Troppa “materialità” insieme ad una mancanza di “sensibilità spirituale”, una visione poco etica della Vita e della Natura, un vita oltremodo stressante ed assurda, un inquinamento “pubblicitario” senza scrupoli e, non ultima, l’ignoranza dell’uomo ( da cui la conseguente confusione psichica), potranno condurre l’umanità a vere e proprie “confusioni” nutrizionali.
Questo enorme marasma porta, spesso senza saperlo, ad una scelta incongrua e incosciente degli alimenti con i quali cibarsi, ad un’abominevole confusione circa gli abbinamenti alimentari e la qualità degli stessi.
Questi disorientamenti e confusioni conducono, a lungo andare, a stati di alterazione della nostra “materia” interna e quindi a disequilibri più o meno patologici.
Si dovrà, per impostare una corretta dieta alimentare, conoscere perfettamente le necessità individuali, tenendo presente l’età, il sesso, la professione, e le particolari tipizzazioni psicobiologiche ed energetiche dei soggetti e conoscere bene le proprietà nascoste degli alimenti, non solo cioè per quanto riguarda il relativo contenuto chimico, biochimico, nutrizionale, in altre parole “materiale”, ma soprattutto le proprietà bioenergetiche e vibrazionali, nonché “spirituali” degli alimenti stessi.
Come risaputo, infatti, non ci si ciba assolutamente di “materia” per produrre l’energia che serve per vivere, sarebbe oltremodo dispendioso per la “macchina”uomo.
La verità è che si “estrae” con un processo quasi “alchemico”, dalla materia stessa di cui ci si nutre, l’energia necessaria per vivere, muoverci, procreare ed evolvere armonicamente.
La teoria dei “biofotoni” delineata dal fisico tedesco F. Popp ne è la prova tangibile e sta alla base della medicina vibrazionale. A tal riguardo propongo una tabella in cui vengono indicati i valori energetici di alcuni alimenti in unità di misura U.B. (unità Bovis) ideati dal fisico francese L.Bovis, secondo la lunghezza d’onda espressa in Angstrom (1 Angstrom=1 U.B.).
Proprio grazie alla fisica quantistica sta nascendo una nuova scienza dell’alimentazione che determinerà una rifondazione della Dietologia e del Nutrizionismo.
Alimenti superiori (10.000 – 6500 Å.o U.B.)
Polpa e succo di frutta, pane integrale, cereali integrali e pasticceria casalinga, semi oleoginosi più il loro olio, quasi tutte le verdure crude o cotte a vapore, qualche prodotto di origine animale, pesce e frutti di mare freschi e crudi, uova di giornata, yogurt con fermenti vivi, germogli, ecc…
Alimenti di sostegno (6500 – 3000 Å. o U.B.)
Latte fresco, latticini freschissimi come la ricotta, burro fresco, uova, miele integrale purissimo, zucchero di canna grezza, vino non pastorizzato, legumi cotti in acqua bollente, pesce di mare fresco e cotto, ecc….
Alimenti inferiori (300-400 Å. o U.B.)
Carne cruda o cotta, frattaglie, salumi di quindici giorni o più, latte bollito o ad alta conservazione, caffè, the, cioccolata, marmellata con conservanti e zucchero, pane bianco lievitato soprattutto chimicamente, formaggi fermentati, ecc…
Alimenti morti (non emettono alcuna radiazione apprezzabile da 50 Å. o U.B.)
Conserve, vino pastorizzato, additivi chimici e coloranti, essenze chimiche ed aromi artificiali, margarina, alcool, grappa, liquori, zucchero raffinato, farina raffinata, pasta non fresca, ecc…
Mai scendere sotto i 6500 A o U.B. in quanto è la “vibrazione” limite sotto la quale le nostre cellule si ammalano presto o tardi e non hanno energia sufficiente per i meccanismi vitali ottimali. Se ci si ciba di alimenti morti non avremo possibilità di vitalizzare il nostro corpo.
Alimentazione biologica-biodinamica
Per ottenere cibi sani e carichi di “energia” si dovrebbe, innanzitutto, partire dal terreno in cui coltivare il nostro cibo, rinunciando a ciò che potrebbe determinare un’alterazione dei principi vitali e delle bioinformazioni in essi racchiuse.
Una sana alimentazione dovrà quindi essere biologica e biodinamica, ricca di alimenti “vivi” (sopra i 6500 bovis) e privi di conservanti, coloranti, insetticidi, metalli pesanti, pesticidi e sostanze innaturali. Da gradire sono i cereali ed i vegetali provenienti da coltivazioni biologiche e biodinamiche, soprattutto quelle organizzate secondo i criteri dettati da Rudolph Steiner.
Lo stesso dicasi per verdura, frutta e vegetali tutti.
Poco per volta sono, purtroppo, scomparsi dalla vostra tavola alcuni elementi o micronutrienti indispensabili alla salute cellulare quali alcuni minerali tra cui il Magnesio, importantissimo minerale fondamentale per il ciclo di Krebs e la produzione di ATP (cioè di energia) nonché per il corretto funzionamento muscolare e della memoria. Il Magnesio è sottratto ai terreni a causa di madornali errori di concimazione e coltivazione dei campi, come pure alcuni catalizzatori (tra cui il Selenio) gli acidi grassi polinsaturi, vitamine, provitamine, oligo-elementi ed altro ancora.
Ho riscontrato per contro, nella popolazione attuale, un consumo indiscriminato di proteine di origine animale, di zucchero bianco, di cibi iper-raffinati, di grassi animali di acidi grassi saturi, di alimenti cioè privi di “energia” che creano acidosi intestinale e che sta creando importanti patologie tra i quali è manifesto a tutti l’aumento dell’obesità soprattutto infantile.
Vi metto inoltre in guardia verso tutto ciò che non è fatto da madre “Natura” e che potrebbe essere potenzialmente un pericoloso boomerang per la salute del pianeta, vedi gli OGM ed affini.
Raccomando, parlando di procedimenti innaturali e pericolosi, di evitate la cottura con forni a microonde, evitando anche gli alberghi e ristoranti che utilizzano tale tecnologia.
L’acqua, inoltre, che costituisce quasi l’80% del nostro corpo fisico dovrebbe essere rivalutata, indicandola come la nostra prima medicina e primo alimento e suggerendo, per ciascun individuo, il tipo di acqua, la composizione, l’acidità o alcalinità ecc…Cosa che nessun medico prende mai in considerazione. Pensate che molte malattie come cellulite, ipertensione, obesità, invecchiamento precoce ecc…sono spesso dovute a problemi di mancato apporto acqueo nell’organismo.
Ricapitolando posso indicarvi i seguenti e basilari:
PRINCIPI FONDAMENTALI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE
Una volta giunti a tavola è consigliabile rilassarsi per qualche minuto. Sarebbe, inoltre, buona regola vivere in sé o insieme alla famiglia un momento di preghiera e di gratitudine verso il dono spirituale, materiale ed energetico ricevuto attraverso il cibo. Trovato questo momento di tranquillità e riflessione iniziare il pasto masticando molto e lentamente ogni tipo di cibo. Una buona masticazione permette di triturare e di insalivare bene il cibo così da favorire deglutizione e digestione. Soprattutto significa riflettere su ciò che stiamo facendo, prendere coscienza che i cibi ingeriti fanno parte di noi. Non sono solo molecole e materia ma sono anche energia ed informazioni vitali per la nostra vitalità cellulare.
Possibilmente non bere o bere pochissimo durante i pasti. I liquidi assunti, preferibilmente dopo il pasto, andrebbero sorseggiati lentamente ed assaporati a lungo.
E’ raccomandabile consumare alimenti il più possibile freschi, crudi, vivi, integrali o semi integrali non manipolati, provenienti da colture biologiche o biodinamiche.
Frutta e verdura fresche e di stagione.
-La verdura cruda va mangiata prima dei pasti
-La frutta cruda va mangiata lontano dai pasti, da sola e meglio se di un’unica qualità per volta.
-Associare gli alimenti nel modo più corretto possibile (carboidrati meglio alla mattina e proteine meglio alla sera).
Il più semplice modo è questo:
Prima colazione: frutta fresca di stagione eventualmente succo di frutta o spremute. Si possono aggiungere, insieme alle spremute, particolari integratori alimentari come Aktiv (Natural Point) o prepararsi un piatto di Morgenstund (Jentschura).
Lontano dai pasti: piccole quantità di centrifugati di frutta o verdura fatti al momento oppure frutta fresca o secca oppure Yogurt biologico bianco.
Ai pasti: primo piatto di ortaggi misti crudi conditi con olio extra vergine di oliva e sale marino integrale (aceto di mele o limone).
L’alimento crudo deve precedere sempre quello cotto per favorire una corretta secrezione degli enzimi digestivi. Il secondo piatto è uno di questi elementi a scelta:
Formaggi freschi meglio ricotte, uova, semi oleosi, legumi, cereali integrali più, come contorno, verdure cotte al vapore, alla griglia od al forno.
Sarebbe meglio far seguire alle verdure crude un solo tipo di alimento cioè o solo uova freschissime bio o solo formaggi o solo cereali.
Una buona regola è quella di non mescolare, in uno stesso piatto, troppi alimenti; in tal modo evitiamo inopportune associazioni che possono generare reazioni dannose quali ritardi digestivi, fermentazioni, pesantezze, gonfiori, cefalea, sonnolenza, stipsi, oltre ad una cattiva utilizzazione dei principi nutrizionali.
ALIMENTI DA EVITARE, il più possibile!
CARNI ED INSACCATI
Il tradizionale consumo di carne e specialmente quella degli animali a quattro zampe, maiale ed insaccati è da considerarsi un’errata e deleteria abitudine alimentare. Vedi ricerche sul “maiale non in tavola” pubblicate sul sito: www.viacavaclaudio.it/nutrizione
Le proteine derivate da tali alimenti sono eccessivamente stimolanti, impegnano oltremodo la digestione e non sono mai completamente utilizzate; sovraffaticano l’organismo in un impegnativo processo di demolizione ed eliminazione, dal quale residuano comunque numerose scorie tossiche.
L’intestino umano è molto più lungo di quello degli animali carnivori, la carene decomposta vi ristagna dando luogo a putrefazione; inoltre l’uomo non possiede denti acuminati per addentare e dilaniare le carni ed è sprovvisto di zampe ed artigli per afferrare le prede.
Durante il processo di digestione della carne si formano sostanze tossiche (cadaverina, putrescina, indolo, scatolo, acido urico ecc…) e sostanze cancerogene che portano ad una maggior incidenza delle malattie maligne specie dell’ultima parte dell’intestino.
Da tali semplici considerazioni si comprende facilmente come l’uomo sembri non essere biologicamente e fisiologicamente adatto a nutrirsi delle carni animali.
Per l’organismo umano le migliori proteine sono quelle derivate dai vegetali (cereali, semi oleosi, legumi), dai derivati del latte (tranne che in caso di intolleranze gravi) e delle uova.
In 100 gr. di carne ci sono 12/18 gr. di proteine, circa la stessa quantità presente nei cereali integrali, mentre nei legumi (lenticchie, fagioli, soia ecc…) e nei formaggi ve ne sono addirittura 25-35 gr. circa a parità di peso.
ZUCCHERO BIANCO
Lo zucchero raffinato viene ottenuto attraverso un procedimento chimico che prevede trattamenti con calce ed anidride solforosa, processi di concentrazione, cottura e quindi di raffinazione per conferire il “candore cristallino” necessario soprattutto alla pubblicità di vendita (ciò che è candido è puro, materno e quindi buono e santo). Tutto ciò ha però come risultato la vendita di un prodotto morto, devitalizzato. Una volta introdotto nel nostro organismo, questo zucchero industriale, si comporta come un veleno che brucia e rinsecchisce l’apparato digerente alterando l’assimilazione di tutti gli alimenti (è infatti l’unico alimento di uso comune che è privo di acqua, cioè anidro) come è facile immaginare essendo anidro. La sua azione dannosa si esplica in altri vari modi:
-Il suo rapidissimo assorbimento intestinale determina nel sangue repentini sbalzi glicemici e quindi di insulina, ormone secreto dal pancreas, provocando una progressiva insufficienza di quest’ultimo ponendo le premesse per un possibile sviluppo della malattia diabetica.
-Altera il metabolismo dei grassi, aumentando il tasso di lipidi nel sangue, compreso il colesterolo, principale agente incriminato nelle lesioni arteriosclerotiche dell’apparato cardio-circolatorio.
-E’ un ottimo nutrimento anche dei tessuti cancerosi che proliferano bene in sua presenza. -Determina un eccesso di processi fermentativi intestinali.
-Inibisce fortemente l’azione delle vitamine del complesso B.
-Promuove lo sviluppo di una flora batterica orale in grado di attaccare lo smalto dentale favorendo la formazione della placca gengivale e delle carie.
DOLCIUMI
Le creme, i pasticcini, le torte, i gelati, il cioccolato, i dolciumi, ecc…oltre a contenere zuccheri, farine raffinate e grassi animali (finanche lo strutto cioè il grasso di maiale) sono oggetto di svariate manipolazioni industriali per l’abbondante quanto, a volte, superflua aggiunta di coloranti, conservanti ed edulcoranti, sostanze chimiche lontane dalla natura e quindi dall’uomo.
Tali cibi sono “morti” e quindi caricano l’organismo di un lavoro inopportuno di detossicazione ed eliminazione, abbassano il tasso vibratorio degli alimenti per cui molte volte, dopo l’ingestione di certi cibi a basso tenore vibratorio (sotto i 6.000 U.Bovis), ci sentiamo fiacchi e spossati, senza energia; ma soprattutto alterano l’habitat dei processi digestivi dando luogo a fenomeni fermentativi abnormi, con tutte le ovvie conseguenze provocando forme di “disbiosi” intestinale.
CAFFE’, TEA, CACAO E SIMILI
Queste sostanze non sono in realtà dei veri e propri alimenti; sono entrate nell’alimentazione comune come stimolanti di quelle funzioni che l’organismo non riesce a svolgere fisiologicamente.
Ne è un esempio il caffè dopo il pranzo senza il quale sembra che non si riesca più a digerire o defecare, oppure i nervini (tea, caffè, cacao) presi al risveglio o quando ci si deve impegnare in attività intellettive e la mente non è sufficientemente attenta.
Tali sostanze esercitano, se assunte in dosi eccessive(una tazzina al dì può andare bene, così come una tazza di te al pomeriggio), un’incongrua eccitazione sul sistema nervoso che a sua volta reagisce attivando meccanismi di attacco e difesa, che apparterrebbero più al mondo animale che all’uomo. Si perpetua in tal modo un depauperamento delle riserve energetiche dell’organismo, rendendo quest’ultimo maggiormente vulnerabile ed avviandolo verso un invecchiamento precoce con la produzione di radicali liberi.
Queste sostanze hanno un’azione diretta sulla secrezione gastrica, sul ritmo cardiaco e sulla pressione sanguigna, promovendo il dilagare delle malattie sociali contemporanee sulle quali le solite ditte farmaceutiche ingrassano perpetuando la sterilizzazione del già carente bagaglio vitale dell’uomo.
Gastriti, ulcere gastriche e duodenali, tachicardie, aritmie e spasmi dei vasi del cuore e del cervello, infarti cardiaci, ictus cerebrali, eretismo nervoso, insonnie e stati ansiosi sono evidenti morbosi che potrebbero essere facilmente curati dalla ricerca di un’igiene di vita sana e da un’alimentazione fresca e vitale.
ALCOLICI
Il vino, la birra, i superalcolici, i liquori casalinghi e tutte le bevande contenenti alcool dovrebbero essere categoricamente eliminati da una dieta che voglia dirsi veramente sana. L’alcool è un conservante e per svolgere tale azione deve scacciare la vita; per tale ragione determina dapprima irritazione e quindi distruzione delle mucose dal canale alimentare con una diminuzione dell’assorbimento di importanti sostanze quali le vitamine del complesso B. L’eccessivo apporto calorico, inoltre, (900 calorie per 100gr.) spegne lo stimolo della fame presupposto base di una incongrua nutrizione.
Il bersaglio preferenziale dell’alcool è il fegato sul quale, attraverso la stimolazione di determinati enzimi, la produzione di “aldeidi” ed una maggiore azione tossica diretta determina una citolisi (cioè morte cellulare ), portando anche all’insufficienza epatica e alla cirrosi epatica.
Oltre a ciò l’alcool produce una seria acidificazione del sangue compromettendo le facoltà percettive ed intellettive (demenza) e predisponendo nel contempo ad importanti malattie di deposito quali: gotta, artriti, artrosi ed arteriosclerosi.
BIBITE, BEVANDE GASSATE E SUCCHI INDUSTRIALI
Sono alimenti soggetti a numerose manipolazioni e sofisticazioni chimiche per l’aggiunta di conservanti, coloranti, dolcificanti e spesso per la loro preparazione vengono utilizzate sostanze di scarto. Le bibite gassate, inoltre, contengono anidride carbonica ed altri tipi di gas chimici che alterano il processo digestivo, irritano le mucose gastrointestinali, dilatano lo stomaco favorendo, a volte, la penetrazione di sostanze tossiche.
Basti pensare alle diffusissime bevande contenenti acido ortofosforico e caffeina che oltre a dare eccitazione producono una pericolosa intossicazione da fosforo, della quale possiamo notare gli effetti sul comportamento di certi bambini irrequieti e “fosforici”(vedi i principi e le tipologie Omeopatiche).
EVITARE L’USO DI GRASSI FRITTI, SIA DI ORIGINE ANIMALE CHE VEGETALE
La cottura determina l’ossidazione dei legami insaturi dei grassi vegetali; inoltre più è prolungata l’esposizione di calore, maggiore è la produzione delle acroleine, tossine particolarmente dannose per il fegato.
CIBI IN SCATOLA E CONSERVATI
Qualsiasi sia l’alimento inscatolato, questo subisce vari processi di manipolazione, dalla semplice cottura all’aggiunta di additivi per esaltarne il sapore, l’odore, il gusto, nonché di conservanti come ad esempio la formalina presente in certi formaggi. Questi prodotti contengono inoltre una quantità variabile di sostanze dolcificanti o di zuccheri chimici raffinatissimi quali fruttosio, levulosio, destrosio, ecc…i cui effetti deleteri dei quali sono già stati ricordati. Non è da sottovalutare inoltre la nocività delle sostanze o delle particelle metalliche o di superficie dei contenitori in latta fine o plastica.
ALIMENTI RAFFINATI
Farina, pasta, riso ed altri cereali raffinati sono cibi altamente squilibrati e privi di componenti importanti, anzi fondamentali quali la cellulosa indigeribile, taluni sali minerali ed il germe che è la parte più vitale della pianta. Sono cibi morti ai quali vengono spesso e volentieri aggiunti antibiotici e conservanti. L’uso abituale di cibi raffinati può portare a patologie da carenza perché alterano il processo digestivo, causano putrefazioni intestinali, depauperamento delle vitamine essenziali e provocando seri danni alla mucosa intestinale in particolare del colon.
SALE RAFFINATO
E’ un prodotto devitalizzato a bassa energia contenente quasi esclusivamente cloruro di sodio (NaCl). Subisce lavorazioni e manipolazioni a causa delle quali viene privato di quasi tutti i sali minerali che lo compongono, viene sbiancato chimicamente ed addizionato con il carbonato di magnesio. E’ meglio pertanto usare il sale integrale marino (quello italiano, dell’oceano atlantico ma anche quello antichissimo estratto da millenni alle falde dell’Himalaya) perché contiene tutti gli oligoelementi necessari all’equilibrio minerale del vostro sangue.
L’eccesso di sale nell’organismo viene eliminato attraverso le urine ed il sudore; i reni in particolare possono risentire di un continuo superlavoro ed andare in esaurimento.
E’ ritenuto anche responsabile dell’insorgere di numerose affezioni cardiovascolari, non ultima l’ipertensione; può favorire inoltre anemie, dislipidemie, iperazotemia, caduta dei capelli ed anche carie dentarie.
Non è necessario aggiungere troppo sale ai cibi; le verdure ad esempio ne contengono una quantità ottimale, anche se il largo uso dei concimi potassici tenderebbe oggi a produrre degli squilibri salini in molti vegetali.
DADI CONTENENTI GLUTAMMATO MONOSODICO
Bisogna fare molta attenzione nella scelta dei dadi (anche se vegetali!!) nei quali come esaltatore di sapidità viene spesso usato il glutammato monosodico, questa è una sostanza molto tossica soprattutto a livello nervoso e cerebrale. Anche i dadi naturali sono quindi da usare con prudenza e moderazione.
ALIMENTI SCONSIGLIATI AI MALATI E TOLLERATI DAI SANI:
Pomodori, peperoni, melanzane, uova, patate, funghi, latte, formaggi stagionati, legumi.
ALIMENTI DA ADOTTARE sempre.
I cibi dovrebbero provenire quanto più possibile da coltivazioni biologiche o biodinamiche, che si caratterizzano per l’impiego di concimi organici e minerali naturali, escludendo l’uso di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, ecc…
Questo è estremamente importante, poiché i cibi coltivati e trattati chimicamente, oltre a caricare l’organismo di sostanze dannose, sono altamente squilibrati nonostante la loro invitante apparenza; questo loro squilibrio energetico si ripercuote inevitabilmente nell’organismo che li assume.
Inoltre nei cibi biologici il valore nutritivo vibrazionale ed energetico, a parità di peso, è notevolmente superiore.
ALIMENTI CONSIGLIATI:
- Tutte le verdure e gli ortaggi di stagione
- Tutta la frutta fresca di stagione e la frutta seccata (disidratata)
- Semi oleosi (mandorle, nocciole, noci, pinoli, semi di zucca, girasole, lino, sesamo, papavero, ecc…) che sono anche proteici.
- Yogurt, kefir, siero di latte, ricotte, latte acido e, se tollerati, tutti i formaggi non fermentati, o stagionati meglio di capra/pecora
- Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
- Tutti i cereali integrali (frumento, mais, riso, avena, grano saraceno, miglio, segala), anche in fiocchi e farine integrali.
BERE SOPRATTUTTO TANTA BUONA ACQUA
Siamo costituiti per l’80% di acqua quindi questa è la prima nostra medicina, ricordarlo.
Bere molta acqua naturale non in bottiglia. L’acqua confezionata in bottiglie, soprattutto di plastica, è da considerarsi a tutti gli effetti acqua stagnante e può rimanere nei depositi delle ditte distributrici anche dei mesi, magari sotto il solleone perdendo carica vitale e caricandosi di energie non propriamente biologiche.
Bere almeno otto-nove bicchieroni di acqua pura al dì, suddivisi nella giornata, al mattino al risveglio, metà mattina nel pomeriggio fino alle 19.
Attenti al Cloro è una sostanza tossica in alte dosi e non solo per ingestione!
Munirsi di un buon depuratore o purificatore dell’acqua del rubinetto con un vitalizzatore o bioenergizzatore adeguato all’impianto ed all’uso alimentare o casalingo (ad esempio, tra i migliori, i filtri Carbonit importati dalla Germania dalla Biomed di Ancona).
Buona vita e buona alimentazione