ricerca di alcuni scienziati canadesi e americani degli anni settanta, smarritasi nei meandri delle teorie dimenticate in quanto non desiderate o politicamente corrette, che aveva collegato i casi di mesotelioma esaminati solo ai grandi fumatori mentre una irrisoria percentuale aveva colpito i lavoratori non fumatori.

Queste osservazioni stimolarono anche gli scienziati italiani.

Si vada, infatti, a verificare le statistiche di decessi dovuti all’uso sicuramente e troppo spesso improprio ed infantile dell’Amianto (decessi quasi sempre non dovuti all’Asbesto come si è assunto dal processo contro la Breda di Milano nella perizia commissionata da Tribunale di Milano in cui il PM. Dr. Giulio Benedetti, nell’autunno del 2002, ha chiesto l’assoluzione dei dirigenti imputati di omicidio colposo plurimo in quanto le consulenze promosse dalla Procura di Milano avevano indicato la mancanza di nesso causale fra l’amianto, le morti e le patologie; vale a dire che non era stato trovata una vera causa scientifica e dimostrabile tra degenerazioni, mesoteliomi e asbesto) e, parallelamente, i decessi da cause “certe e dimostrabili scientificamente”come uso ed abuso di tabacco, droghe, lana di Roccia, fibra di vetro, polveri industriali e chimiche.

Ricerche mediche ufficiali effettuate dal Centro per lo Studio e Prevenzione Oncologica (CSPO), come ha dichiarato in articoli pubblicati su alcuni giornali (che abbiamo trovato in recensioni) la responsabile dell’unità operativa di epidemiologia Prof.ssa Adele Seniori Costantini, nel suo rapporto sulla casistica dei mesoteliomi maligni in Toscana dal 1988 al 2000, indicano che l’amianto è imputabile, come causa o concausa, in circa il 20% in più dei casi che si sono verificati in questi anni alla Breda di Pistoia, rispetto alla media dei decessi per tumore polmonare che sono prevedibili nella grande azienda, confrontati nella media nazionale.

La causa maggiore rimane il fumo nell’80-90% dei casi registrati in Italia.

Si presume, allora, che l’interazione fumo-amianto possa essere da sola o insieme ad altre malattie professionali polmonari la causa del rimanente 10-20% dei casi.

Nel processo recente alla società elvetica Eternit, si è gridato al“Disastro ambientale doloso permanente” anche nel capo d’imputazione sui patron della Eternit Ernest Schmidheiny svizzero, 64 anni, e Jean-Louis de Cartier de Marchienne, belga, 90 anni. La procura aveva chiesto 20 anni, ma la corte ha condannato ognuno dei due eredi del colosso dell’amianto a 16 anni di carcere a testa.

Per la prima volta al mondo una corte di giustizia (magistratura italiana) ha emesso un verdetto che riconosce i danni dell’amianto e le responsabilità per chi poteva fare e non ha fatto; ed è quell’aggettivo “doloso” che dà il senso della portata della decisione perchè implica la consapevolezza da parte dei vertici Eternit che quell’amianto faceva male, che si giocava con la vita di centinaia di operai e che, nonostante questo, per anni si è andati avanti a produrre tetti, tubi, vasi e quant’altro utilizzando materiale cancerogeno…lascio al lettore ogni ulteriore commento, legale, tecnico, sindacale e politico. “Pecunia non olet”…Ricordo che l’espressione “pecunia non olet” significa letteralmente Il denaro non puzza e viene cinicamente usata per indicare che il denaro è sempre denaro, qualunque ne sia la sua provenienza; ottenendolo anche camminando sulla Verità delle cose e calpestando ogni diritto e buon senso.

Un’affermazione perlomeno inquietante 

Ho trovato un articoletto di un giornale di larga diffusione che riporta che a Capri, tempo fa, si sono riuniti scienziati di tutto il mondo in un convegno, presieduto dal Prof. G. Giacomo Giordano, confrontando le recenti scoperte in campo oncologico ed ho letto un resoconto che ci ha colpito profondamente. In questa sede il Prof. Michele Carbone rivelava chiaramente:

“Il mesotelioma è un tumore della pleura, alla membrana che avvolge il polmone e si dice essere provocato dall’asbesto. Questo tipo di tumore è relativamente nuovo; non esisteva fino ai primi anni 50’ proprio perché l’uso dell’amianto è storicamente relativamente recente (questo è falso in quanto, come si è visto, l’amianto è sempre stato usato, fin dall’antichità, anche come medicina e fino al 1960 è stato impiegato con successo come componente di alcuni farmaci, nella pasta dentaria per otturazioni, nella polvere per il controllo della sudorazione dei piedi ecc…N.d.A.).

In Italia si è passati da 0 casi (sì avete letto bene addirittura zero casi! n.d.a.) negli anni 50’ fino a 700 casi nel 1996, 100 dei quali solo nel Piemonte. Si prevede che alla fine del 1997 i casi saliranno a 1000. Negli stati uniti la situazione è pressoché uguale.”(stranissimo visto il divario di popolazione e l’uso, ben maggiore, di asbesto negli USA rispetto alla nostra piccola Italia! n.d.a.).

In Russia l’estrazione di Amianto nel 1987 superava di gran lunga quella di tutti gli altri paesi del mondo con ben 2.400.000 tonnellate contro 1.400.000.Non mi consta, sentendo fra l’altro alcuni responsabili del settore medico dell’est, che i numeri di decessi per mesotelioma abbiano preoccupato o allarmato l’opinione pubblica e gli uffici preposti all’ambiente ed alla sanità.

 

Il Prof. Carbone ha rivelato, in quella sede, che ha scoperto che “la maggior parte dei mesoteliomi della pleura umanicontengono il Virus SV40, uno dei Virus delle scimmie che venne accidentalmente somministrato agli uomini dagli anni 50’ al 1963 perché contaminava i vaccini della poliomielite”…(affermazione che dovrebbe far riflettere seriamente e che lascia ampio spazio a considerazioni eziologiche impensate ed a dubbi di vario tipo N.d.A.)….

Una scoperta che avrebbe dovuto essere approfondita ma forse troppo scomoda per alcuni

Mi chiedo quindi, anche in questa sede, se certe denunce sulla pericolosità e cancerogenicità dell’amianto, sono da ritenersi infondate o forse sono state ingigantite ad hoc.

Forse il percorso della ricerca epidemiologica-eziologica è stato condotto, come spesso accade, in maniera distorta o partigiana? Si sono voluti proteggere forse alcuni errori delle multinazionali produttrici di vaccini? Chissà? Solo l’onestà del tempo ci darà una risposta…per ora chi ci sguazza in questa storia sono i sindacalisti, gli agit-prop ed i furbetti del sistema politico e sanitario che hanno intravisto nella campagna un motivo permettersi in luce ed agitare la bandiera del pericolo.

Del resto le campagne al grido di “la terra brucerà” o “la terra congelerà” oppure “moriremo tutti di SARS o di BSA” o peggio dell’influenza SUINA e AVIARIA insieme ma anche “i mari inghiottiranno presto le nostre coste” hanno riempito da tempo i giornali con un duello tra scienziati (lotta senza esclusione di colpi con il cosiddetto tutti contro tutti) per il dominio della gestione politico-scientifica della paura. Come si sa benissimo, dai tempi dei tempi, gestendo la “paura” si gestisce la popolazione e la società tutta. Con i vantaggi che tutti conoscono e che arricchiscono di denaro e di seguaci le cosiddette religioni o sette costruite e fondate dall’uomo per i suoi fini prettamente terreni.

Queste considerazioni ci lasciano sbigottiti, specie dopo tutto il “polverone” che si è alzato, mas media in testa (che si guardano bene dal riportare i dati e le riflessioni qui sopra citati) ed è bene che si insinui, nei vostri pensieri, la solita frase magica capace, a volte, di fornire risposte: cui prodest? (a chi giova tutto ciò?)…..

Non si nega il fatto che vi sono stati e vi saranno ancora (purtroppo) molti dolorosi decessi dovuti all’utilizzo delle magiche fibre di Amianto (come la storia del lavoro dell’uomo ci insegna) ma si vuol chiaramente sottolineare che questi decessi (da cause certe e provate) siano stati evidenziati, sottolineati ed enfatizzati per mascherare morti sospette dovute ad altre cause o concause (fumo di tabacco, droghe, polveri chimiche, gas radon, talchi, fibre sintetiche, virus, disagi igienico-sanitari, inquinanti chimici ecc…) dirigendo il tiro dei mas-media e degli scienziati pilotati collegati su un piccolo ed marginale obiettivo invece che sul bersaglio grosso (protetto da interessi economico-politici) in barba ai sindacati, ai lavoratori ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro con la chiusura di aziende floride e rinomate.

Potere, Paura e Profitto

Lasciamo, a questo punto, ai posteri tutte le domande senza risposta e le polemiche, così come la strana convergenza, di alcuni centri di potere nazionale ed internazionale ed i media, di aver lanciato una caccia alle streghe di così vaste proporzioni, senza una seria conoscenza delle varie realtà scientifiche. Vi invito a ricordare l’assurda campagna scientifico-mediatica montata, chissà per quali fini economico-politici, riguardo all’encefalopatia bovina spongiforme (BSE), chiamata comunemente sindrome della “mucca pazza” del 2002-2003 ma specialmente riguardo alla temutissima Aviaria – SARS 2005-2006 che ha mandato sul lastrico migliaia di lavoratori ed imprenditori nel settore allevamenti, commercio, distribuzione e vendita al dettaglio di alimenti avicoli). Che dire poi dell’influenza suina (pandemia micidiale) che avrebbe dovuto mietere milioni di vittime (peggio della spagnola del novecento) e che è stata solo una mossa commerciale?

Che risultati pratici hanno avuto queste campagne della paura? Cosa ci hanno insegnato? Senza dubbio a diffidare profondamente….alla fine tutto è svanito, come una bolla di sapone.

Per quanto riguarda l’Amianto nessuno ha preso le sue difese, le industrie e ditte che utilizzavano questo minerale erano pochissime ed economicamente e politicamente insignificanti rispetto a quelle coinvolte nelle campagne della paura BSE-SARS ecc…per cui la ghigliottina è stata manovrata senza paura di ritorsioni o di sollevamenti popolari.

Una grande colpa della scienza delle prevenzioni è soprattutto quella di aver tralasciato o sottovalutato, a suo tempo, le ricerche per un uso appropriato ed intelligente dell’Amianto.

L’uso consapevole di questo minerale avrebbe potuto innalzare l’energia vitale (vedi Unità Bovis) delle abitazioni, degli asfalti, dei tetti, delle tubature degli acquedotti, delle vasche ecc…senza creare allarmismi, paure e sospetti.

Chiedete, per vostra conoscenza, ai tecnici ed impiantisti quanto è la vita media di un tetto in cemento amianto e di uno in fibrocemento, senza amianto.

Cosa grave inoltre l’aver tralasciato di condurre serie ricerche tecnologiche adeguate per affrontare e sconfiggere una malattia professionale come l’Asbestosi (malattia da inalazione continuativa e massiccia di polveri, in questo caso di amianto così come, per ogni inalazione di polveri abbiamo la fibrosi polmonare, la fibrosi pleurica ecc…).

Nel disquisire circa la pericolosità o meno delle microfibre di amianto, assorbite per inalazione, è doveroso tenere in considerazione l’osservazione, che sfugge anche ai più smaliziati ricercatori, che ha portato a riflettere seriamente sulle “nanopatologie”.

Per nanopatologie (www. nanodiagnostics.it) s’intendono tutte quelle malattie provocate da micro e nanoparticelle inorganiche che sono riuscite, per inalazione od ingestione, ad insinuarsi nell’organismo e si sono stabilite in un organo o in un tessuto.

Le particelle sono liberate naturalmente nell’atmosfera dai vulcani attivi, dagli incendi, dall’erosione delle rocce, dalla sabbia sollevata dal vento, ecc… In genere, le particelle di queste provenienze sono piuttosto grossolane. Spesso più sottili e normalmente assai più numerose, sono le particelle originate dalle attività umane, soprattutto quelle che prevedono l’impiego di processi ad alta temperatura. Tra questi processi, il funzionamento dei motori a scoppio, dei cementifici, delle fonderie e degli inceneritori, ma anche da lavorazioni meno pericolose.

Chiunque viva in un centro industrializzato sa bene che quando l’inquinamento atmosferico supera una determinata soglia non è più permesso usare le automobili.

Ciò che le autorità locali generalmente controllano è la quantità di PM-10 (vale a dire materiale particolato da 10 micron di diametro) sospeso nell’aria ma purtroppo esiste una polvere quattro volte più fine, chiamata PM-2,5 che è molto più pericolosa e di regola più una polvere è sottile, più alta è l’insidia che reca. Un gruppo belga dell’Università di Lovanio (A. Nemmar et al. Passage of Inhaled Particles into the Blood Circulation in Humans. Circulation 105 (4): 411-417 -2002) ha dimostrato che particelle inorganiche da 100 nm di diametro attraversano la barriera alveolare per entrare nel torrente circolatorio entro un minuto dall’inalazione.

Nel giro di un’ora quella polvere si ritrova perfino nel fegato. E’ stato pure osservato da ricercatori britannici come la curva che descrive l’incidenza di mortalità per cause cardiovascolari segue molto da vicino l’andamento delle concentrazioni di PM-2,5 nell’aria.

Non così per il PM-10, più grossolano e meno aggressivo.

Si sa, da lungo tempo, che silicosi, asbestosi e talcosi, forme di fibrosi polmonare indotte rispettivamente dall’inalazione di particelle di biossido di silicio, amianto e talco, colpiscono persone che lavorano in particolari condizioni ambientali. Per l’amianto, come abbiamo visto, si è gridato all’untore come causa unica e prima del mesotelioma pleurico, ma sappiate che altri particolati fini, come, ad esempio, il talco (che comprende anche il classico Borotalco più o meno profumato o mentolato), chimicamente assai simile all’amianto, potrebbero essere responsabili della stessa malattia.

Sappiamo che il talco è ancora usato in alcuni procedimenti industriali (in certe lavorazioni della gomma) ma nessuno grida al pericolo mortale, alle “polveri della morte” in questo caso….

Il fumo di tabacco è pure pericoloso, forse ancor più pericoloso di ogni agente inalato, essendo il veicolo portatore di particelle inorganiche sottili, cadute sulle foglie di tabacco nel corso della crescita o nella fase d’essiccazione, delle quali è praticamente impossibile liberarsi.

Una volta che tali particelle sono entrate negli alveoli, il tessuto polmonare reagisce come quello di qualsiasi altro organo, opponendosi alla loro presenza con il richiamo di macrofagi e con blande infiammazioni la cui conseguenza cronica può essere una granulomatosi, una fibrosi o con il tempo una possibile forma tumorale.

La maggior parte delle particelle, in particolare la frazione di dimensioni più piccole non si ferma, tuttavia, nel tessuto polmonare ma s’insedia nella pleura o è portata via dal flusso sanguigno attraverso cui raggiunge altri organi, nei quali innesca reazioni analoghe a quelle comuni agli altri tessuti. Le particelle ancora più fini, invece, in genere non causano infiammazioni ma possono benissimo entrare nei globuli rossi, potendo così raggiungere ogni distretto anatomico e nelle stesse cellule raggiungendo le parti più protette, perfino il nucleo.

Ricercatori seri e scrupolosi del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia (laboratorio di Biomateriali) tra i quali Antonietta Gatti e Stefano Montanari, hanno eseguito vari esami clinici, con tecniche e strumentazioni avveniristiche, evidenziando particelle di alluminio in un cancro del polmone di un operaio addetto a lavorazioni di alluminotermia.

Hanno individuato particelle di Cerio, Lantanio e Neodimio nel mesotelioma di un fumatore, ma anche particelle contenenti Uranio in un altro mesotelioma. Il paziente non era un militare e non viveva in teatri di guerra né in zone prossime a poligoni di tiro.

Tra le altre fonti di nanoparticelle ce ne sono alcune che hanno dell’incredibile: pensate all’amorevole cura di una madre intenta a spolverare il proprio bambino con una nuvolona di talco profumato; il Talco, proprio per la presenza di polvere così fine contiene un’elevata quantità di nanoparticelle ed è quindi molto pericoloso per la salute del neonato, come del resto della madre. Gatti e Montanari hanno, con una certa frequenza, osservato la presenza di talco in numerosi tumori ai polmoni (il talco è stato equiparato all’amianto).

Dovrebbe, secondo me, essere ancora dimostrato se la presenza in essi era del tutto casuale o se effettivamente il talco stesso fungeva da sostanza cancerogena o forse solo precancerogena.

Altro caso riportato è stato quello di un paziente che aveva dei disturbi al ginocchio ed il medico gli aveva prescritto delle infiltrazioni contenenti particelle di Oro ( alcuni usano un composto aureo come antinfiammatorio-antiartrosico), purtroppo il paziente in questione è morto a seguito di un tumore al fegato nel quale è stato riscontrato proprio l’oro; quindi, ironia della sorte, mentre si guariva l’artrite al ginocchio si stava minando la salute del paziente.

Come avrete notato vi è una gran confusione circa le cause prime e vere delle patologie tumorali (ma non solo) e si continua a perseguitare solo e sempre l’amianto come calamità mondiale.

Mi chiedo ora cosa succederà allora, quando si deciderà di indire un’altra caccia alle streghe, come verso il Talco oppure la Silice e per le patologie da inalazione delle polveri di falegnameria o fibre di lana di roccia e fibra di vetro? Unica cosa certa è che non verrà mai coinvolto l’oro o l’argento….

La Silicosi (da inalazione di polveri di Silice) è una malattia professionale molto simile all’Asbestosi che colpisce i lavoratori che operano nel campo dell’estrazione etrivellazione di rocce silicee, nel campo della fabbricazione e trattamento di materiale siliceo e ceramica e che lavorano in ambienti saturi di polveri ma sempre senza le protezioni adeguate.

Quale tumore polmonare “specifico” si potrebbe ingenerare?

Quale campagna politica, sindacale e mediatica si scatenerebbe subito dopo?

Stranissimo che nessuno ci abbia mai ragionato sopra o preso informazioni approfondite da fonti scientifiche non di parte, nemmeno il conosciutissimo Pretore Dr. Guariniello di Torino, così preparato, sensibile ed attento a queste tematiche.

Quali danni, in questo caso, si potrebbero provocare a certe industrie o gruppi economici e soprattutto “cui prodest” cioè chi ne avrebbe un vantaggio?

Meditate e fate le vostre considerazioni anche in relazione alle attività che si andrebbero a colpire.

Vi siete mai chiesti come mai nessun giornalista di fama o rilevanza politica ha mai indagato e scritto due righe circa l’inquinamento pericoloso da metalli pesanti (Piombo, Mercurio, Cadmio ecc…) che i medici odontoiatri hanno prodotto in questi anni, sia mettendo nella bocca dell’ignaro paziente grammi e grammi di metalli tossici sia rimuovendo le medesime amalgame, senza adeguate protezioni per se stessi, per l’assistente di poltrona e per il paziente ma anche, cosa gravissima, senza isolare il materiale rimosso in appositi contenitori per veleni e tossici? Come mai nessun pretore o associazione politica si sono mai mossi per denunciare questo vero e proprio lento avvelenamento della popolazione?

Basti pensare che nei trombi sanguigni alcuni ricercatori hanno rinvenuto particelle composte chimicamente in modo disparato come ad esempio il talco, il solfato di bario, l’acciaio, alcuni composti di piombo e anche argento, quest’ultimo solo o legato a mercurio, stagno e rame, una composizione, questa, tipica di amalgame dentarie.

Così come in altri tessuti non è infrequente trovare nel sangue combinazioni quanto mai insolite non riportate nei manuali di chimica.

Potrebbe trattarsi di nuovi composti, leghe casuali formatesi ad alta temperatura, in condizioni compatibili con quelle tipiche delle fonderie, degli inceneritori o comunque di processi tecnologici oggi piuttosto comuni. Ricordo ancora che leghe del genere si formano anche nel corso di esplosioni ad alta temperatura come, ad esempio, quelle tipiche dei proiettili all’uranio impoverito.

Conclusione: tanti dubbi e paure nonché spese di miliardi di Euro per “bonificare”i terreni, rimuovere le coperture in cemento-amianto, le tubature degli acquedotti (incredibilmente anche gli indistruttibili ed igienici tubi in cemento amianto sono da tutti erroneamente ritenuti pericolosi) o quanto presente nei muri delle abitazioni, con un solo risultato che è stato quello di aver lasciato a casa, disoccupati, migliaia di lavoratori del settore, nello sbigottimento e nella paura più totale. Provvedimento che li ha, come si può ben comprendere, profondamente segnati con l’ulteriore beffa delle pericolose (queste sì che sono potenzialmente cancerogene) radiografie e schermografie ritenute obbligatorie per prevenire (così pontificano, sui media, gli “esperti”), ove possibile, la terribile “morte da mesotelioma causato dall’amianto”o diremmo noi, secondo i logici paradigmi della “Nuova Medicina” di G.Hamer, “morte da paura di contrarre patologie tumorali causate dall’amianto”….

Pensate quanto sconcerto si è celato nella mente dei lavoratori o tecnici dell’amianto e dei loro famigliari, dopo che è scattato il provvedimento di mettere al bando questo minerale e che hanno, per anni, prefigurato la loro morte nel modo peggiore creando immagini mentali sicuramente negative con relative proiezioni psicosomatiche e dando, molte volte, “forma” fisica ad un male che non c’era e magari non ci sarebbe mai stato.

Si potevano, di certo, utilizzare queste ingenti somme di denaro (pensate agli esborsi dell’INAIL, Istituto nazionale di assistenza infortuni sul lavoro, dell’INPS istituto di previdenza pensionistica italiano) tempo ed energie per entrare scientificamente ed empaticamente in contatto con questo minerale Siliceo, energetico e Vivo e renderselo alleato in ogni tecnologia costruttiva.

Si sarebbe potuto e dovuto trattarlo con riguardo ed attenzione, trovando soluzioni intelligenti ed evolute, a livello medico, chimico ed ovviamente anche industriale.

Si sarebbe potuto felicemente utilizzare ed apprezzare nella sua magnifica trama che ricorda simbolicamente le fibre nervose, le fibre muscolari, le strutture di sostegno dell’uomo e della natura; ma la natura dell’uomo a volte si complica la vita a furia di nascondere certe verità o di parlare per sentito dire o per convenienza politica ed economica…dichiaro qui ed ufficialmente di essere più che certo che, in un prossimo futuro, riabiliteranno ufficialmente e con molte scuse (come sempre accade) il nostro caro amico Amianto.

 Un vero peccato averlo perso per anni….cerchiamo almeno ora di riabilitarlo ufficialmente.

I nostri cari allarmisti così come i nostri scienziati (ma solo quelli aperti di mente) ed i nostri politici più o meno allineati al carrozzone del catastrofismo dovrebbero leggersi il bellissimo libro scritto da due geni del giornalismo scientifico come Christopher Booker e Richard North dal titolo “Scared toDeath” from BSE to Global Warming. In questa bellissima opera gli autori spronano, come del resto vi dice sempre il sottoscritto, a “fidarsi solo dei dati e non dei singoli scienziati” e di guardarsi dei politicanti, giornalisti e scienziatucoli asserviti ad una certa scienza ed a certi poteri più o meno oscuri.

Nel bellissimo volume, scritto in maniera semplice e seria, si mette in evidenza che le paure e gli allarmismi sono una vera piaga di questo secolo e sono solo le minacce, ululate da qualche scienziato compiacente, più delle reali conseguenze, a terrorizzare ed a provocare danni nella nostra mente e nelle nostre abitudini di vita.

Nel simpatico volume i nostri due stimati e novelli “illuministi” si sono messi a smascherare tutte le bufale propinateci negli ultimi 50 anni e calcolare il loro costo sociale ed economico.

Il già citato terrificante e pericolosissimo BSA (mucca pazza) che si disse causa del morbo di CJD (malattia di Creutzfeldt-Jakob) indusse milioni di persone ad evitare la carne bovina, danno costato solo al Regno Unito 10 miliardi di euro e pare altrettanto a tutta l’Europa.

Ebbene gli “scienziati” si sono accorti solo ora dell’errore (in assoluta sordina)…ma il danno era oramai fatto. Ulteriori e reali atti di terrorismo mediatico hanno colpito la sensibilità della popolazione, che è stata letteralmente atterrita, utilizzando anche lo spauracchio “Aviaria” e disegnando scenari catastrofici ed in questo volume si mettono con le spalle al muro tutti quei virologi e poteri sanitari che hanno soffiato sul fuocherello.

Nel volume non poteva mancare il solito ”Allarme Amianto”, la “tremenda” piaga del secolo, si sta ancora urlando il “dagli all’untore”, di manzoniana memoria, verso gli imprenditori che hanno avuto la sfortuna di “trattare” l’amianto od i suoi derivati ed ora accusati, fate bene attenzione, di “omicidio” (vedi processi sindacal-politici alle ditte svizzere Eternit ed ABB).

Come metto in evidenza in questo mio scritto anche gli autori di “Scared toDeath” rilevano che nessuno conosce a fondo l’amianto a tal punto che con questo termine si confondono due tipi base di minerale (crisotilo e crocidolite).

Uno è dichiarabile pericoloso e, se usato impropriamente, potrebbe anche causare tumori o degenerazioni (crocidolite o amianto blu). L’altro (crisotilo o amianto bianco), che rappresenta il 90% dell’amianto presente nelle varie costruzioni, confermano che non minaccia assolutamente la salute nella misura in cui è pesantemente indicato dalle agenzie sanitarie.

Trentacinque anni fa “certi”scienziati che hanno indagato la natura del minerale ed i rapporti con la salute dell’uomo, non hanno stabilito (non si sa se volutamente o no) le dovute differenze ed hanno confuso l’amianto dannoso con quello “bianco”. In seguito la lobby degli avvocati ed i poteri forti della politica e del sindacato che si occupavano dei risarcimenti e della rimozione del materiale “tossico” hanno perpetrato l’errore deliberatamente (così sottolinea con dati alla mano Booker). Solo negli USA, si specifica ancora, sono stati pagati 700.000 indennizzi per un totale di più di 200 miliardi di dollari (ne sa qualche cosa la società svizzera ABB che ha rischiato il fallimento) e, negli anni novanta, l’allarme amianto ha messo in ginocchio gli storici Lloyds di Londra, la più prestigiosa agenzia di assicurazioni del mondo (questi ultimi dati sono tratti da un articolo della giornalista Mina Timossi su una rivista Mondadori del 8.01.2008)…e risuona sempre assordante la mia domanda: cui prodest?……

Vi propongo, senza fare terrorismo ma solo per informazione obiettiva, ora un agghiacciante rapporto dell’OMS (tratto dalla rivista Panorama) che vi farà impallidire…altrochè le “morti da amianto”.

Rapporto dell’Oms: in Italia 8.000 morti l’anno, 2.500 per infarto

”Lo sapevamo, certo. Basta uscire di casa, passeggiare per strada, o fare ore di coda bloccati nel traffico per rendersi conto di vivere avvolti da una nuvola di smog.

Eppure, fanno lo stesso impressione i risultati di un rapporto Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che in 13 città italiane ha verificato l’impatto sulla nostra salute delle polveri sottili (Pm10) e dell’ozono. Le città? Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo.

Risultato: si stima che tra il 2002 e il 2004ben 8.220 morti l’anno, in media, siano stateprovocate da concentrazioni di polveri sottili superiori ai 20 mg al metro cubo.

Poi morti per infarto (2.562 casi),ictus (329), tumore al polmone (da polveri sottili n.d.A.) (742), malattie cardiovascolari (843) e respiratorie (186).

Significa che il 9 % della mortalità per tutte le cause (esclusi gli incidenti stradali negli over 30) è riconducibile agli effetti a lungo termine delle particelle ultrafini emesse dai motori delle auto. Senza contare bronchiti e asma, diffuse tra anziani, bambini e soggetti predisposti.

Se non fosse abbastanza, c’è da aggiungere l’effetto dell’ozono, anch’esso in aumento, stimato in 516 morti annue.

Non che l’Italia, rispetto al resto d’Europa, stia molto peggio.

«Condividiamo il problema con altri paesi, ma questo non ci consola» commenta il Dr. Roberto Bertollini, direttore salute e ambiente dell’OMS Europa e coordinatore dello studio:

«di fronte a una situazione di questo genere, servirebbero misure aggressive, a livello sia di governo sia di amministrazioni locali. Del resto se in Italia si riducessero i livelli di particolato entro quella soglia di 20 mg si risparmierebbero ogni anno dai 9 ai 28 miliardi di euro per mortalità e ricoveri dovuti a malattie» “.

Senza contare i 40.000 casi all’anno di malanni polmonari di vario tipo (che potranno anche sfociare in tumori) che colpiscono i fumatori italiani.

Non si trascurino infine i rischi dimostrati dall’esposizione al gas Radon. Studi effettuati sia sull’uomo (studi epidemiologici) che sugli animali (studi sperimentali) hanno approdato a una conclusione evidente: il rischio posto dal radon è quello di cancro ai polmoni (circa dal 10 al 20% dei casi di tumore sono collegabili al Radon). Il radon da solo è quindi la seconda causa di cancro al polmone dopo il tabacco. I rischi da Radon possono essere divisi in due grandi gruppi: rischi per fumatori, e rischi per non fumatori. Questa differenza deriva dal fatto che il particolato aspirato durante il fumo si lega con particelle attive ed irradia i polmoni dall’interno dell’organismo provocando effetti di danno biologico maggiori….che ci sia un nesso con l’Amianto?

Leggasi ora le statistiche dei lavoratori e non, colpiti e/o deceduti da “mesotelioma della pleura” di provata causa e solo causa certa collegabile ad inalazioni di fibre di amianto: se troverete tali statistiche vi meraviglierete di certo ed esclamerete: così pochi?…

Come si può notare si colpisce il debole per paura del più forte, come al solito!

Le Nanopatologie di cui nessuno parla

Le “Nanopatologie” sono state in un certo senso scoperte e dimostrate scientificamente nel 1999 da Antonietta Gatti dell’Università di Modena e Reggio Emilia tramite l’impiego di una tecnica di indagine con l’ausilio di un microscopio elettronico a scansione ambientale. Questa scoperta ha permesso di trovare una spiegazione dell’insorgere di diverse malattie classificate come criptogeniche e tra queste le famose Sindromi del Golfo e dei Balcani.

Il termine nanopatologie è, comunque, molto controverso, in quanto l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha sospeso il giudizio sulla pericolosità delle particelle ultrafini in attesa di raccogliere ulteriori e più conclusive evidenze soprattutto di tipo epidemiologico….e che ne dirà allora dell’amianto crisotilo ultrafine?

Le nanoparticelle, entro 60 secondi finiscono nel sangue e nella linfa che le trasportano ai vari organi. Vengono per la gran parte eliminate tramite le vie urinarie, la quota residua entro circa un’ora viene sequestrata dai tessuti degli organi, che non sono in grado di espellerle perchè bioincompatibili. Finendo nelle cellule, le nanoparticelle si accumulano e possono interferire con i processi biologici; al peggio possono penetrare all’interno del nucleo cellulare dove possono danneggiare e mutare il materiale genetico della cellula. Tra le tante patologie ipotizzate spiccano alcune malattie del sangue come le trombosi, i tumori, nonchè tutti gli stati patologici causati da concentrazione di elementi inquinanti nell’organismo.

Particelle non biodegradabili di dimensioni che possono arrivare a qualche miliardesimo di metro (nanometro) sono prodotte naturalmente da alcune fonti come i vulcani, ma l’origine più comune oggi è costituita da procedimenti ad alta temperatura, industriali e non, dal traffico automobilistico dagli impianti di riscaldamento dagli inceneritori di rifiuti (anche quelli di nuova generazione che producono combustioni ad altissime temperature) alle fonderie.

L’esplosione delle bombe ad alta temperatura come quelle all’uranio impoverito o al tungsteno danno origine a particolato inorganico proveniente in piccola parte dalla bomba stessa e in gran parte dal bersaglio colpito che, grazie alla proprietà di prendere fuoco spontaneamente quando raggiunge una certa massa critica, dell’uranio e del tungsteno, raggiungono rispettivamente, una temperatura di circa 3.000 e circa 5.000 gradi centigradi ed addirittura alcuni FAP (Filtri Anti Particolato) che bloccano particelle più grossolane (PM10) per poi spezzarle e ridurle quindi in particelle più piccole, con un processo di combustione, sono sospettati di produrre nanoparticelle che possono provocare nanopatologie.

Lo stesso procedimento di emissione in atmosfera di nanopolveri-nanoparticelle causa poi di nanopatologie è causato dall’utilizzo di nanopolveri negli oli dei motori. Processo questo che permette un miglior rendimento dei motori delle automobili, purtroppo ha un impatto altamente inquinante.

Va inoltre tenuto presente che le nanoparticelle che vengono immesse nell’aria per processi di combustione e/o esplosione ricadono poi sulle coltivazioni, o vengono assorbiti.

Ragion per cui a causa del grandissimo inquinamento atmosferico indotto da queste fonti le nanopolveri inorganiche causa di nanopatologie vengono poi ritrovata anche nei cibi.

Un’altra fonte di produzione di queste nanopolveri inorganiche possono essere poi per quanto riguarda i cibi l’utilizzo ed il sovrautilizzo ad alte velocità di vecchie macine che rilasciano questo micro-particolato all’interno delle farine.

L’ordine di grandezza delle nanoparticelle o nanopolveri vanno da pm 2,5 a pm 0,1.

Al momento non esistono filtri nel mondo in grado di bloccare particelle inferiori a pm 2,5.

Nel Marzo 2006 i due ricercatori, a fronte (secondo fonti tratte da internet) di pressioni politiche avverse alla loro richiesta di regolarizzazione degli impianti inceneritori per fare fronte alle problematiche di salute generate, si sono visti revocare dal CNR l’utilizzo del microscopio elettronico a scansione ambientale: Giustizia è fatta!

Paesi nei quali è vietato l’uso dell’amianto:

L’amianto oggi è bandito in circa 40 Paesi, si legge, fra l’altro, in Altreconomia, compresi i 27 dell’Unione europea e il Giappone. Non in Canada, però, che continua ad essere il quinto produttore al mondo (il primo, se si considerano le democrazie occidentali), dietro Russia, Cina, Kazakistan e Brasile e ad esportarlo nei Paesi più poveri, dove capita che venga ancora lavorato a mani nude.

Paesi che vietano utilizzo:
Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Gabon, Germania, Giappone, Giordania, Grecia, Honduras, Honduras, Irlanda, Islanda, Italia, Kuwait, Latvia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord), Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Ungheria e Uruguay.

Gli altri paesi (Cina, Russia, Brasile, Canada, Filippine, ecc…) perché non prendono urgenti provvedimenti?…forse i mesoteliomi e tumori cosiddetti da amianto qui non sono stati classificati ultrapericolosi in quanto percentualmente insignificanti rispetto a quelli causati da altro? Sicuramente si! Ma perchè non si attua la stessa campagna contro il fumo?….

 

Bibliografia parziale, troverete altri dati e riferimenti sul libro in prossima uscita di cui sopra

Drunvalo Melchizedek: “L’antico segreto del fiore della vita” Ed.Macro

Frank K. “Asbest” (2nd Ed.Becker and Haag Festschrift, Hamburg 1952).

Gerber Richard: “Medicina Vibrazionale” Ed. Lampis 1988

Hans Berger traduz. di Ralph E.Oesper: “Asbestos Fundamentals” Chem.Publishing Company, INC, New York 1963

Jiřì Kouřimskŷ e Frantiŝek Tvrz: “Enciclopedia illustrata dei Minerali” Ed. Accademia 1979

Lakhovsky G.: “Il segreto della vita”, Ed. Bocca Milano

Sinclair W.E. Asbestos Its Origin, Production and Utilization (London 1955, 1960)

Alcuni minerali amiantiferi:

 

 

Crisotilo

 

 

 

Crocidolite

 

 

 

 

 

 

TEORIA DEL VUOTO DI POTERE
Le “Patologie occulte“: la teoria del “vuoto di potere
Nell’ indagare e ricercare con attenzione e scrupolo tutto ciò che è attinente alle infestazioni parassitarie, non posso non andare con la memoria ai tempi delle bellissime lezioni del compianto medico e scienziato L. O. Speciani quando discuteva animatamente di una certa relazione esistente tra i Parassiti ed il Cancro nonchè del rapporto dei parassiti intestinali con importanti patologie quali le Allergie, le Broncopolmoniti e Polmoniti, l’Asma allergica, le Coliti, le Cistiti ecc…
Al momento, da giovane ed ingenuo studente,  non capivo la portata dei suoi discorsi e dei suoi concetti che sicuramente erano stati dedotti con pazienza, in anni e anni di pratica clinica, di esperimenti, di osservazioni da lui annotati e tradotti nella teoria o modello olistico dell’Uomo Integrato.
Teorie rivoluzionarie per quei tempi (1970-80); si parla infatti dei tempi della “carboneria” per le medicine non convenzionali. Modelli ben articolati, grazie ad un ingegno filosofico illuminato, tali da poter essere presi, sia da studenti che da professionisti, come base culturale di una scienza Medica degna di questo nome.
Sicuramente le sue scoperte sono state straordinariamente stimolanti ed evolutive e tali da condizionare i suoi discepoli a continuare le ricerche ed a pensare proprio in quella direzione, nella direzione che, come lui soleva ripetere si può sintetizzare icasticamente in poche parole :”La medicina non è medicina se non è psicosomatica”.
Detto questo mi chiedo se mai la Dott.ssa H. R. Clark ed il Prof. L. O. Speciani si siano mai conosciuti,credo proprio di no ma sicuramente avranno letto le ricerche di Enderlein, Abrams, Lakhovsky, Calligaris, Tesla, Benveniste,L.Turenne  e senza dubbio quelle di K.Jung, W.Reich e R.Steiner.
Come cultore delle scienze bioenergetiche nonchè lettore e studioso dei medesimi autori,purtroppo misconosciuti o peggio volutamente dimenticati della odierna scienza medica, ho ampliato le ricerche approfondendo lo studio della psicobiologia, della PNEI (psiconeuroendocrnoimmunologia), della psicosomatica e della teoria delle informazioni biologiche trasmesse per via elettromagnetica( F.Popp).
Grazie alla base culturale di Speciani ed alle ricerche di grandi scienziati quali A. Gurwitsch, I. Kaznacheyev , F. Popp, F. Capra, E. Del Giudice e non ultimo il compianto Giuliano Preparata, ho deciso che è giunto il momento di tentare trattare, con la visione più ampia possibile, quello che viene da tutti definito il Male del secolo cioè il Cancro .
Secondo la tradizione Buddista si racconta che Buddha dopo il suo “risveglio”si recò a Benares per predicare le sue dottrine e nel parco dei cerbiatti enunciò le famose Quattro Nobili Verità che, secondo me,vorrebbero rappresentare quasi una diagnosi medica.
Per prima identificano la causa dei mali dell’umanità, quindi esaminano una reale possibilità di poterli curare e per ultimo viene prescritto il rimedio.
La Prima Nobile Verità  indica la principale caratteristica della condizione umana (duhkha) che significa dolore e frustrazione.
Tutto ciò deriva dalla difficoltà che ha l’uomo ad affrontare il fatto che tutto intorno è precario e transitorio che “tutte le cose nascono e muoiono”come diceva il Buddha. La sofferenza e la frustrazione ci prende tutte le volte che ci opponiamo allo scorrere della vita al fluire di essa nel tempo. Questa dottrina della precarietà ci sottolinea come i conflitti interpersonali abbiano alla base il non rispetto di questa Verità.
La Seconda Nobile Verità rivela la causa delle  sofferenze (trsna) che è l’attaccamento cioè l’aggrapparsi alla vita alla futilità della vita basato su un punto di vista errato (a-vidya cioè ignoranza nella visione buddista). Questa ignoranza ci porta ad attaccarci a cose che vediamo come fisse e persistenti ma che in effetti sono transitorie e continuamente mutevoli rimanendo intrappolati in un circolo vizioso nel quale ogni azione genera altre azioni e la risposta data ad ogni domanda suscita nuove domande… questo circolo vizioso è chiamato “samsara”  cioè il ciclo di nascita e morte ed è guidato da “karman” la catena evolutiva attraverso la legge di causa ed effetto.
La Terza Nobile Verità afferma che si può porre fine alle sofferenze ad alla frustrazione, superando il circolo vizioso del samsara, liberarsi della schiavitù del karman  raggiungendo felici uno stato armonico detto “nirvana”.
Raggiungere questo stato significa raggiungere il risveglio,la Buddhità.
La Quarta Nobile Verità è in fin dei conti equivalente ad una particolare prescrizione medica del Buddha per mettere fine alle sofferenze mediante l’ottuplice sentiero dell’autoperfezionamento che porta allo stato di buddhità : le prime due sono le vie del retto vedere e del retto conoscere cioè di una chiara introspezione della condizione umana da dove tutto deve partire: il cognosci te ipsum latino fondamentale per ogni consapevolezza della realtà interna ed esterna. Le quattro vie successive si occupano del retto agire e le due ultime della retta consapevolezza e della retta meditazione e delineano l’esperienza mistica e sacra della visione della realtà che è l’obiettivo finale per raggiungere l’illuminazione. Attenti però, un uomo intelligente non si aggrappa mai ad alcunché, nemmeno ad un credo, per non parlare delle superstizioni.
Il problema autentico è risvegliare nell’individuo quel tanto di lucida consapevolezza capace di generare in lui la curiosità di andare oltre la superstizione (in realtà una stessa cosa può essere superstiziosa in determinate condizioni e scientifica in altre, dipende dalle circostanze). Pensate come è complessa la realtà in cui viviamo,pensate allo sforzo delle religioni (religione da religo cioè unisco, congiungo) di coniugare scienza e misticismo,pensiero filosofico e razionalismo materialista. Qui si sono scontrati scienziati e mistici, politici e filosofi, metafisici ed atei, complicando ancora di più e senza dubbio confondendo quella visione semplice e genuina della realtà che ci circonda. Dalle dottrine dei Maestri Orientali sembrerebbe che la realtà non sia altro che maya cioè un’ illusione ma posso aggiungere che è una subdola e sottile illusione che ci colpisce ogni giorno con la sofferenza di milioni e milioni di persone, con la frustrazione di altrettante e con l’ignoranza e l’ottusità di quasi tutta l’umanità.
In questo ha perfettamente ragione il Buddha.
Ecco perché L’ho citato, per farvi rendere conto come sia difficile procedere oggigiorno, per dimostrare la propria buona Fede, le proprie convinzioni scientifiche.
La superstizione inoltre ha da sempre rafforzato l’ottusità mentale, ha dato spazio al vizio di credere o non credere ciecamente in qualcosa,  sempre senza verifiche come il caso dell’inquisizione, di Galileo Galilei, di Giordano Bruno ecc… La cosa strana è che esiste ancora oggi una superstizione scientifica, l’avrete tutti notato! Oggi anche gli scienziati sono diventati superstiziosi mentre stranamente le superstizioni religiose tradizionali stanno poco per volta scomparendo, ecco perché ho iniziato questo capitolo parlandovi di una via per la consapevolezza ed i mezzi migliori per raggiungerla, allontanando la mente da tutto ciò che può offuscarla, distrarla. Cercherò quindi di non lasciarmi condizionare dalle superstizioni per  potermi serenamente addentrare nel tema spinosissimo che la scienza ha voluto chiamare cancro.
Per comprendere le varie congetture fisiche e metafisiche  sui perché dell’insorgenza dei tumori è necessario compiere uno sforzo mentale di astrazione, rinunciando all’attaccamento a teorie preconfezionate dai biochimici della medicina accademica ed alle loro relative superstizioni iniziando ad immaginare seriamente che forse questa mia teoria potrebbe essere il primo passo verso la comprensione di quel mistero ancora non risolto cioè del perché cellule apparentemente sane improvvisamente si ammalano e degenerano.
A questo punto non posso fare a meno di citare le parole di Leonardo da Vinci che definiva: “Experientia est scientia” in quanto, ciò che vi sto raccontando, è frutto sia di mie esperienze che di quelle degli autori che qui ho citato, ciascuno con personalissime visioni della materia, visioni che ho cercato di rivisitare scientificamente e filosoficamente, fondendole in una mia teoria personale che qui mi piace definire la” teoria del vuoto di potere”.
La direzione generale del nostro corpo risiede nel cervello, organo straordinario che, con il relativo sistema nervoso in collegamento, può essere considerato la più grande centrale elettronica e comunicativa che si conosca. I nervi sono paragonabili ai cavi della rete telefonica e sono costituiti da fili conduttori che uniscono le varie parti del corpo al cervello. Questi conduttori trasportano separatamente o a pacchetti delle correnti elettriche informate, di varie frequenze, che provengono dall’oscillazione cellulare di tutti i tessuti del corpo; queste frequenze possono essere considerate come la vera “voce”dei nostri organi.
La complessità di un organo come il cervello, composto da più di 10 miliardi di neuroni e miliardi di sinapsi (congiunzioni e cioè punto di incontro di due o più neuroni) è di certo manifesta a tutti così come dovrebbe essere intuitivo, data la molteplicità e diversità dei segnali, che la comunicazione tra cellule non può assolutamente avvenire esclusivamente a livello biochimico, come molte scuole di pensiero continuano ad insegnare, ma la parte basilare, di certo più delicata e sottile, viene affrontata grazie all’utilizzo di campi elettromagnetici informati emessi e ricevuti dalle cellule. Cellule quindi intelligenti in quanto informate che, solo in seguito alla ricezione di uno specifico messaggio in codice elettromagnetico, innescheranno le conosciute reazioni  biologiche e chimiche per la produzione di polipeptidi, enzimi o quant’altro necessitasse in quel momento, in relazione alla loro particolare specializzazione, obbedendo sempre alla logica dell’ informazione centrale.
Per regolare tutto ciò sono appunto necessarie sofisticate centrali operative di smistamento degli stimoli, cioè delle informazioni, esattamente come avviene nelle moderne centrali telefoniche collegate tra loro che permettono di ottenere milioni e milioni di connessioni contemporaneamente in tutta la nostra penisola e da questa in tutto il mondo.
Queste centrali sono soprattutto localizzate nelle ghiandole nervose, nei gangli e nei plessi nervosi sparsi, strategicamente ed intelligentemente, nel nostro corpo.
Si pensi alla complessità della struttura della corteccia cerebrale, formata da concentrazioni altissime di neuroni che formano le cosiddette aree di associazione, dove ha luogo l’elaborazione sensoriale.
Studi su queste aree sono state compiute da G. Hamer incredibile e geniale quanto intuitivo scienziato tedesco il quale leggendo ed interpretando TAC e Radiografie cerebrali riesce a prevedere o diagnosticare patologie tumorali compresa causa e localizzazione.
La sua espulsione dall’Ordine dei Medici e la sua persecuzione, inseguito come un criminale dall’Interpol fino all’attuale incarceramento in un carcere di massima sicurezza in Francia, ha precluso alla scienza ortodossa di confrontarsi serenamente con le sue intuizioni e scoperte ed osservare il problema da un’altra angolatura mettendo in mostra ignominiosamente la famosa superstizione scientifica.
Ma, lasciando le polemiche che non fanno di certo tornare i giudici tedeschi sui loro passi, è doveroso soffermarci sull’attività elettromagnetica del cervello che garantisce l’impronta peculiare dell’individuo e le qualità della psiche, intesa qui come unità intelligente e cosciente di comunicazione tra mondo interno e mondo interno e tra il mondo interno al mondo esterno.
Il DNA nucleico funge, in questa mia ipotesi teorica, da antenna a banda larga che seleziona le informazioni che viaggiano sulla portante del campo elettromagnetico generato da cellule specializzate in questo caso nell’area cerebrale al fine di informare il sistema biologico di qualsiasi accadimento positivo o negativo, interno od esterno.
Queste informazioni, attraverso un codice leggibile ed interpretabile dai meccanismi cellulari grazie all’antenna DNA, provocheranno quindi reazioni biochimiche di vario tipo nelle cellule specializzate poste nei vari organi ed apparati, da quelle di allarme a quelle sessuali, da quelle metaboliche a quelle riparative, e così via dicendo.
La Neuropsichiatria ha in uso una strumentazione significativa in relazione a quanto vi sto dicendo che si chiama elettroencefalografo. Questo non è altro che un ricevitore o per dirla semplicemente un lettore o captatore  del linguaggio cerebrale in codice  attraverso i caratteristici segnali, quelli più evidenti e marcati rispetto a moltissimi altri emessi dal cervello.
Questi segnali sono le famose onde alfa,beta, teta e delta che, analizzati e decifrati attentamente, danno allo specialista varie ed utili informazioni sullo stato di salute del cervello comprese le sue componenti funzionali. Si può ricavarne un infinità di dati utili oltre che al neurofisiologo anche allo psichiatra ed allo psicologo.
Anche gli scettici dovranno quindi ammettere che il cervello emette delle radiazioni cioè qualcosa che si avvicina molto a comunicazioni in codice cioè informazioni.
Queste non percorreranno solamente le vie nervose, attraverso gli assoni, protetti da guaina mielinica, proprio come i fili interrati della Telecom, oppure i meridiani dell’agopuntura come le vecchie linee sospese SIP nelle campagne e nei paesi ma possono percorrere lo spazio, via etere cioè lungo i nostri corpi eterici ed astrali, esattamente come ci dimostra la recente tecnologia che ci ha reso possibile l’ utilizzo dei telefoni portatili.
Ulteriore riscontro di queste capacità elettromagnetiche informative lo notiamo negli esperimenti che sono stati effettuati in America e specie in Russia (I. Fodev) ed anche in Italia da A. Tedeschi (la sincronia dinamica delle frequenze cerebrali) che dimostrano che il cervello è in grado di interagire tramite le proprie bioradiazioni con quelle emesse da altri esseri nelle vicinanze.
La cellula, per ottemperare a quanto detto sulle emissioni di particolari radiazioni , deve per forza“oscillare”e come diceva l’indimenticabile G.Lakhovsky:” la cellula e specialmente il suo nucleo presenta la proprietà di un oscillatore di varie lunghezze d’onda…..quindi ogni essere vivente aggregato di cellule è sede di oscillazioni elettriche.”…..
Studiando questi fenomeni i ricercatori tedeschi Reiter e Gabor hanno dimostrato che i tumori emettono particolari radiazioni proprio come sperimentò A.Abrams, neurologo statunitense, che fu uno dei primi medici ad intuire l’importanza della attualmente  riconosciuta medicina di risonanza, indagò sulle radiazioni emesse da tessuti tumorali e la registrazione da parte del sistema nervoso di queste “rate di vibrazioni”.
Posso confermare , come del resto affermava Abrams che il corpo umano sarebbe una macchina elettrica molto complessa. I suoi esperimenti hanno dimostrato che ogni malattia ha una propria radiazione , uniforme ed invariabile, che lui definisce appunto “rata di vibrazione”.
Alle medesime conclusioni sono giunti i tedeschi Reinhold Voll  e Morell e quindi Kramer dal 1958 per finire con Schimmel grazie all’invenzione di strumentazioni bioelettroniche sofisticate come l’EAV cioè il famoso  elettroorganometro di Voll , il Vegatest di Schimmel, la Mora di Morell ecc…
Partendo dalla osservazione che ogni medicinale ed in particolare i rimedi omeopatici possiedono ed irradiano oscillazioni elettromagnetiche, hanno cioè una memoria elettronica hanno notato che anche il corpo ed in particolare le cellule dei vari organi reagiscono come se capissero la logica delle emissioni elettromagnetiche interagendo intelligentemente con i rimedi proposti attraverso l’uso di queste strumentazioni.
Tornando alla rata di vibrazione, Abrams  aveva, già nei primi del 900, provato che ciascuna è specifica di quella e solo quella malattia, dei germi e parassiti che la causano e delle tossine emesse da questi ultimi.
Per quanto riguarda ad esempio un determinato tessuto canceroso, dopo averne stabilito la relativa rata di vibrazione, il neurologo ha sottoposto questo ad una rata di vibrazione identica prodotta da uno strumento, chiamato Oscilloclasto, capace di suddividere una normale corrente alternata in varie frequenze vibratorie, misurabili con lo stesso strumento utilizzato per determinare la misura della frequenza della patologia cancerosa stessa.
Fatto ciò ha riscontrato che questa ha l’effetto di annullare la reazione provocata dal tessuto stesso.Vale a dire che quando ha trovato una frequenza che suscitava la stessa reazione indotta dal campione del tessuto canceroso ha  applicato la”rata vibratoria” al tessuto ed ha riscontrato che questa era capace di annientare la reazione provocata dal tessuto…
Quello che succedeva con il tessuto canceroso avveniva anche con ogni tipo di infezione batterica. Questi esperimenti si possono ricondurre alle leggi fisiche della trasmissione sonora (leggi di risonanza). Pare che Abrams, nel sostenere e dimostrare la sua tesi, abbia raccontato di aver avuto modo di incontrare, ad una festa, il grande cantante lirico Caruso che, dopo aver fatto risuonare con il suo dito un bicchiere di cristallo,per identificare la nota musicale alla quale vibrava, aveva poi cantato la stessa nota fino a rompere il bicchiere stesso.
Poteva la medesima cosa avvenire ai batteri, ai virus o  ai parassiti così come alle cellule dei tessuti malati, cancro compreso?
 Come riportato da U. Sinclair nel giugno 1922 (The house of wonder. An account of the Revolutionary Discover of Dr. A. Abrams, the diagnosis of disease from the radio activity of the blood) e riportato con dovizia di particolari in Terapie Vibrazionali di Roberto Tresoldi Ed. Tecniche Nuove: ”…Abrams ritiene che questo sia ciò che avviene ai germi della malattia o meglio ai milioni e milioni di elettroni orbitanti che ne compongono la struttura molecolare. Le vibrazioni vengono intensificate, gli elettroni vengono separati e ciò che  erano germi della malattia diventano qualcosa di diverso…” .
Presumo che, sia il dr. Robert C. Beck con l’ideazione dello Zapper di Beck (riportato nei particolari tecnici nel numero 20 della rivista Nexus New Times Magazine edizione Italiana) che la dott.ssa R.Clark (prima ideatrice e sperimentatrice dello Zapper) abbiano letto, studiato ed approfondito le ricerche di Abrams in quanto il metodo da loro inventato e sviluppato, in tempi e  con modalità diverse (chiamato Zapping) parte proprio da questi principi teorici. Sono partito anche da osservazioni di carattere strettamente Psicosomatico; ho osservato infatti su diversi pazienti mediante l’interpretazione di test proiettivi in batteria quali i Tests di McHover, di Koch, PdS, Rorschach,TAT ed altri ancora, una mancanza di equilibrate relazioni con la propria identità corporea, riferendomi in particolare a certi organi ben indicati con un test colore tratto da una modifica intuitiva, da parte del sottoscritto, dei tests di Luscher e di McHover.
Nei pazienti tumorali il rapporto percettivo con l’organo o gli organi colpiti risultava nei test proiettivi sensibilmente alterato, vuoi come abbiamo visto per una distorta percezione di se e della propria identità in rapporto all’ambiente con somatizzazioni d’ansia (nevrosi d’organo), vuoi per dirla come il Dr. Eduard Bach, a causa dello stato d’animo spirituale, abituale o transitorio in cui si trova il paziente.
Somatizzazioni post traumatiche, da lutto non elaborato, da fallimento, da abbandono, da conflitti interpersonali, da stress ripetuti ecc… sono risultati e dati che chiunque è in grado di giudicare solo con la semplice osservazione di parenti od amici nei loro momenti critici, durante le loro malattie.
La letteratura in Psicologia e Psicosomatica è ricchissima di questi riferimenti, di tali prove scientifiche, una per tutte sono le straordinarie ricerche di T. H.Holmes prima (1967) e di L. O. Speciani in seguito, sull’incidenza del Carico Psicosomatico sull’uomo, con tabelle interessanti ed esplicative (vedi L’Uomo senza futuro di L. O. Speciani Ed. Mursia ). Misurazioni delle variazioni del “tono psicosomatico basale” danno preziose indicazioni sul carico stressante che potrà influire su uno o più organi analoghi e correlati alla problematica conflittuale; ad esempio uno stress affettivo coinvolge il cuore, il terrore od uno spavento non compensato coinvolge il rene e così via.
Del resto E. Bach, come i cultori della Medicine Tradizionali Cinese ed Orientali in genere e per fortuna ultimamente anche un numero sempre maggiore di medici e psicosomatisti, indicano negli organi umani, che sono in un certo senso intelligenti la sede di sentimenti, ad esempio:
Nel FEGATO hanno sede i sentimenti legati all’ira
Nel CUORE hanno sede le emozioni ed i sentimenti legati alla gioia ed agli affetti più intimi.
Nella MILZA avemo invece tutte quelle emozioni che sono legate alla preoccupazione, all’ansia ed alla rimuginazione.
Il POLMONE è la sede di tutte le emozioni legate alla tristezza.
Nel RENE albergano le emozioni legate alla paura, al timore, al panico.
E così via per ogni altro tipo di organo od apparato.
Ma ora facciamo un esempio classico:
Quando i sentimenti (da sentio cioè percepisco) sono feriti o quando non rispettiamo il nostro essere lasciandoci trascinare da passioni o emozioni incontrollate, veniamo indotti a compiere “errori di vita ” che una parte di noi, nel nostro profondo, non è in grado di perdonarci facilmente.
 Il nostro equilibrio naturale cioè la nostra”centratura” viene così alterata creando una disarmonia, più o meno importante, in uno o più organi analoghi al tema emotivo del conflitto e simbolicamente correlati.
Allo scopo si potranno consultare le tabelle che si riferiscono alla Teoria dei Cinque Elementi che sta alla base della più che millenaria tradizione medica cinese.
Si potrà qui notare come è labile e quasi inesistente il confine tra Organi, Sentimenti, Spazio, Tempo, Colori e Simbologie Analogiche ; come la realtà esistente ed inesistente cioè visibile ed invisibile partecipa a vitalizzare quella struttura dinamica ed evolutiva che chiameremo olistica per cui la più piccola parte rappresenta il tutto ed il tutto è simbolicamente sentito ed identificato nel momento in cui, in meditazione, diventi tu stesso la “percezione”,il “sentire”. Ho trattato questo argomento approfondimente nel mio volume  “Onde Elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute” Ed. Xenia Milano.
Compito di ogni buon Terapeuta sarà quello di ripristinare l’equilibrio psicoenergetico tra centralità (cervello-psiche) ed organi e tanto più precoce sarà l’intervento tanto maggiori saranno i risultati per non permettere un’evoluzione verso patologie terminali.
Tutto questo, purtroppo, non basta ancora per illuminarci e farci capire come mai la cellula umana, ad un certo punto, degenera.
Quello che è certo e comprovato è il fatto che tenderà a manifestarsi, grazie a questo difficoltoso od alterato controllo mentale od emozionale del corpo, una più o meno importante “debolezza d’organo” dato basilare per la comprensione di un processo che definirei una “alterazione informativa”.
Abbiamo visto che ogni cellula vivente emette particolari radiazioni cioè frequenze che possiamo misurare con varie apparecchiature e con varie unità di misura dagli Angstrom agli Herz; abbiamo visto che ricercatori e scienziati stanno usando strumentazioni che si basano appunto sulla Medicina di Risonanza individuando anche tabelle , come quella che troverete qui di seguito, per l’impiego di frequenze herziane a scopo terapeutico cioè indicanti le frequenze più adatte alla terapia delle più svariate patologie e questo mi basta per affermare che:
“la malattia è sempre riscontrabile quando uno o più segnali elettromagnetici contenenti informazioni distorte o alterate e comunque non biocompatibili, ricevuti od emessi da cellule o gruppi di cellule, non più correttamente informate dai meccanismi di bioregolazione centrale oppure danneggiate irreversibilmente da tossine, virus, viroidi, veleni o tossici, metalli pesanti, traumi anche psichici, stress elettromagnetici e geopatici ecc… creano ed impongono un disordine informativo grave e ripetuto nel tempo che coinvolgerà a cascata  uno o più distretti corporei”.
Orbene, con una attenta sperimentazione da me effettuata, tramite l’Amsat-test cioè un sofisticato strumento biodiagnostico russo ( mi viene detto essere derivato da tecnologie spaziali sovietiche) e tramite il Vega-Test e Vega-Check, di tecnologia germanica, ho evidenziato che uno o più organi, presumibilmente stressati e mal informati da tempo, cessavano di pulsare regolarmente cioè di emettere la loro abituale voce elettromagnetica. Il campo vibrazionale tradizionale era come spento.
 In un certo senso si “paralizzavano”non reagendo nemmeno ai particolari stimoli elettrici prodotti ed utilizzati dall’apparecchiatura per una corretta mappatura elettromagnetica di stima delle zone biologicamente attive, che rappresentano l’evidenza dello stato bioenergetico degli organi e tessuti collegati, con diversi gradi di deviazione rispetto alla norma.
Gli organi rimanevano cioè muti, non erano più controllabili e gestibili dal sistema centrale di controllo informativo.
Non parlo di anestesia nervosa periferica, sia beninteso, ma di una sorta di “vuoto di potere”per cui questi insiemi coerenti di cellule, collegate tra di loro, in un patto di azione comune per uno scopo comune, in quel momento o non ricevevano corrette informazioni dalla “direzione centrale” cerebrale su cosa fare, su come agire cioè duplicarsi, nutrirsi, quali sostanze produrre per il metabolismo o catabolismo, attivando i mitocondri per la produzione di ATP o altro ancora. Forse qualcosa aveva bloccato temporaneamente o per sempre la loro capacità di rapportarsi a livello bioelettronico, attraverso i tre livelli di comunicazione già descritti, con i nuclei di regolazione centrali. Bastano poche cellule cioè le recettrici dell’informazione malate o alterate per bloccare, per risonanza, tutto l’organo di cui fanno parte. Ho testato questi organi divenuti”muti” con varie altre strumentazioni quali il Vega-Test, l’OTI-tester, l’Elettrorganometro di Voll (EAV) ma anche con strumenti soggettivi e poco scientifici (come direbbe la scienza ortodossa) come l’Aurometro, il Biotensore, il Pendolo Turenne ecc…ed ho sempre riscontrato lo stesso dato:
L’organo è “muto”, come paralizzato, inerte ed il suo funzionamento è passivo, automatico, si comporta cioè come una autovettura in”folle “ il cui motore gira, funziona, si scalda, consuma benzina ed olio ma non serve a nulla, tanto meno  al proprietario in quanto non lo può condurre in alcuna direzione.
Emette una frequenza di valore diverso di quello che ci si aspetterebbe e qui gli esperimenti di Abrams possono confermarlo.
Sembra un organo normale e funzionante a chiunque si avvicini ad esaminarlo, auscultarlo, radiografarlo, ecografarlo e così via; persino agli esami clinici, biochimici ed ematochimici risulterà”nella norma” in quanto le cellule che lo costituiscono non sono morte, funzionano regolarmente ma sono come in “folle”. Quindi è lecito dedurre che in esso potrebbe essersi instaurato come un blocco informativo, tanto è vero che comincerà ad emettere segnali biofrequenziali, come abbiamo visto, diversi da quelli biologici ed armonici originali esattamente come farebbe il navigante sperduto in mare durante una tempesta che, non riuscendo più a contattare gli organi portuali preposti per chiedere soccorso, con l’aiuto della ricetrasmittente di bordo in dotazione, tramite la frequenza di base ufficiale, incomincerà a scanalare varie bande, affannosamente e con ansia crescente, nel tentativo disperato di trovare qualcuno o qualche “fonte di informazione” che gli possa dare qualche direttiva, qualche indicazione.
Quest’organo disinformato è entrato in una particolare dinamica biofisica  che qui definirei dinamica psicobioenergetica che sfuggirà ad ogni tipo di ricerca biochimica ortodossa ma non passerà inosservata alle fini ricerche condotte dalla medicina funzionale e di risonanza, dalla biocibernetica, dalla bioelettronica, dalla biofisica quantistica e dalle ricerche radioestesiche e radioniche avanzate.
Tutto questo creerà nell’organo,  che a questo punto posso considerare già ammalato, uno stato che mi piace sempre più definire, ovviamente in chiave simbolica, il terreno del vuoto di potere.
Cosa provoca nelle cellule questo blocco, questa paralisi?
Tante possono essere le cause di perturbazione bioenergetica che sono addirittura in grado, in laboratorio, di provocare una diminuzione degli scambi di membrana riducendo a poco a poco la differenza di potenziale di membrana della cellula.
Tra queste le più importanti ed evidenti sono:
Disturbi naturali dell’ambiente:
Falde geologiche, corsi d’acqua sotterranei, falde acquifere particolari, paludi, pozzi artesiani (specie se occlusi), radioattività naturale, falde petrolifere, alcuni minerali, sacche di gas (es:Radon), cavità sotterranee e gallerie, modificazioni dei campi magnetici terrestri, interferenze planetarie (lunazioni, macchie solari ecc…), particelle cosmiche, zone geopatogene ( es:nodi delle reti di Hartmann e Curry).
Disturbi artificiali:
Auto o motoveicoli in garage specie se posizionati sotto le camere da letto, canalizzazioni di acqua e gas, inquinamenti elettrici, alte e basse frequenze (trasformatori, linee ad alta tensione, elettrodotti ecc…) qualsiasi materiale elettrico ed elettronico, anche schermi informatici, forni a microonde, onde di forma di alcuni oggetti (arredamenti, quadri, specchi, lampade a goccia di cristallo, gioielli informati ecc…) e di alcune costruzioni (edifici e case) inquinamenti ed emanazioni chimiche (nei materiali di costruzione, negli arredamenti come la formaldeide ecc…), orologi e sveglie (quarzo), collant femminili, indumenti sintetici ecc…
Perturbazioni individuali:
a)  cause endogene:
fattori genetici ereditari
b)  cause esogene:
stress ripetuti, incidenti e traumi ( traumi cranici, gravi  colpi  di frusta ecc…) qualsiasi trauma fisico, qualsiasi disordine osteo-muscolare, anestesie generali, interventi chirurgici (ogni anestesia provoca un blocco energetico dell’organismo a livello del bulbo, del talamo ed ipotalamo), traumi psichici (conflitti irrisolti, decessi, separazioni, pensionamenti, cambi di residenza specie negli anziani ecc…), malattie infettive e parassitarie, malattie immunitarie e problemi iatrogeni, ogni terapia soppressiva o non mirata (abuso di diuretici, lassativi, neurolettici, tranquillanti, antibiotici ecc…), vaccini, bimetallismo dentale, presenza di amalgame (mercurio, tallio),contatto con metalli pesanti (piombo e cadmio derivanti dalla saldatura e dalla zincatura di certe tubature), spirale intrauterina, tossici industriali ma specie quelli alimentari (coloranti, alcool propilico,benzene, xilolo, toluene, alcol metilico, cloruro di metilene, tricloroetano o TCE, clorofluorocarburi o CFC, difenili policlorurati o PCB, formaldeide, arsenico ed altri ), nickel e cromo (da materiali dentistici, cosmetici e da certi rubinetti dell’acqua), alluminio (lattine per cibi e bevande, pentole per cucinare), conservanti alimentari, pesticidi, insetticidi chimici, tutte le muffe (micotossine, aflatossine) provenienti dall’ammuffimento dei cibi  (specie verdure e frutta, bevande in succhi, marmellate e così via) o presenti nei locali di abitazione.
c)  Disturbi cosiddetti paranormali:
Oggetti caricati negativamente, disturbi dell’aura per influenze negative.
Per meglio comprendere cosa significhi “interferenza informativa” vorrei  sottolineare che questi inquinanti  posseggono come ogni materia una loro ben specifica frequenza vibrazionale, cioè una loro specifica voce che può armonizzarsi o contrastare fortemente quella dell’organo inquinato. Vi potrà essere d’ulteriore aiuto la lettura del mio volume “Onde Elettromagnetiche” nel quale, fra l’altro, suggerisco alcuni mezzi pratici per affrontare  molte di queste perturbazioni.
Come è facile immaginare, visto questo lungo ed inquietante elenco, il blocco informativo patologico, nei nostri organi, non ha sempre e solo una causa ben definita ma possono intervenire uno o più fattori di perturbazione, anche molto diversi tra loro, a complicare la nostra diagnosi ed i nostri interrogativi.
Ovviamente più fattori concomitanti non potranno che peggiorare la situazione cioè intervenire ancor più pesantemente  sulla intelligenza informatica cellulare e sui colloqui in codice tra cellule sia attraverso membrana sia attraverso le vie nervose o riflesse.
Del resto, per non spaventare ulteriormente il lettore devo rassicurarlo che l’uomo possiede  vari ed efficacissimi meccanismi di riparazione cellulare (riparo cellulare), disseminati dovunque e sotto la direzione centrale che si attivano automaticamente soprattutto di notte, sotto l’influenza delle onde cerebrali delta (0.5-3 Hz) coinvolgendo l’epifisi con la produzione di Melatonina (ricordate come questa è fondamentale per il metodo MDB del Prof.Di Bella?) ed altre strutture nervose e ghiandolari. Questi meccanismi fisico-chimici riescono quasi sempre a rimediare anche i più complessi danni nucleari (DNA), cellulari, mitocondriali (ciclo di Krebs), funzionali e strutturali.
Questi ultimi concetti ci devono fare meditare che tutto, in fin dei conti, dipende dal nostro cervello quindi dalla nostra mente, vale a dire la psiche che è collegata con i livelli emotivi profondi ma anche con quelli spirituali.
Psiche che, come abbiamo visto più sopra, gestisce direttamente i sentimenti, i conflitti od emozioni anche antichissimi che proiettati, come cita la scienza psicosomatica, per analogia funzionale o simbolica, rendono una o più parti del corpo ed i rispettivi organi molto più sensibili, visto il carico di informazioni che, nel caso ad esempio di conflitti, sono dichiaratamente ostili, negative e distruttive e vengono automaticamente ma inevitabilmente proiettate su di essi ( si ricordi al riguardo cosa scriveva il Dr. E. Bach).
Per sottolineare il collegamento tra mente e corpo vi propongo alcuni esempi di banali frasi (parola è vibrazione e comunicazione) che stanno ad indicare cosa significa il termine “proiezione analogica organica”. Si può comprendere meglio come il corpo fisico è sempre in stretto contatto analogico e simbolico con quello psichico e spirituale: “se continui così mi spezzerai il cuore…le tue parole mi bruciano ancora…mi stanno sullo stomaco…mi fischiano ancora le orecchie e così via. E’ elementare quindi come l’organo, indebolito dalla sua stessa centralità, che non invia più informazioni armoniche, biologiche ed equilibrate diventa più sensibile a questo o quell’ inquinante, a questo o quel tossico, come cita la teoria del locus minoris resistentiae ampiamente riconosciuta in tutte le sedi scientifiche. Partendo sempre dal presupposto che la casualità, in questo mondo, non esiste, noteremo che la proiezione analogica  porterà l’uomo a vivere, ad esempio, in un contesto pericoloso o alimentarsi di cibi perlomeno sospetti oppure abitare in luoghi nei quali molti altri mai avrebbero gradito soggiornare perché spinto da quel misterioso richiamo interiore di risonanza psichica che detta scelte, abitudini, inclinazioni, gusti alimentari ma anche i comportamenti sociali che sono alla base di quelli che si definiscono, in termini psicologici, test proiettivi di personalità.
Quando i citati meccanismi di riparazione cellulare e funzionale non riescono ad assolvere il loro difficile ma insostituibile compito, a causa del protrarsi nel tempo delle perturbazioni fisiche e psichiche o quando queste sono massive e non più tollerabili per l’economia energetica dell’organo colpito, avremo dapprima uno stress cellulare, quindi una paralisi informativa ed infine uno stato di inerzia energetica che ho riscontrato sperimentalmente e chiamato vuoto di potere.
In questo stato vibrazionale alterato le cellule recettrici e direttrici di riferimento si aspettano che “qualcuno” intervenga per reinformarle correttamente esattamente come il navigatore della nostra storia che attende un qualsiasi segnale per avere una ben precisa rotta  da seguire.
Questo qualcuno potrebbe essere anche un “essere” intelligente, con un sistema nervoso e cellule direttive ben funzionanti che ha come scopo principale la sopravvivenza e propagazione della sua specie. Un essere “alieno”  risoluto nel trovare uno spazio in cui vivere, nutrirsi, procreare e da una sede ben definita magari cercare di far migrare i propri figli per fondare nuove colonie, in luoghi anche lontani.
Potrebbe essere qualche Virus? Pensandoci e studiando il loro spettro frequenziale direi proprio di no, troppo debole; forse qualche Batterio? Anche qui la risposta, dopo lunghe ricerche, è negativa. Pensando ai Miceti, cioè ai funghi, la ricerca si è fatta più interessante in quanto quasi la totalità dei pazienti tumorali presenta nell’intestino (ma non solo) un elevato titolo di colonie di miceti la cui presenza è sempre stata messa in relazione con i gravi problemi immunitari degli stessi che sarebbero la causa di una disbiosi intestinale cioè di una patologia della flora batterica intestinale con alterazione graduale della funzionalità del sistema immunolinfatico intestinale che conduce a lungo andare al blocco del MALT (Tessuto Linfatico Associato alla Mucosa).
Ma anche per i Miceti la risposta ai miei interrogativi è stata decisamente negativa anche se posso affermare che la presenza di questi miceti potrebbe essere il terreno adatto alla sopravvivenza e lo sviluppo degli “esseri intelligenti” (essendo dai miceti minata la base del nostro sistema difensivo). Questi esseri potrebbero dirigere, con i loro impulsi direttivi vitali, le operazioni che convertiranno le cellule sane ma non più informate ad una sudditanza energetico-informativa tanto da farle regredire ad uno stato di cellule simil-embrionali cioè cellule indifferenziate adatte quindi ad essere nuovamente informate. Esse sono strutturate esattamente come quelle da cui discendiamo e cioè le cellule embrionali. Queste ultime saranno quindi condizionate da un impulso irrefrenabile a duplicarsi, ad invadere tessuti confinanti, ad espandersi quasi a riformare un nuovo essere mostruoso, sotto una direzione aliena che vuole la sconfitta di un nemico che, con i suoi meccanismi immunitari di riparo (ecco che la presenza di miceti o funghi intestinali è utilissima agli alieni) con farmaci od altro vuole solo la sua morte.
Questi esseri alieni, con volontà, sono i parassiti intestinali e  quelli più tenaci ed intelligenti, con un sistema nervoso attivo e vivace,  con un ciclo vitale che è in grado di diffondersi in moltissimi organi ed a stadi diversi, sono i Trematodi intestinali, tra questi i più pericolosi sono:
FASCIOLOPSIS BUSKI – FASCIOLA HEPATICA – EURYTEMA PANCREATICA – CLONORCHIS SINENSIS
Penso che abbia ragione, a questo punto, la compianta scienziata americana dott.ssa H. Clark che, con le sue controverse ricerche sperimentali, ha in un certo senso confermato le sperimentazioni strumentali anche se non penso che il cancro abbia solo una causa da infestazione parassitaria, vi sono di certo fondamentali concause di tipo psicosomatico e di tipo biologico.
Cito anche dal suo libro” Il Cancro Prevenzione e Cura” Ed. AIEP testualmente:
“L’uomo è gravemente infestato dai trematodi:particolarmente il trematode intestinale Fasciolopsis Buskii,ma anche il trematode epatico della pecora Fasciola Hepatica, il trematode pancreatico del bestiame Eurytrema Pancreatica ed il trematode epatico umano Clonorchis Sinensis.”
Ed ancora:
“L’incremento registrato negli ultimi decenni è dovuto allo stabilirsi di una nuova “riserva biologica “nel bestiame, nel pollame e negli animali domestici.
Alla presenza dei solventi, questi trematodi possono completare il loro ciclo vitale all’interno del corpo umano non richiedendo una chiocciola come ospite intermedio, come essi abitualmente fanno.
I solventi sono L’alcol Isopropilico, il benzene, il metanolo, lo xilene, il toluene ed altri che si trovano come residui nei cibi ed inquinano certi prodotti come il dentifricio, il collutorio, le lozioni ed i cosmetici.
Questi solventi contaminano pure il mangime degli animali e così sono responsabili di avviare una nuova riserva o sorgente di infezione.
I diversi solventi si accumulano preferenzialmente in organi differenti.
L’alcol isopropilico si accumula nel fegato, favorendo ilo completarsi del ciclo vitale del Fasciolopsis in quest’organo.
Esso instaura il processo canceroso e cioè la produzione di uno stimolante mitotico, l’orto-fosfo-tirosina. L’orto-fosfo-tirosina e una varietà di fattori di crescita vengono prodotti negli organi affetti perché necessari al parassita che, involontariamente, coinvolge i tessuti dell’ uomo nella sua sfera di influenza. (sebbene in questo non sono d’accordo viste anche le mie premesse, probabilmente l’autrice non è andata oltre l’esame biologico dei suoi risultati n.d.a.)
La presenza di un trematode adulto nel fegato segnala la produzione di orto-fosfo-tirosina in un organo distante.
Quest’organo sembra scelto in base alla presenza del rame ed un fungo, pure essi cancerogeni. (anche qui condivido solo in parte queste affermazioni n.d.a.)
La differenza tra le persone che accumulano l’alcole isopropilico e quelle che lo metabolizzano prontamente sta nella presenza di aflatossina B nelle prime.
La coincidenza di aflatossina B ed alcol isopropilico nel fegato porta alla formazione di gonadotropina corionica umana HCG.
L’HCG si diffonde nel corpo ed è seguita dalla formazione di orto-fosfo-tirosina. Le aflatossine contaminano i cibi e possono essere anche prodotte in sito per la crescita del micelio di varietà di Aspergillo (vedi la teoria di Enderlein nell’ introduzione n.d.a).
La crescita di tali miceli si è rilevata solo in presenza di rame (ed io affermo anche da tutti i metalli pesanti sopratutto Mercurio n.d.a.)!
La vitamina C aiuta la disintossicazione da aflatossina B. Questo può spiegare le osservazioni di Linus Pauling e di altri che sostengono come la vitamina C possa debellare alcuni tipi di cancro. (del resto ricordo che le ricerche del famoso  Prof. L. Pantellini di Firenze e quelle del Prof. L. Oreste Speciani di Milano confermano come l’Ascorbato di potassio sia molto attivo su alcuni tipi di tumore e sia il miglior rimedio preventivo attualmente conosciuto; anche il Prof.Carlo Sirtori ha sempre raccomandato l’uso di vitamina C nelle sue lezioni magistrali n.d.a.)
La rimozione di alcol isopropilico, rame e micotossine dallo stile di vita del paziente e la distruzione di tutti gli stadi del trematode come pure l’eliminazione di carne poco cotta e di prodotti caseari nella dieta, permette di interrompere velocemente, generalmente meno di una settimana, il processo di formazione di ogni tipo di cancro.
Il cancro può essere debellato in un tempo molto breve disinquinando il cibo degli animali, liberando gli animali domestici dai trematodi e monitorando tutto il cibo ed il mangime  per individuare i solventi.
Si deve fermare il consumo di micotossine e si deve impedire l’uso delle tubature di rame per l’acqua.
Nell’organismo affetto si possono individuare gli stadi di sviluppo del trematode intestinale, così nel sangue, nel latte , nella saliva, nello sperma e nell’urina, può essere osservato direttamente usando un microscopio di bassa potenza. Si capisce che questo parassita può essere trasmesso sessualmente o attraverso il bacio sulla bocca e allattando. Comunque, il ricevente sviluppa il cancro solamente se l’alcol isopropilico è già presente nel suo corpo in seguito all’aflatossina…”
Dalla lettura del libro sopraindicato si apprende come tutti i tipi di cancro hanno un’ origine comune perché provocati da un solo parassita : il trematode dell’intestino umano. Se viene soppresso questo parassita ed i suoi stadi di sviluppo, il cancro si arresta immediatamente. Direi, come ho già accennato, un’affermazione eccessiva e paradossale. Ma si deve ammettere che spesso la loro soppressione porta immediati benefici anche nei pazienti tumorali. Ma non penso l’immediata guarigione.
Afferma inoltre:”Il tessuto torna gradualmente alla normalità” . La Clark dopo anni di studi in laboratorio afferma che, per ammalarsi di cancro, si deve contrarre questo parassita…!
Questa teoria, suffragata da serie di sue sperimentazioni e ricerche sul campo, è fondamentale per comprendere l’ eziologia di molte patologie e non solo quelle  degenerative. Le ho definite nel titolo di un mio libro come “patologie occulte”, appunto perché occultate o nascoste dalla cecità e dalle superstizioni scientifiche, da visioni non sempre limpide a causa di una cultura distorta.
Visioni, quindi, perlomeno incomplete, delle attuali ricerche biomediche, che lasciano perpessi con molte ombre e poche luci…
Si potrebbe fare molto di più…