PRANOTERAPIA, MASSAGGI E TERAPIE CORPOREE. I POTENZIALI RISCHI A CUI SI SOTTOPONGONO TERAPEUTA E CLIENTE

La pranoterapia, il massaggio e tutte le terapie corporee e psicocorporee, se usati senza precauzioni, conoscenze e competenze, possono nuocere gravemente sia alla salute psicofisica dell’operatore che a quella del paziente.

Premesso che la vera causa della malattia risiede sempre nel malato stesso, è opportuno sottolineare che gli errori del passato e del presente ricadono, inevitabilmente e legittimamente, sul corpo fisico causandone indebolimenti e patologie più o meno gravi.

Il corpo fisico è, infatti, una perfetta copia di quello eterico; quest’ultimo veicola, nel corpo fisico, in concordanza con le leggi ed energie cosmiche, sia le forze spirituali che quelle biofisiche necessarie alla sua conservazione ed evoluzione.

Ogni cellula od organulo del corpo fisico possiede, come risaputo, un doppione eterico; se “la cellula od organulo eterico” è sano, anche quello corrispondente materiale lo sarà.

I pensieri, i sentimenti, i desideri e le aspirazioni influiscono continuamente sul nostro corpo vitale; Feuerbach diceva infatti:

“Noi siamo quello che mangiamo e diventiamo quello che pensiamo”.

Quando un organo si ammala o subisce un trauma, il corrispondente organo eterico ne soffrirà similmente. L’organismo intraprende sempre un tentativo naturale di guarigione tanto che anche Goethe, grande osservatore della natura dell’uomo, affermava nei suoi scritti: ”La più grande fortuna, sulla terra, non è essere sano ma riuscire a guarire”.

 La sofferenza, la paura e l’indebolimento bioenergetico condurranno il malato ad un percorso di purificazione mentale e morale che stimolerà la produzione, tramite le vibrazioni di sofferenza, di specifiche e particolari biofrequenze di risonanza (definibili risonanze di guarigione); queste ultime  stimoleranno ghiandole neuro-secretrici di particolari siti cerebrali atti a stimolare la cosiddetta psicobiologia del processo di guarigione. La malattia gli fornirà, quindi, la possibilità di ristabilire lo stato di salute ed equilibrio anche nel doppione eterico che è quello che, in fin dei conti, gestisce i processi vitali.

Se il tentativo non fallisce e cioè il corpo eterico si riequilibra, la guarigione fisica è solo questione di tempo, a meno che gli organi non siano troppo danneggiati o mancanti (attenzione quindi alla facilità con cui si eseguono interventi chirurgici superflui o trapianti d’organo, donazioni del sangue ecc…suggeriti troppo spesso da coloro che non conoscono il significato dell’esistenza e della Vita).

Un medico illuminato od un naturopata possono essere di grande aiuto nel processo di ristabilimento delle funzioni biologiche, consigliando al paziente una dieta, terapie naturali, rimedi biologici ed altri mezzi, tratti dal mondo della natura, che non indeboliscano i processi vitali fondamentali, ma anzi li rafforzino.

L’intelligenza e la consapevolezza sono le principali armi che possono aiutare il paziente a guarire, insieme alla forza vitale insita, in vari gradi, in ciascuno di noi.

Quando qualcuno, sia medico o naturopata, pranoterapeuta o ciarlatano oppure profano, interferisce nei meccanismi di interfaccia fisico-eterica, cioè nelle funzioni oscillatorie fondamentali e più delicate dell’uomo, in quelle relative allo stato bioelettronico informativo e frequenziale, commette sempre un errore, anche se le conseguenze non appaiono immediatamente, o non sono visibili.

Un vero terapeuta “guaritore” può, certamente, fare molto per un malato ma non commetterà mai l’errore di interferire, utilizzando i propri codici bioinformativi  con quelli evolutivi e personali del sofferente, con le sue funzioni vitali fondamentali nonché con le forze eteriche del suo stato d’essere.

I pranoterapeuti od i massaggiatori, ignari ed inconsapevoli, “imponendo le mani” su di una persona in realtà mettono, pericolosamente, in contatto i propri codici bioinformativi, le proprie oscillazioni personali, vale a dire la propria struttura bioelettronica (leggi codici di collegamento con il proprio corpo astrale, causale ecc…) con i codici vitali e personali dell’ammalato ricevente, (sarebbe come consegnare ad un esperto “hacker” la password del proprio PC). In pratica il terapista inserisce, nel corpo del malato, attraverso le classiche tecniche di massaggio od i passi pranoterapici, le proprie vibrazioni eteriche e riceve dal malato (vedi le leggi di biorisonanza e le leggi della fisica quantistica), le vibrazioni patologiche e le sue informazioni malate e disarmoniche.

Senza la comprensione diretta e profonda di queste leggi e senza una conoscenza dei codici vitali fondamentali, delle cause profonde e dei perché della malattia, il pranoterapista ed il massaggiatore vanno incontro a grossi pericoli producendo danni a se stesso ed al malato (ed anche alla società).

Il corpo eterico dell’operatore, in un certo senso, si sostituirebbe al corpo eterico del paziente e in questo modo andrebbe a forzare ed a manomettere, a vari livelli d’intensità e secondo la potenza bioenergetica individuale, le sue oscillazioni ed i suoi codici bioinformativi, intervenendo quindi prepotentemente nei meccanismi di guarigione ed evoluzione sia fisici che spirituali.

Quest’evento provoca sempre un’ importante interferenza e perturbazione nelle oscillazioni biologiche e vitali del malato e vi è la possibilità di creare con lui un legame perverso ed indesiderabile; il pranoterapeuta ed il massaggiatore andrebbero inoltre incontro al pericolo di caricarsi, nel miglior dei modi, delle disarmonie del malato ma nel peggiore dei casi del karma dello stesso e dovrà, presto o tardi, pagar caro questa pratica con sofferenze, malattie e tribolazioni.  

Il metodo di intervento terapeutico praticato dal pranoterapista o “magnetizzatore”, è simile a quello del massaggiatore bioenergetico, in parole povere, consiste praticamente nell’”estrarre” dal paziente il “fluido malato” e nel sostituirlo col proprio “fluido sano” come è stato evidenziato, di certo scenograficamente, nel film “Il miglio verde” di Stephen King. Secondo i principi fondati su antiche sapienze mediche, rilette fra l’altro da Rudolf Steiner e dalla medicina antroposofica, si può affermare che “il fluido malato”, composto da “eteri”, sale lungo le braccia del terapista e si mescola con la sostanza eterica del suo organismo”. In pratica le oscillazioni biofrequenziali del malato, con informazioni secondo il codice biologico, vanno ad incrociarsi con quelle dell’operatore e vi sarà una sovrapposizione ed interferenza di informazioni; prevarranno ovviamente quelle con un “segnale” più forte e interferiranno nelle funzioni elettromagnetiche vitali.

Il pranoterapista ed il massaggiatore tenterebbero, secondo l’insegnamento ingenuo e banale di alcune scuole di formazione, di disfarsi di una parte del fluido malato scotendosi e lavandosi le braccia in acqua corrente.

Il risultato di questo scotimento delle mani e delle braccia è però solo parziale, giacché il “fluido” malato (cioè le frequenze parassite di una certa influenza e potenza), non può più essere eliminato tanto facilmente perché si diffonde nelle cellule deputate a decifrare le oscillazioni con codici biologici, sparse per tutto il corpo, creando un meccanismo a cascata. Il terapista, grazie alla forza di biocompensazione naturale, dovrà ingaggiare una lotta contro i miasmi e le vibrazioni nocive introdotte nel suo organismo; quest’ultimo tuttavia, per quanto robusto e vitale possa essere, finirà infallibilmente per divenire vittima di questo continuo e sottile avvelenamento biologico ed informativo.

Tutti i pranoterapeuti ed i massaggiatori, senza eccezione, saranno, prima o poi, vittime della loro professione. Gli effetti più comuni sono depressioni e malattie nervose, insonnie, paure immotivate, patologie respiratorie e polmonari fino ad arrivare, con il tempo, anche a malattie cronico-degenerative.

Solo una grande pratica spirituale, la conoscenza e l’utilizzo della medicina vibrazionale e delle strumentazioni biofisiche di protezione, potranno abilitare questi terapisti a tal genere di professione preservandogli dai grandi rischi biologici e spirituali.

Considerando il fine a volte altruistico di tali professioni, potremmo anche testimoniare una certa ammirazione per questi “guaritori”, proponendoli per benemerenze sociali o religiose se queste pratiche non implicassero anche un grave pericolo per il malato.

Ragionando secondo i dettami delle medicine animistiche (alle quali, fra l’altro, si ricollegano quasi tutte le scuole di pranoterapia e massaggio) ed i principi antroposofici, si può affermare che il fluido malato è estratto dal paziente con l’imposizione delle mani; tale fluido non è mai allo stato semplice, ma è sempre mescolato con i cosiddetti eteri sani, che vengono estratti continuamente dall’atmosfera (etere) e trasmutati dalle ghiandole a secrezione interna in una vibrazione appropriata ad ogni individuo per essere da questo assimilati.

Il fluido del paziente tolto dal pranoterapeuta o massaggiatore é, di conseguenza, mescolato con forze eteriche che devono ancora compiere il loro naturale lavoro nell’organismo e da questo ne consegue che gli organi a secrezione interna sono forzati e sovraccaricati. Inoltre, le forze eteriche che il terapista “magnetizzatore” trasferisce dal suo organismo a quello del paziente sono così specifiche, individuali e graduate ed il loro modo vibratorio è così particolare, che non potranno mai alleviare le funzioni degli organi a secrezione interna del malato, ma causeranno una totale disorganizzazione. Verrà creato, quindi, un vincolo assolutamente indesiderabile fra il terapista ed il malato che potrà generare un’associazione innaturale dei due corpi eterici e dei loro codici informativi fisici e spirituali, con spiacevoli conseguenze per entrambi.

Altri pericoli potenziali, per i malati e per gli operatori, provengono dai locali adibiti a studio professionale nei quali i pranoterapisti ed i massaggiatori credono di aiutare e curare i loro pazienti; questi locali, anche se costruiti ed arredati secondo i sani principi della bioarchitettura, diventano presto dei depositi di onde di forma malate ed insalubri.

Una semplice investigazione radioestesica ed esoterica rivela istantaneamente che gli eteri estratti dal paziente e rigettati dal pranoterapeuta nell’atmosfera formano una massa nebulosa e spessa, di un colore simile al grigio-ferro che ricopre, come un tappeto, il pavimento delle stanze e si addensa negli angoli del soffitto, angoli che si possono notare essere sempre più scuri e sporchi del resto delle pareti per un processo fisico di addensamento, a causa della loro geometria, di ogni genere di particelle e di ioni.

In questa massa, che è misurabile e può arrivare talvolta al ginocchio, brulica una grande quantità di “germi eterici” molto pericolosi e sono misurabili frequenze ed oscillazioni basse e patologiche il cui valore in Unità Bovis (UB), a volte, non supera 1.500 o 2.000 UB.

Qui verrebbero “curati” i malati che, magari guariti da un disturbo lieve, si portano a casa come “regalo” i germi o le bioinformazioni di altri mali, ai quali eventualmente sono organicamente predisposti; quando più tardi si riammaleranno, chi farà loro comprendere che sono vittime del sistema di guarigione pranoterapeutico o masso-terapeutico?

Le stesse conseguenze sono possibili anche quando il pranoterapeuta od il massaggiatore opera a domicilio. I terapeuti che hanno una vasta clientela possiedono un corpo eterico molto inquinato. L’esposizione a tali pericoli è causata soltanto dall’ignoranza del pubblico utente e delle scuole di formazione, privata o pubblica, per tutto ciò che riguarda le leggi esoteriche e biofisiche più elementari.

Ognuno, ovviamente, ha diritto di farsi aiutare o rovinare da chi vuole, fa parte del suo Karma, ma tali pratiche possono causare danni e minare la salute pubblica.

L’utente, non sospettando nulla di male in queste pratiche, corre pericoli a causa “dell’immondizia eterica” riversata in tal modo sulla comunità.

Questo pericolo è tanto più sinistro in quanto nessuno può controllarne gli effetti e nessuno può, in caso di malattia contratta per i motivi elencati, scoprire la minima traccia della causa effettiva. La più primitiva forma di medicina ortodossa è preferibile a simili pratiche utilizzate, quasi sempre, da buoni ma purtroppo ignari terapisti.

Secondo la visione della Medicina Tradizionale Cinese, tanto per ribadire quanti errori si fanno quando non si conoscono i termini e le leggi delle energie sottili, non è con il “Qi” (energia vitale) che si dovrebbe curare, ma con il “Gong” (vale a dire il “Qi” sublimato e concentrato) che, secondo l’ottica orientale buddista e taoista, solo una persona assai avanzata nella via spirituale può ed ha diritto di utilizzare.

Fanno eccezione episodi sporadici di  guarigione, dove situazioni eccezionali permettono all’operatore, tramite la forza dell’amore, di andare oltre ogni barriera e pericolo; ma restano, com’è stato osservato, casi rari ed episodici.

Anche Atreya, autore di un interessante testo di pranoterapia, da poco edito dalle Edizioni “Il Punto d’Incontro” di Parigi, ha messo in guardia dai pericoli derivati da tale pratica. Va comunque tenuto presente che terapeuta e paziente formano in ogni caso un campo energetico unico, nella sessione terapeutica, e che le forze pensiero (onde di forma pensiero) del terapeuta sembra creino un particolare campo vibrazionale ed informato, (potente se accompagnato da sentimenti di generosità, compassione, comprensione ed amore) successivo, nel tempo, ai rimedi prescritti, quasi queste forme pensiero fossero “materiali e fisiche” e si comportassero da catalizzatori d’attivazione d’efficacia dei rimedi stessi. Si ritiene sia questo il segreto dell’operato particolare, quasi magico, di certi medici, naturopati, omeopati e straordinari diagnosti e terapeuti come ad esempio il Dr. Edwart Bach che, con i suoi rimedi dolci, riusciva ad andare ben al di là dell’aspetto psicosomatico. Per comprendere l’importanza delle forme pensiero si rimanda alla biografia del guaritore cipriota “Daskalos“, che ha lasciato il corpo pochi anni fa: “Il Mago di Strovolos”, sempre delle Edizioni “Il Punto d’Incontro”.

L’aspetto esoterico della guarigione ed il metodo per rinforzare i corpi sottili sono ben e facilmente illustrati, secondo l’ottica buddista e taoista e, per quanto a conoscenza, anche dal grande maestro Li Hongzhi, vivente, nella sua opera: “Zhuan Falun“, a disposizione gratuitamente su internet (http://web.tiscali.it/falundafa/ZhuanFalun) che sottolinea, analogamente ad altri scienziati, spiritualisti od esoteristi, i pericoli della pranoterapia e di certi contatti o trattamenti con i corpi sottili e le forze vitali.

Secondo sia Daskalos che Li Hongzhi, i residui eterici sarebbero ben visibili da persone chiaroveggenti e lo stesso karma avrebbe una densità eterica “materiale” visibile nell’aura; da secoli è conosciuto in oriente come “Karma = corpo nero“, in opposizione al “De = corpo bianco” delle scuole di “Qi-Gong“, dell’Oriente, Asia e Cina.

I metodi e le tecniche dell’imposizione delle mani e del massaggio spirituale e bioenergetico non possono quindi essere insegnati nella vita profana ed universitaria, né si possono studiare culturalmente ed intellettualmente; questi insegnamenti sono di competenza di Illuminati Maestri Spirituali oppure di Scuole d’Iniziazione in cui nessuno può entrare senza la dovuta preparazione e la dignità richiesta.

Viene richiesto agli studenti l’impegno di un lungo e duro lavoro di ricerca e studi in Biologia, Anatomia, Fisiologia, Biofisica, Patologia organica ed esoterica, Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Ayurvedica e Tibetana, Astrologia, Alchimia, Radioestesia, Tecniche di Meditazione e Tecniche di Percezione ma soprattutto è obbligatorio, per tutti i futuri terapisti, un percorso interiore verso la “vera spiritualità”.

Potrete trovare ulteriori riferimenti in:

Onde Elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute”, Ed. Xenia di Claudio Viacava, e l’intramontabile volumetto: Medicina Vibrazionale, Ed. Lampis di Richard Gerber.

Le mie osservazioni e ricerche sulle terapia corporee e manuali si basano sui principi classici della Radionica e sugli studi dei fisici francesi A. Bovis e L.Turenne (vedi varie bibliografie) oltre che riferirsi agli studi sulle frequenze e bioinformazioni di Georges Lakhovsky, Nicholas Tesla ed il grande Albert Abrams specie nel suo rivoluzionario volume dal titolo“Human Energy”-“Electronic Radiations”S. Francisco 1914 app.. Osservazioni che anche gli scienziati francesi L.L. Gatline ed H. Atlan in “L’organisation biologique e la theorie de l’information”, Parigi 1972, ci hanno trasmesso, così come A. de Belizal e P.A. Morel in “Phisique Microvibratoire et forces invisibles”, Ed. Desforges (Paris). Più recentemente, il tedesco Bodo Koeler in “Terapia di informazione biofisica, Introduzione alla medicina quantica” Friburgo nov.1996( 142 refs) ci ha illuminato sul rapporto tra fisica quantistica ed informazioni frequenziali.

Ulteriori approfondimenti:

Atreya, 2011: “Prana, i segreti dell’energia vitale”. Ed. Il Punto d’Incontro, Vicenza.

Markides K.C, 2011: “Il Mago di Strovolos”. Ed. Il Punto d’Incontro, Vicenza.

Viacava Claudio: “Cronaca di una rinascita 2012 ?” scaricabile, gratuitamente, dal sito.