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Consiglio a tutti di osservare una dieta varia e bilanciata, molta verdura, cereali integrali e poca se non pochissima carne, soprattutto di mammifero (se ne può fare anche a meno), un consumo moderatissimo di zuccheri, usare preferibilmente miele integrale e biologico (attenti alle contraffazioni), succo d’acero canadese o zucchero di canna (non zucchero bianco con caramello) pochissimi eccitanti nervini come il caffè o te nero. Ridurre al minimo il consumo di bibite gassate e bere molta acqua naturale lontano dai pasti ma, soprattutto, una rigida astensione dal consumo di carne di maiale nonchè derivati ed insaccati di carne suina, strutto, grassi animali e sangue animale.

Consiglio a tutti di osservare una dieta varia e bilanciata, molta verdura, cereali integrali e poca se non pochissima carne, soprattutto di mammifero (se ne può fare anche a meno), un consumo moderatissimo di zuccheri, usare preferibilmente miele integrale e biologico (attenti alle contraffazioni), succo d’acero canadese o zucchero di canna (non zucchero bianco con caramello) pochissimi eccitanti come il caffè o te nero.Ridurre al minimo il consumo di bibite gassate e bere molta acqua naturale lontano dai pasti ma, soprattutto, una rigida astensione dal consumo di carne di maiale nonchè derivati ed insaccati di carne suina, strutto, grassi animali e sangue animale. Una visita approfondita, da un medico olistico, meglio se esperto in parassitologia, dovrebbe essere indispensabile onde evitare, in futuro, la disbiosi intestinale e la proliferazione di vari parassiti che potrebbero minare la crescita e lo sviluppo del bambino e la salute dell’adulto.

Mai il maiale in tavola

Consiglio, vivamente, a tutti voi una rigidissima astensione dal consumo di carne di maiale nonchè dei suoi derivati come gli insaccati di carne suina, grassi animali ma anche e sopratutto il sangue animale (vedi il sanguinaccio).  Vi spiego, in poche righe, il perché della rigida astensione dal consumo di carne suina, da parte delle popolazioni mediorientali ed orientali, sopratutto di fede ebraica e mussulmana ma anche quelli di moltissime confessioni orientali. Alcuni gruppi integralisti religiosi e confraternite spiritualiste proibiscono anche solo di toccare la carne suina. Pensate bene: ci sarà pure una ragione, no?….mi rifiuto di pensare a pura follia….vi racconto ora cosa c’è sotto. Le leggi Bibliche, come del resto in parte anche il Corano, dispongono che si possa mangiare rispettando, tuttavia, rigidi rituali di macellazione (dissanguamento), soltanto carne di ruminanti, volatili e non animali con unghie bipartite. Questo precetto non è assolutamente frutto di stupide e vecchie superstizioni infatti, oltre ad un principio legato all’impurità del suino, in tutti i sensi, si può fare, come scriveva anche il Prof. H.Reckeweg nel suo straordinario libro di Omotossicologia, un lungo e complesso discorso di similitudine biologica della carne di maiale con quella umana, che creerebbe reazioni cellulari complesse ed improprie.

Lezioni di anatomia

Gli studenti di medicina, fin dal medioevo, per le loro esercitazioni di anatomia, utilizzavano un animale di disposizione, forma, pelle e struttura degli organi interni molto simile a quella umana: ovviamente usavano il maiale, in quanto la sua pelle si presenta molto simile alla nostra. Questa analogia anatomica e funzionale tra l’uomo e il maiale è un fattore in più che contribuisce ad assimilare la struttura cellulare e facilitare un interscambio biochimico tra le sostanze e i materiali che costituiscono entrambi gli organismi.

Mangiando carne di maiale ingeriamo, purtroppo, oltre le tossine suine, un elevato tasso di mucopolisaccaridi, presenti in una grande quantità di strutture del tessuto connettivo dell’animale che, una volta penetrate nel nostro organismo, si dirigono soprattutto verso quelle strutture a cui biologicamente appartengono. Devo farvi notare inoltre che, chi si è abituato a consumare questa carne, rimane sottoposto ad una specie di assuefazione (come nel caso di tabacco, alcool, caffè ed altre droghe). Il Prof. H. Reckeweg, grande scienziato omotossicologo ci ricorda, nei suoi scritti, le afflizioni dei suoi pazienti quando venivano informati di dover rinunciare a questa carne: “Però, dottore, è così buona!” “come posso farne a meno?”.

Da parte sua, ho letto, anni fa, che il Dr. Hoffmann, psichiatra di Mannheim, affermava che chi “gode” di questa carne inventa tutti i tipi di scuse per continuare a mangiarla (come succede spesso anche per il tabacco, l’alcool ed il caffè). D’altra parte chi è riuscito a liberarsi dall'”assuefazione”, in presenza di questa carne sente una vera ripugnanza nel mangiarla ancora. E’ simile al caso dell’ex-fumatore al quale risulta insopportabile l’odore proveniente da un posacenere pieno di mozziconi, specialmente al mattino.

Non tutti sanno, infatti, che il maiale maschio viene sterilizzato settimane o mesi prima di essere ucciso per poter utilizzare una carne che altrimenti risulterebbe non commestibile, per il suo cattivo odore. H. Reckeweg dichiara, con cognizione di causa, che l’azione di questi ormoni non è stata studiata sufficientemente, in quanto da sempre sospetta una loro azione cancerogena. Sapete che i maiali non vivono molti anni? In primo luogo perché la loro età biologica è limitata a pochi anni, e poi, perché vengono creati per essere uccisi intorno ai sei anni al massimo. Come ho letto nelle mie ricerche degli anni passati e come mi hanno riferito alcuni esperti di allevamento, se i maiali vivono più di sei anni sviluppano inevitabilmente qualche tipo di tumore o degenerazione. Non senza ragione, per tutto ciò che abbiamo detto finora, possiamo affermare che oggi come oggi il maiale può essere considerato una fonte di tossine (sutossine) a volte pericolose per l’uomo.

Tossine suine (sutossine).

Il Dott. H.Reckeweg affermò che un effetto tossico è caratteristico di alcune sostanze contenute nella carne di maiale, specificando che alcune di esse possono provocare processi di difesa che potrebbero apparire come “malattie”. Le normali azioni terapeutiche (soppressive di certi sintomi come ad esempio diarrea, vomito ecc…) eliminano i processi di guarigione naturale attraverso le reazioni infiammatorie e le secrezioni ( questo processo si chiama vicariazione regressiva) e ne potrebbe seguire una vera e propria reintossicazione (vicariazione progressiva).

Principali sutossine descritte da Reckeweg sono:

Colesterolo di maiale:

a) macromolecole nel sangue cariche di colesterolo (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, pletora)
b) colesterolo sulle pareti delle cellule cancerose (fase neoplastica)

Composti di istamina ed imidazolo (in eccesso):
a) casi di prurito (orticaria, herpes, dermatite, eczema, e altri)
b) responsabili di infiammazioni (foruncoli, carbonchio, appendicite, colangite, colecistite tromboflebiti, spurgo, flemmone)

Ormone della crescita  (che favorisce infiammazioni e crescita):

Adiposità, acromegalia, fasi neoplastiche, ingrossamento organi ecc…anche altri ormoni, specialmente ormoni sessuali, sono responsabili di molti effetti negativi della carne di suino, devono però essere ulteriormente studiati.

Muco mesenchimale contenente zolfo (glucosamina, esosamina, ecc…):
a) gonfiore mucoso del mesenchima (miogelosi, adiposità e altri)
b) depositi di muco sui tendini, cartilagini, legamenti (reumatismo, artrite, artrosi, osteocondrosi, ecc…)

Acidi grassi con tossine suine (anche intercellulari):

Adiposità, ipertensione arteriosa, policitemia, ecc…

Agenti oncogenici:

Endobionti (come sosteneva Enderlein), sifonospora polimorfa (come evidenziò Brehmer), inclusioni di eritrociti (come dimostrato da Sheller) cioè importanti fattori iniziatori nelle fasi neoplastiche.

I virus dell’influenza trascorrono l’estate soprattutto nei polmoni dei maiali, per cui chi mangia salsicce ha una risonanza maggiore verso i virus dell’influenza epidemica. Hans Reckeweg scrive inoltre che “…gli effetti della carne di suino sono vari; il maiale è biologicamente simile alla carne umana ed il gusto, pare, sia anche simile.  Nel Medio Evo il maiale era usato nelle lezioni di anatomia, per la somiglianza biologica alla carne umana. Anatomicamente, questo è sotto gli occhi di tutti ed è dimostrato dalla somiglianza “fisica” di chi mangia maiale con il maiale stesso.

Più “prosciutto” si mangia più la parte corrispondente del corpo rispecchia la pienezza e la forma del maiale mangiato. I calcoli biliari sono, fra le altre cause minori, provocati dal consumo di carne e grasso sopratutto di maiale. Ovviamente il colesterolo gioca un importante ruolo, poiché calcoli biliari consistono di colesterolo e questo, contenuto nel maiale in grande quantità, è secreto nella cistifellea (vescica biliare), dove si deposita e si può trasformare in calcolo, specialmente quando la fluidità della bile non è delle migliori. I pazienti che soffrono di calcoli biliari non possono essere guariti se non con la chirurgia, a meno che essi non si astengano fermamente dal mangiare maiale in qualsiasi forma (incluse salsicce, prosciutto, speck, pancetta, strutto ecc…). Solo allora il trattamento, sopratutto quello omotossicologice ed omeopatico o naturale può essere efficace. Poichè, inoltre, il virus influenzale alberga primariamente nel polmone del maiale (anche secondo l’autorevole Prof. Shope dell’Istituto di Virologia di Londra), si può spiegare come i pazienti grandi mangiatori di maiale e specialmente salsicce (che contengono polmone di maiale) soffrono in particolare di influenze epidemiche.
L’azione del muco mesenchimale è degna di nota, esso tende a sostituire saldi tendini e legamenti umani con viscidi e molli tessuti mesenchimali di origine suina. Il maiale contiene grandi quantità di zolfo, cosa dimostrata da esperimenti di “purificazione”in laboratori di chimica organica. In questi esperimenti si sono viste sviluppare grandi quantità di solfuro di idrogeno, riconoscibile dal classico odore di uova marce. Il Prof. Bier ha stabilito che più una cartilagine umana contiene zolfo, più essa è debole e facile alle lesioni. La salda e resistente sostanza della cartilagine umana viene trasformata, quando si mangia molto maiale, in una forma molle e viscida. La conseguenza è l’artrosi, con una più o meno marcata degenerazione della cartilagine stessa.

Obesità
Il maiale è una carne con molte calorie per il suo grande contenuto di grasso. La conseguenza è l’obesità, poiché il corpo non può bruciare tutto il grasso in eccesso (specie se è della stessa qualità di quello umano).

Infiammazione
L’ormone della crescita e l’istamina, fra l’altro, sono responsabili della tendenza alle infiammazioni che si manifestano come foruncoli, carbonchi, spurgo, fistole, suppurazioni, ecc…In un certo senso, il maiale non può essere “fisiologicamente” bruciato dal metabolismo dell’uomo; esso viene o immagazzinato o bruciato nella meccanica delle fasi di reazione, cioè con l’infiammazione. Per questo motivo i pazienti che soffrono di fistole, ascessi sudoriferi, foruncolosi, cronica, o in generale di qualsiasi suppurazione cronica, anche spurghi, non possono essere guariti, in modo definitivo, senza una rigida astensione dal consumo di carne di maiale. Certamente ai pazienti non è permesso consumare prosciutto, pancetta, braciole, qualsiasi tipo di salsiccia, poiché tutte le normali salsicce contengono maiale. Anche quelle spacciate come salsicce di “vitello” contengono grandi quantità di grasso di maiale (così come lo strutto presente in molti prodotti da forno, persino nelle piadine, nel pane in cassetta, ecc…).
Il maiale è fortemente imputabile di molti e svariati disturbi ed il suo consumo favorirebbe, anche secondo Reckeweg, la diminuzione della capacità di risposta biologica del nostro organismo ed il conseguente sviluppo di parassiti, batteri e virus.

Origini igienistiche del divieto di consumare carne di maiale tratte dai Libri Sacri:

L’astensione assoluta dal mangiare grasso animale e soprattutto di maiale la troviamo raccomandata, fra l’altro, nella Bibbia: “parla ai figliuoli d’Israele e dì loro: non mangerete alcun grasso, nè di bue, nè di pecora, nè di capra, il grasso di una bestia morta da sè, o il grasso d’una bestia sbranata, potrà servire per qualunque altro uso; ma non ne mangerete affatto.”(Levitico 7:23-24 – L).

Oggi la ricerca scientifica ha ampiamente documentato la responsabilità dei grassi saturi nell’innalzamento del tasso di colesterolo nel sangue e, quindi, nella genesi dell’arteriosclerosi, con conseguenti rischi per cuore e cervello. Paul Dudley White, il cardiologo che ebbe in cura il Presidente Eisenhower, negli anni della Casa Bianca, citò una volta Levitico 7:23, ed affermò:“E’ concepibile che, tra alcuni anni, noi medici dovremo ripetere ai cittadini degli Stati Uniti d’America il consiglio che Dio comandò a Mosè di dare ai figli d’Israele tremila anni or sono”…

Un altro precetto da non scordare: L’astensione assoluta dal mangiare sangue: “…e non mangerete affatto alcun sangue, nè di uccelli, nè di quadrupedi, in tutti i luoghi dove abiterete…” (Levitico 7:26 – l).

Questa legge sul sangue era ancora più antica, risaliva infatti a dopo il diluvio, quando si tramandò che iddio permise a Noè per la prima volta di nutrirsi di carni animali: “ma non mangerete carne con la vita sua, cioè col suo sangue…” (Genesi 9:4 – l). Tale divieto fu ripetuto dagli Apostoli ai pagani convertiti, dopo il concilio di Gerusalemme: “…che v’asteniate… dal sangue, dalle cose soffocate…” (Atti 15:29 – l).

Oggi è ben nota alle popolazioni che sono solite fare uso di sanguinaccio, la possibilità d’intossicazioni collettive, se il sangue non è più che ben conservato o se proviene da animali già ammalati. La scienza ci dice che proprio nel sangue, come nei reni, nel fegato e nelle ossa, si ritrovano elevate concentrazioni di sostanze tossiche esogene (antibiotici, cortisonici, calmanti: tutte sostanze largamente usate negli allevamenti di animali da macello) ed endogene (per esempio, si pensi a quanta adrenalina e informazioni sottili di ogni tipo possono circolare nel sangue degli animali, dovuti allo stress dei moderni metodi di allevamento e macellazione).

L’origine della prescrizione nella religione ebraica è scritta nel sacro libro del Levitico 11,7-8:“…il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo…”.

Inoltre: “Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi…”… come, del resto, nel Deuteronomio 14,8 è scritto: anche il porco, che ha l’unghia bipartita ma non rumina, lo considererete immondo. non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri”…

L’origine della prescrizione nella religione islamica è fondata nei seguenti versi del Corano, Sura II, 173:in verità vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di porco e quello su cui sia stato invocato altro nome che quello di Allah”.

Questa proibizione religiosa ed illuminata conteneva, quindi, un primitivo concetto di controllo igienico-sociale per bloccare la diffusione dei parassiti intestinali e di patologie, anche gravissime, causate da consumo di sangue animale e tossine suine. Né Mosè tantomeno Maometto, credetemi, avevano una particolare antipatia per il povero maialino ma dovevano codificare Leggi di igiene sociale che, per essere imposte alla popolazione dell’epoca, si dovevano vestire con l’autorevolezza della legge religiosa, si dovevano, in parole povere, sacralizzare. Queste leggi, come avrete visto qui sopra, si basavano su elementari principi di igiene e medicina preventiva che Essi non avrebbero potuto spiegare, in maniera diversa, ai loro sudditi, discepoli e fedeli dell’epoca. Essendo questi Profeti, dotati di un animo ispirato nonchè colmo di grandi conoscenze e di illuminazioni divine, non potevano non capire che, il modo migliore per evitare ai loro fedeli e credenti epidemie, infestazioni, malattie pericolose, mentali ed infiammatorie ecc…, era quello proibire a tutti, con severi precetti, la carne di maiale che ritenevano, anticipando Reckeweg, una fonte di impurità, di tossicità fisica, psichica e ovviamente spirituale.

Parassiti e Virus che può trasmettere il maiale all’uomo:

Quella del maiale è fra le carni più indigeste che si conoscano e potrebbe provocare, fra l’altro, la Trichinosi (patologia mortale tempi fa), come anche la Teniasi, la temibile Cisticercosi, l’infestazione da Macracanthorhyncus hirudinaceus (Acantocefalo), inoltre (come dimostrato dal solito Reckeweg) molti ricercatori internazionali hanno riscontrato una maggior facilità a contrarre l’influenza epidemica.

Come abbiamo visto nel polmone del maiale albergano i virus influenzali della famiglia dei Myxovirus ma anche altri tipi che completano, in un luogo particolarmente accogliente e simile a quello umano, il loro ciclo annuale di mutazione del capside antigenico. L’influenza, come ben saprete, è una malattia respiratoria acuta dovuta all’infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che, nell’emisfero occidentale, si verifica durante il periodo invernale. Il primo isolamento di virus influenzale nell’uomo risale al 1933 in Inghilterra (ma in precedenza erano stati isolati virus influenzali sia in volatili che, guarda caso, nel polmone dei suini). Da allora, ne sono stati identificati tre tipi differenti, costituenti il genere Orthomixovirus: il virus Tipo A ed il virus Tipo B, responsabili della sintomatologia influenzale classica, ed infine il Tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico).        Le conferme sulla tossicità del maiale ci provengono da Israele, dai Paesi Arabi e da qualche centro medico dell’estremo oriente…da noi, in occidente, nessun segnale di allarme, perché?

Meglio non lasciarsi tentare, quindi, dal sangue o dalla carne suina, ve lo consiglio vivamente….

Vi propongo un sunto volutamente essenziale, utile a coloro che volessero facilmente memorizzare, con l’uso di parole chiave, alcuni sentimenti, emozioni, ed disturbi che vengono trattati con la Floriterapia. L’argomento è comunque degno di ulteriori approfondimenti, li troverete nei miei testi e nelle relative bibliografie.

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In questi ultimi tempi, visto l’enorme sviluppo e la tanto sospirata riconsiderazione della Naturopatia e delle Medicine alternative o non convenzionali, ultimamente definite con il termine di Medicine complementari, negli utenti è nata la sensazione che si stia creando una certa confusione circa l’orientamento terapeutico, viste le centinaia di diverse metodiche ed i mille protocolli delle tecniche e terapie naturali…

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Bisogna salvare la straordinaria risorsa fornitaci dalla scienza medica moderna dalla possibilità di usare gli antibiotici. Il loro uso errato o improprio rappresenta non solo uno spreco di denaro pubblico e privato ma sopratutto un rischio per la Salute di tutta l’umanità.

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(La realtà materiale, in cui viviamo, sarebbe costituita, rifacendoci anche ai principi della fisica quantistica, da una condensazione, una cristallizzazione di particelle, in oscillazione, con memoria e veicolanti miliardi di informazioni…)

Tridimensionalità Sincronica

Sappiamo che l’Universo (la parola Uni-Verso significa anche anagrammandola: verso l’UNO) è costituito ed animato da elettroni confermando oggi ciò che la Bibbia in lingua ebraica, nel primo verso della Genesi, recitava migliaia di anni orsono:

“BERESHIT BARA AELOHIM AETH HA-SHAMAIM W’AETH HA-ARETZ”

In (il) principio (come postulato non come tempo) creò (emanò, produsse) per mezzo degli “Aaelohim”(scritto in plurale) cioè gli “Dei”(potremmo individuare qui il nome antico degli elettroni), i cieli, cioè le forme alte ( i cieli come luogo delle idee) che si materializzarono, cristallizzarono fortemente nella  dimensione visibile e fisica (e la terra).

Ricordate che la parola  ebraica AELOHIM (Dei) fu utilizzata, con lo stesso significato, dagli Egizi (cioè, coloro che furono scampati al diluvio provenienti dall’antico EDEM = luogo degli ADAMI e quindi degli Ebrei). Questo vocabolo, già al tempo di Gesù Cristo si semplificò e si contrasse da “Elohim” in “AEONI” che la scienza moderna espanse, probabilmente non a caso, in “Elettroni” (portatori di luce, informazioni, consapevolezza)…..e, siccome il caso non esiste, il Destino delle cose ci ha tracciato uno straordinario ponte simbolico ed analogico tra fede, misticismo, metafisica e fisica.

Osservate, inoltre, che non certo casualmente molte parole italiane di origine latina che hanno a che fare con l’elettricità (el-ettro, el-ettrone, el-ettronica) se traslitterate in ebraico, cominciano tutte con il nome di Dio: El, אל.

Ogni scienziato e ogni fisico illuminato penso sia concorde nell’affermare, insieme a Y.E. Charon (fisico nucleare  francese contemporaneo), che gli elettroni sarebbero “esseri” pensanti ed immortali. Nella Genesi viene affermato che Adam (l’Uomo, L’Adamo Kadmon) non è altro che un’immagine degli Aelohim cioè gli elettroni primigeni.

Sarei portato, quindi, a desumere che l’Uomo non è altro che un’immagine elettronica, fatta di energia intelligente;  è un “ologramma pensante“, costituito da onde di forma con memoria, identico quindi al suo Creatore … e Dio li creò a sua immagine e somiglianza

Ciascuna nostra cellula che andrà a costituire organi ed apparati, rappresenta quindi, secondo un ben preciso schema olografico e geometrico, le vibrazioni, le oscillazioni delle infinite particelle subatomiche nonché le in-formazioni della realtà materiale ed immateriale che ci circonda e ci comprende, riproducendo una ben precisa“forma”ma anche analogicamente un concetto, un pensiero, un simbolo, un archetipo. Il rapporto di comprensione tra il tutto ed una parte del tutto produce la conoscenza e quindi la consapevolezza delle singole informazioni.

Le malattie ed i disturbi psicofisici non sarebbero quindi altro che la “negazione” ed il rifiuto di tale consapevolezza o l’alterazione della forma armonica di base, delle leggi spirituali e geometricamente perfette che stanno alla base del creato. Andando ad analizzare i significati simbolici che le tradizioni mistiche e religiose ci insegnano, fin dalla notte dei tempi, si accede facilmente alla consapevolezza dell’esistenza di una nostra “trinità” interiore che rispecchia il simbolismo sacro. Io la descrivo come“tridimensionalità”.

Si consideri inoltre che in noi, come del resto in tutto l’Universo, è riprodotta una tridimensionalità sincronica (in un rapporto inscindibile e sostanziale) creatasi da un unico sacro Principio formativo generale, da una vibrazione o onda primordiale che riproduce il codice divino attraverso la geometria sacra (il Phi), la memoria degli elettroni primigeni e le onde di forma risultanti. Tutti questi Principi hanno dato e danno vita ad un flusso perfetto di “energia vitale ed informazioni” ed hanno generato tutto ciò che vi è di materiale, di visibile ed invisibile, cioè la Vita come la conosciamo.

Per dimostrare questo ci si può facilmente rifare alla teoria della relatività di Einstein (in cui il tempo è un concetto relativo e soggettivo) e da quel concetto matematico e cosmologico che definire illuminante è riduttivo di cui la formula:

 

E  =  m  c²

E = Energia   m = massa   c² = energia cinetica (velocità della luce)

 

La formula esprime un concetto “filosofico” completamente nuovo e ricco  di conseguenze inaspettate (rispetto alla meccanica classica). Esso afferma la totale equivalenza di massa ed energia (a meno della costante moltiplicativa ); afferma cioè che massa ed energia sono due aspetti solo apparentemente diversi di una medesima realtà. La massa può di conseguenza trasformarsi in energia e viceversa e la quantità di energia che si produce trasformando
la massa è enorme.

Si è visto che l’equazione di Einstein è in grado di descrivere l’evoluzione sia del campo gravitazionale che del moto delle masse al suo interno.

L’equazione di Einstein è in grado di descrivere, quindi, anche la struttura dell’universo nel suo insieme (in larga scala, ovvero quando i  fenomeni quantistici che agiscono a livello atomico e subatomico sono ininfluenti).
Questo fatto assolutamente nuovo fu subito messo in luce da Einstein stesso nel lontano 1917.

Da quel momento la cosmologia diventò una branca della fisica dinamica e vitale come non mai in passato. Si iniziò a ipotizzare modelli di universo basati sui presupposti più  svariati ma che sempre dovessero soddisfare l’equazione di Einstein.

Se questa formula è uno strumento indispensabile per lo studio della cosmologia facendo anche noi parte dell’Universo siamo sottoposti alle medesime leggi quindi è una formula che ci potrebbe dare delle indicazioni su come siamo organizzati materialmente ed energeticamente nel contesto cosmico. Secondo questa geniale intuizione, come abbiamo visto, la massa m e l’energia E sono fra loro, in un certo modo, equivalenti. Basta distruggere una piccola quantità di massa per generare una grande quantità di energia e viceversa, pur di disporre di una sufficiente quantità d’energia, la massa può essere creata. La velocità è una componente di particolare importanza che descriverebbe il flusso continuo e veloce della luce (fotoni). Ne derivano una lunga serie di concetti e formule su cui meditare soprattutto leggendo oltre le righe e praticando (non me ne voglia il buon Einstein) una piccola modifica analogica cioè introducendo dati, se vogliamo intuitivi e simbolici, in questa nobile formula.

Come si noterà la formula consta di tre elementi che richiamano simbolicamente anche il numero tre, e cioè una sorta di “trinità”.

Tutto il Creato, intorno a noi e dentro di noi, è allora costituito in un certo senso da una manifestazione che è Una e Trina insieme; quella stessa Trinità che le Religioni ci hanno comunicato, da sempre, come elementi Sacri, mitologici e rappresentativi di una Realtà che comprenderemo meglio con il concetto di “Tridimensionalità Sincronica dell’Esistenza”. La Trinità è un aspetto che si trova in innumerevoli culture, molto ma molto prima dell’era Cristiana. Questo concetto non ebbe origine dalla venuta di Gesù, infatti fu adottato dal Cristianesimo solo con il Concilio di Nicea nel 325 d.c.  In effetti, come molti aspetti del Cristianesimo, la trinità originariamente era presente nella religione Egizia ma anche prima. Churchwards scrive: “Misteri come la Trinità, l’Incarnazione, la Nascita dalla Vergine, la Trasfigurazione sul Monte, la Passione, la Morte, la Sepoltura, la Resurrezione e l’Ascensione, la Transustanziazione e la rigenerazione Battesimale erano tutti esistenti nei misteri di Amenta con Horus o Iu-em-Hotep, come il Gesù Egizio…”. Jacolliot nota che una forma di Trinità la troviamo anche in India: “La Trinità nell’Unità, rigettata da Mosè, divenne poi il fondamento della teologia Cristiana, che la acquisì incontestabilmente dall’India…” Durante i millenni, la trinità prese la forma tutta-femminile o tutta-maschile, ma anche mista; pensate che, in molte tradizioni, le prime trinità furono tutte-femminili….il matriarcato allora era al Potere…

Riferisce, infatti, Walker: “Dai primissimi tempi, il concetto di Grande Dea era una trinità che fu il modello per tutte le successive trinità, femminili, maschili o miste”. Dobbiamo ricordare che i Bramini svilupparono una particolare trinità maschile di Brama, Vishnu, e Shiva per rappresentarne anche le parti di Creatore, Preservatore e Distruttore, le scritture tantriche insistevano che la Triplice Dea aveva creato questi; anche in Medio Oriente vigevano i concetti di Trinità, che all’origine erano manifestazioni femminili, ma, col passare del tempo, uno o due membri della triade si trasformarono in entità maschili. Lo schema era Padre-Madre-Figlio, e il Figlio era sempre immaginato come un Salvatore. Tra i Cristiani-Arabi c’era una trinità di Dio, Maria, e Gesù adorata come sostituzione interscambiabile della trinità Egizia: Osiride, Iside, e Horus….e così via. Nel mito solare, la trinità rappresenta anche il sole nei suoi tre stadi: neonato (alba), maturo (completamente cresciuto, alle 12 di mezzogiorno), e vecchio e morente, alla fine del giorno (quando ritornava al Padre).
Si ritrova la trinità anche in Perù ed il missionario Padre Acosta scrisse: “…le tre immagini del sole chiamato Aponti, Churunti e Intiquaoqui, significano Padre e Signore Sole, il Figlio Sole, e il Fratello Sole.”…..

Riferendomi, ora, alle secolari tradizioni popolari, che parlano con il linguaggio ermetico del simbolismo e dell’analogia (antico codice scritto nel DNA dell’Uomo) e riferendomi alla teoria della relatività, di cui sopra, vorrei procedere ad una modifica della formula di Einstein, utilizzando un espediente forse poco scientifico (visto che siamo nell’epoca in cui tutto deve essere pesato e misurato); introduco, in luogo di E (energia), il simbolismo greco (pneuma), il cui significato potrebbe collegarsi al principio spirituale del “soffio vitale” (simile al “prana” indiano) ovvero espressione dello spirito ed energia vitale.

In luogo di m (massa), inserisco il simbolismo (sigma), vale a dire soma, massa corporea, corpo materiale e sostituendo, infine, a c2 (energia cinetica al quadrato), il simbolo, legato in un certo senso alla velocità (cinesi) propria del pensiero e delle onde mentali (psì) psiche, mente, cervello utilizzanti energia psicocinetica (vedi telepatia ecc…) otterrò una formula che raffigura proprio una sorta di “trinità” (la stessa che gli Alchimisti sostengono da sempre rappresentata da Sulfur, Mercur e Sal):

 

            π    =  σ. ψ        per cui       ψ   =  π / σ

 

Questa è una raffigurazione importantissima e da questa formula “aurorale” tutti potremmo essere in grado di fare considerazioni, deduzioni, trovare rapporti tra la realtà materiale e l’immateriale, tra il visibile e l’invisibile.

 

Energia        Informazione       Materia

   

                            E         =         m         c2

                            π         =         σ          φ

 

                             E     =     m         c2

                            π         =         σ          φ

                      

Potrete ora sperimentare, anche grazie alla vostra esperienza, la correttezza della mia libera “traduzione” della teoria della relatività e costruirvi modelli da applicare alla vita pratica di tutti i giorni. Ma..attenti ai sogni..ed alle intuizioni che provengono dal “se” interiore.

 

Viacava Claudio 1993

Troverete questa teoria ed altre cose interessanti ancora nel mio volume qui sotto riportato dell’Editoriale Delfino 2010