L’ARTE NATUROPATICA È L’ARTE DELLA NATURA: UN COMMENTO SEVERO E CRITICO SULLE SUPPONENZE DI CERTA SCIENZA…

In questi ultimi tempi, visto l’enorme sviluppo e la tanto sospirata riconsiderazione della Naturopatia e delle Medicine alternative o non convenzionali, ultimamente definite con il termine di Medicine complementari, negli utenti è nata la sensazione che si stia creando una certa confusione circa l’orientamento terapeutico, viste le centinaia di diverse metodiche ed i mille protocolli delle tecniche e terapie naturali…

Emerge soprattutto un notevole disorientamento, anche tra i medici tradizionali, a causa della diffusione indiscriminata di informazioni, sia da varie fonti scientifiche ortodosse o alternative sia da varie fonti editoriali, su come mantenere la salute con l’aiuto di mezzi biologici e naturali.

Queste informazioni sono spesso complicate e complesse, a volte si fanno contraddittorie o lacunose ed a volte, invero, sono poco scientifiche o addirittura errate. Il “condimento” ideologico è quasi sempre una buona dose di allarmismo, a volte innegabilmente giustificato ma, altre volte, francamente ingiustificato, che fa quasi sempre breccia nell’animo sensibile di chi vorrebbe avvicinarsi o curarsi con le terapie dolci e naturali ma trova, in questo difficile percorso di ricerca della salute e della consapevolezza, interrogativi su interrogativi, domande su domande a cui non sa o non può rispondere.
Chiede allora consiglio ad un presunto esperto in materia di salute naturale, molto spesso rivolgendosi ai numerosi “cialtroni”, che abbondano in questo campo (attendiamo da vent’anni una legge od una regolamentazione seria del settore) oppure ai Farmacisti quasi sempre ignari dei principi base della Medicina della Natura quindi, non ricevendo risposte soddisfacenti o logiche, ricorre ai detentori della scienza ortodossa cioè i medici di base, reputando che questi siano all’altezza di capire il “senso” filosofico e terapeutico delle medicine non convenzionali così come il significato dell’omeopatia, della naturopatia, della spagiria o della reflessologia, della fitoterapia.
La maggioranza di tali medici, per convinzione culturale, accademica e spesso per un mal celato senso di superiorità, rifiutano contatti anche puramente informativi con l’Erborista od il Naturopata.
Questi professionisti della medicina di base, certamente onesti (non oso pensare il contrario) e di certo preparati nella loro scienza, non sono in grado di dare alcuna risposta valida, tutti presi nella burocrazia del loro lavoro e privi di informazioni adeguate anche perchè triturati dagli informatori scientifici delle industrie farmaceutiche e dalle burocrazie del sistema sanitario.
Costoro, grazie a tali burocrazie ed altre ottusità, andranno purtroppo a tramutarsi, col tempo e con un’orrida metamorfosi, in quello che si suol definire il “medico della mutua” o “lo scrivano statale”.
Fino ad oggi le pratiche o tecniche chiamate Naturali o Naturopatiche e si sono sviluppate grazie al lavoro serio e costante dei Naturopati e degli Heilpracktiker (sia di provenienza medica che non) che, poco per volta e con pazienza, hanno educato la popolazione e fondato la vera medicina preventiva, senza controindicazioni. Grazie ad una vasta ed antichissima bibliografia ed a recenti volumi esplicativi, pubblicati da case editrici illuminate e disponibili, si sono aperte ora le porte della conoscenza Naturopatica che insegna a tutti il rispetto delle leggi della Natura e quindi istruisce anche ai medici di base che avranno, dalla lettura di tali volumi, grandi vantaggi di crescita personale oltre che un cambiamento di prospettive professionali e culturali.
 Il mondo scientifico occidentale si è basato sul pensiero iper-razionale e ha rifiutato, da sempre, di considerare valide ed efficaci le scienze naturopatiche, la scienza erboristica e le Medicine cosiddette “alternative” in quanto ha, da sempre, sostenuto che queste “pseudoscienze” sono fondate su protocolli terapeutici non “testati” e sperimentati secondo i parametri scientifici ufficiali.
La scienza medica ufficiale ed accademica, come tutti avranno letto sui giornali o sulle riviste di settore, si sta ultimamente appropriando proprio di quelle Medicine alternative, non convenzionali anche definite complementari che fino a ieri erano state considerate una “buffonata” inefficace, senza alcuna “validità scientifica” lasciando sconcertati ed in un mare di insicurezze professionali (rischio di processi penali o peggio) almeno trentamila operatori del settore (terapisti non medici chirurghi) e questo appare un vero controsenso, per cui mi interrogo: se le medicine non convenzionali o complementari potranno praticarle solo i medici chirurghi e se i medici debbono, per legge, prescrivere solo ciò che è scientificamente dimostrato, quali possibilità avrà la stessa esistenza e sviluppo dell’Arte Naturopatica che, come tutte le arti sottili, non può dimostrare nulla di strettamente scientifico nei termini e nelle modalità che ci impone questa cultura ipertecnicista?
Una delle varie spiegazioni, facile da comprendere da parte di tutti, è l’impossibilità di “entrare” negli ospedali e nei centri clinici per effettuare le opportune sperimentazioni sia per il continuo boicottaggio delle istituzioni preposte sia per la legislazione che mette mille paletti (vi ricordate la sperimentazione farsa della terapia Di Bella?)  Conclusione: non si potrà mai dimostrare nulla di “scientifico” come richiesto perchè alle Scienze Naturopatiche non è dato di accedere ai livelli di potere e solo da lì nasce l’imprimatur della vera scientificità….Se volessero potrebbero istituire un corso di laurea specifico….invece preferiscono istituire corsi delle più astruse e disparate professioni….tanto quelle non danno fastidio a certe potenti corporazioni.
Per fortuna vi sono ancora margini di ravvedimento per la scienza e la politica della salute, per iniziare ad osservare, anche con occhi che di medico chirurgo non sono, i grandi problemi che si chiamano prevenzione, igiene, malattia, salute, malato e guarigione da un punto di vista diverso (non convenzionale) e per questa ragione “complementare” alla medicina ortodossa. Speriamo che, quanto prima, legislatori illuminati e liberi da pregiudizi possano dare visibilità e dignità professionale ai Terapeuti delle Scienze Naturopatiche, delle Medicine non convenzionali o complementari. L’Umanità a la Società ne otterranno un gran beneficio.
Con questa speranza e con l’aiuto dei terapeuti del Naturale la scienza della salute dovrà iniziare quanto prima a cambiare certi modi di considerare la malattia e comprendere cosa significhi realmente curarsi “naturalmente” e cioè volersi bene, tenendo in considerazione i ritmi e le leggi della Natura e rapportarsi con essa, per esserne aiutati, con rispetto e gratitudine…in tutti gli istanti della Vita.

 

Tratto da: Cure Naturali e Medicine Popolari